Forse noi..

Capitolo 6

Ci buttiamo nella massa, Luis mi tiene stretta a sé spintonando chiunque 'ma quando è arrivata tutta questa gente'. Ordina qualcosa al bar che non capisco, dopo mi porge un bicchiere sorridendomi sornione e aspettando che assaggi il mio drink.
Ma prima che le mie labbra si possano appoggiare il bicchiere sparisce dalle mie mani e dalla mia visuale.

Occhi di ghiaccio e al mio fianco con il mio bicchiere in mano e sta fissando Luis che fraintendendo dice -Tu devi essere il fratello di Charlie!- suona allegro e il suo accento lo rende anche divertente facendomi scoppiare a ridere.
Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva, e per la prima volta sento quella voce profonda e sensuale.

-No non sono suo fratello e lei non beve..- la sua voce e profonda e per quanto il suo tono fosse serio, non posso non sciogliermi a sentire quel timbro così avvolgente.

Appoggia il bicchiere sul bancone guardando di traverso Luis. Mi prende per il braccio, sento la sua mano ha una presa salda pur non facendomi male, quasi avesse paura che scapassi.

Luis mi sorride, un sorriso che vuol dire 'avremo altre occasioni'. Mi vengono i brividi non ho mai pensato che tra noi poteva esserci qualcosa, semplicemente mi sembrava simpatico.

Seguo occhi di ghiaccio senza capire dove stiamo andando, lo vedo aprire una porta e ci ritroviamo fuori, l'aria se pur estate e gelida e mi fa venire la pelle d'oca, penso che probabilmente siamo sul retro visto che ci sono i sacchi della spazzatura.

Socchiude la porta, lo fisso allibita vorrei urlarli ma mi esce un flebile sussurro -Perché mi hai portata qui?-, la sua presenza mi intimidisce quest'aria da perenne arrabbiato mi sconvolge, io..io non la capisco.

Si avvicina a me sento il suo profumo o meglio il suo odore, che é buonissimo e non credo sia colonia ma proprio l'odore del suo bagnoschiuma.
Mi sento stordita, la sua vicinanza mi confonde sento il suo respiro caldo solleticarmi la fronte.
Fa un'altro passo verso di me sovrastandomi con la sua altezza e il mio cuore accelera i suoi battiti.
Mi prende per i fianchi stringendo con le sue mani facendomi sobbalzare in avanti.
Noi, noi..io e..occhi di ghiaccio ci fissiamo, o meglio io sono imbambolata a fissare quanto e bello.
Noto il suo pomo d'adamo fare su e giù, lui continua guardarmi intensamente, sembra scettico come se dovesse risolvere un enigma ma non riuscisse a decifrare un tassello.

Sento le sue mani rafforzare la presa e le dita della sua mano infilarsi sulla mia carne senza farmi male, rendendomi consapevole del suo tocco.

Fa un profondo respiro e accigliandosi mi chiede -Stai con lui?-.

-Cosa?- domando di getto perché ho visto solo le sue labbra muoversi senza però sentire quello che diceva.

-Quello con qui hai ballato l'altro giorno, il tuo amichetto- sputa disgustato gli occhi più scuri e la mascella tesa.

-Oscar e il mio ragazzo si ma..- balbetto incerta -Ecco non stiamo insieme cioè..ecco lui e..lui è gay- per la prima volta mi sono sentita in dovere di dare delle spiegazioni.
Continuo -La sua famiglia non lo sa..nessuno lo sa, a parte mio padre, per questo facciamo finta di stare insieme- dico d'un fiato.

Continua a fissarmi e in tono autoritario domanda -E perché ti ha baciata?-.

'Adesso che faccio!' abbassando la testa con un filo di voce dico - Ecco..so..solo per gioco-.

Mi alza il mento con due dita e guardandomi negli occhi, quelli stessi che mi rapiscono ogni volta -Dimmelo- insiste.

O no e ora cosa mi invento ho quasi paura, sposto gli occhi da una altra parte cercando cosa dire ma alla fine cedo.

-Ogni volta che crede che piaccia a un ragazzo Oscar mi bacia, secondo lui e un.. met.. mettere alla prova- balbetto imbarazzata.

Il suo sguardo e ancora più corrucciato, si china verso di me perché anche con i tacchi mi supera di molto, la mia testa gli arriva al petto. Sento il suo respiro caldo sulla mia guancia e quel profumo inebriante.