Capitolo 7

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La mattina dopo mi sveglio sola, Tommy mi ha lasciato un biglietto attaccato al frigo per avvisarmi che andava al lavoro.
Fuori piove è una giornata abbastanza malinconica.
Sbuffando mi faccio una doccia bollente, indosso la tuta della nuova collezione di Dior e le mie pantofole leopardate.

Dato il clima grigio e il mio umore sotto ai piedi, ho bisogno di molto conforto.

Chiamo Caterina, e un po' che dovevo farlo, risponde al quarto squillo quando ormai ero tentata di riattaccare.
-Charlie come stai?- la sua voce squillante mi arriva forte e chiara.

Trattengo una risata -Bene Cate, tu invece?-

- Sempre impegnata, sai com'è..- ecco ci risiamo..

-Com'è il tempo li, qui piove- piagnucolo rivolgendo lo sguardo alla finestra, che è diventata una vera e propria parete d'acqua.

-Il tempo? si il tempo e molto bello...- risponde e dal suo tono capisco che mi nasconde qualcosa.

- Ho parlato con Oscar..- fingo sicurezza, spero che abbocchi al amo e ovviamente lei ci casca.

- O dio perdonami! Volevo dirtelo io..insomma so che avevamo dei progetti ma sai Santos ha il suo lavoro qui e l idea..- mi sento completamente fuori strada.

-Chi e Santos?- chiedo di getto.

Silenzio, dal al altro capo del telefono sento solo il silenzio.

-Santos e un fantastico ragazzo, che ho conosciuto qui, e..- sento delle voci in sottofondo.
-E...- la incito curiosa.

-E....Devo andare..ci sentiamo- dice sbrigativa mettendo giù.

Rimango imbambolata a fissare il telefono...

Poi si illumina facendomi sobbalzare dalla paura.
Per fortuna e solo papà.

-Charlie stiamo tornando a casa, stasera siamo li . Avvisa Tommy e fai la brava- mette giù senza dare il tempo di rispondere.

Ancora incredula chiamo mio fratello che ovviamente non risponde, li liscio un messaggio in segreteria.

Passo la mattina a guardare su internet le lezioni del college e i vari professori, fantastico su come sarà la mia vita tra tre mesi.
Questo mi da la carica!
Mi sento improvvisamente euforica, sistemo la casa per l'arrivo dei miei genitori, alla mamma piace che sia tutto ordinato.
Chiamo Oscar e insieme andiamo a fare la spesa!
Siamo al supermarket vicino casa che giriamo da un po' non voglio dimenticare nulla, questo per lui e un supplizio.
Sono al banco dei formaggi che fisso indecisa i prodotti esposti -Charlie credo che hai preso abbastanza roba!-.
-Oh insomma in fondo non sai neanche cucinare!- lo fulmino con lo sguardo
-Potrei sempre imparare!- così dicendo continuo la mia spedizione con il mio fidanzato al seguito che spinge il carrello.

Due ore e molte imprecazioni dopo siamo a casa, inizio a tirare fuori gli acquisti appena fatti e a metterli negli appositi scaffali della cucina.
-Io vado a guardare la partita- non faccio in tempo a replicare che Oscar e già sparito.
-Incredibile- sbuffo. Una volta sistemato tutto faccio una pausa sedendomi anche io su quel comodissimo divano.
Sono a metà partita, mi acoccolo su Oscar che mi avvolge con un braccio.
-Spero che il nonno stia bene, ho una brutta sensazione-
-Non ti preoccupare, sono sicuro che sta bene-
-Speriamo- e l ultima cosa che sento prima di addormentarmi.

Alle 7suona il campanello, vado ad aprire e la mamma mi abbraccia subito insieme al papà. Tommy entra stranamente noto solo una piccola valigia.
Appena si accorge di Oscar l'atmosfera cambia ma come sempre papà ci salva volendo portarci fuori a cena.
Oscar rifiuta l invito non ostante le mie suppliche. - Non puoi non venire dai Oscar-
Mi abbraccia teneramente -Tesoro non fare i capricci ci vediamo domani ok?- annuisco sconfitta -Va bene-.
Mi preparo velocemente indossando un vestito floreale per mettermi il buon umore. L idea si cucinare e stata debbelata dalla mia mente.

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