Capitolo 4

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Anastasia's Pow

Restai sorpresa da quella domanda inaspettata e ancor di più quando, facendosi sempre più vicino, mi baciò la mano, lasciandomi lì con il fiato sospeso.

Quando finalmente rispresi a respirare e il mio cervello riuscì ad assimilare tutti gli avvenimenti capitati fino ad allora, mi avvio a casa.

Essendo già notte innoltrata, c'erano molte più stelle di quante avessi mai visto in tutta la mia vita, perchè di solito a quest'ora sono già pronta per coricarmi, come a testimoniare l'incontro imprevisto, avvenuto pochi secondi fa.

Così la mia intenzione iniziale di andare a casa, sfumò, perchè mi siedo nel bel mezzo del prato, distesa, non curante dell'abito pregiato che sto indossando, a guardare quello spettacolo.

Resto lì per un pò ad ammirare tutte le stelle nel firmamento, fino a quando non comincio ad avere freddo.

Mi avvio, così, verso casa e quando arrivo, cercai di fare il minor rumore possibile, essendo l'ora tarda e i miei genitori addormentati sul divano in mia attesa.

Impresa che si rivelò più ardua del previsto, tenedo conto che porto delle scarpe col tacco e che il mio abito impegnasse ovunque e nei luoghi più scomodi.

Alla fine arrivo in camera, anche se rischiai di rompere un vaso,posizionato sul mobile vicino alla mia stanza.

Mi lascio cadere sul morbido materasso, stanca dopo tutti gli avvenimenti di quella giornata.

Avrei l'intenzione di svestirmi prima di addormentarmi, ma la stanchezza vince qualsiasi altra cosa, così cado in un sonno profondo...

Carlo's Pow

Quando ho finito di sfamarmi, facciendo la stessa strada dell'andata, ritorno a casa.

Arrivato al parco noto che, la mia dolce Anastasia non è ancora tornata a casa, ma anzì, se ne sta lì distesa sul prato a quardare il firmamento.

Decido di non andare a casa subito, ma di restare lì a osservarla di nascosto, così faccio un balzo sui rami di un albero, che mi offre la miglior vista su di lei.

Mi posiziono in quel luogo, potrei restare lì per ore, per giorni, per mesi, per anni a osservarla, perchè essendo un vampiro non ho bisogno di dormire.

Questa scena mi ricorda quando, da bambini ci sedevamo sul prato dietro casa a tarda notte per raccontarci quello che ci capitava nel corso della giornata.

Era un momento che aspettavo con tanta gioia, perchè potevo rivederla, parlarle, ammirarla,....

Ma a un certo momento un suo movimento mi risveglia dai ricordi, che mi assalivano.

Così decisi di seguirla per vedere se abitava ancora nello stesso di quando eravamo fanciulli.

Infatti, abitava ancora in quella dimora, piena di ricordi felici, come l'altalena su cui andavamo, il pezzo di prato dove ci sedevamo la sera, lo stagno dove osservavamo i pesci, cercando anche di pescali certe volte,....

Mi apposto sull'acero che c'è davanti alla sua camera, per osservarla mentre dorme.

Mi è sempre piaciuto, da quando sono un vampiro, osservare la gente che dormiva perchè mi piace pensare che sia una sorta di "time out" dalla vita reale che tutti i giorni dobbiamo vivere, cosa che ormai, a me è preclusa.

Osservandola bene, noto che è ancora in abito da passeggio.

Così faccio un balzo sul suo davanzale, vado lì e la svesto delicamente, le metto la camicia da notte e la metto sotto le coperte.

Prima di andarmene da quel luogo per lasciarla dormire in pace, le stampo un bacio in fronte e le sussurro all'orecchio:" Buona notte amor mio, spero di rivederti domani"

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Spazio Autrice

Buona sera a tutti!! Spero che il capitolo vi piaccia, aspetto voti e commenti per sapere questo.

Scusate l'ora tarda, ma ho studiato fino a tardi storia.

Grazie anche hai lettori Silenziosi.

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