-Tu hai fatto cosa?- Gabriele è su tutte le furie, fa avanti e indietro per la sua piccola stanza, tirandosi i capelli con le mani. Quando gli ho detto di aver parlato con Tony, si è immobilizzato e mi ha guardata dritta negli occhi. Poi ha urlato e adesso non riesce a stare fermo.
-Perché l'hai fatto, Mir? Non ti rendo felice per caso?- Adesso si è inginocchiato davanti a me, che sono seduta sul letto, e tiene le mie mani tra le sue. I suoi occhi sembrano piccoli piccoli mentre mi scruta e cerca di capire dove ha sbagliato, senza sapere che lui non ha proprio sbagliato nulla.
-Dovevo vederlo, mi ha chiesto di sposarlo capisci? Sono troppo confusa adesso.- Quelle parole lo risvegliarono dal suo stato di trance: le sue pupille si sono ristrette, talmente tanto da non riuscire più a distinguerle con il resto dell'occhio. La sua mascella è serrata e la presa sulle mie mani è scomparsa ma riesco a vedere la rigidità dei suoi muscoli da chilometri di distanza.
Si alza, va verso la porta e la sbatte uscendo. Non so cosa fare e non so cosa pensare, le mie mani tremano e sento le gambe molli ma devo andare da lui. Urlo il suo nome mentre spalanco la porta e mi precipito fuori. E' già scomparso dalla mia visuale ma qualcosa mi dice che la sua meta è proprio la stanza 257. Prima che possa formulare questo pensiero, i miei piedi stanno già correndo in quella direzione, scansando a fatica le persone che percorrono la stessa strada, solo più lentamente.
Più mi avvicino più sento delle urla, e spero tanto che siano solo nella mia testa. Il mio desiderio non viene avverato, poiché davanti quella stanza ci sono le persone più importanti della mia vita intenti ad urlarsi contro. Mi avvicino immediatamente ma entrambi fanno come se non ci fossi.
-Hai chiesto di sposarti alla mia ragazza?- urla Gabriele gettando le mani in aria. E' davvero esasperato questa volta, mi fa quasi paura.
-Tua? Lei non è un oggetto. Le ho chiesto di sposarmi perché la amo!- gli risponde Tony alzando la voce a sua volta. So che ha detto queste parole solo perché io sono presente, se fossero rimasti soli non le avrebbe mai detto e questa cosa mi fa un po' male, ma lo conosco troppo bene per meravigliarmi.
-Tu pensi sia un oggetto! Vuoi metterle un anello al dito solo perché non puoi usare un collare!- Gabriele urla sempre di più e sputa quelle parole con il viso vicinissimo a quello di Tony. Li sento ringhiare mentre si guardano fissi negli occhi, sembrano due animali che lottano per il territorio. Non posso sopportarlo.
-Basta!- urlo più forte e mi metto tra di loro quando mi accorgo che Tony ha alzato il pugno destro per colpire Gabriele, pugno che però colpisce il mio naso facendomi girare la testa e indietreggiare bruscamente. Cala il silenzio.
-Cosa cazzo hai fatto?- gli urla contro Gabriele mentre mi sorregge. I miei occhi sono pieni di lacrime, forse per il pugno appena ricevuto o forse per i ricordi che mi affiorano la mente. Tony mi guarda sconvolto e impassibile, gli occhi sgranati: sa cosa sto pensando, mi costa ammetterlo ma mi conosce meglio di chiunque altro.
Gabriele mi chiede se sto bene e gli faccio cenno di si con la testa, mentre riprendo l'equilibrio. Dovrei mettere del ghiaccio sul naso in realtà, lo sento come se stesse per scoppiare ma in questo momento non posso pensare a me.
-Cosa state facendo voi! Addirittura arrivare alle mani? Siete impazziti per caso?- parlo piano, ma adesso mi tengono in considerazione quindi non ho motivo di urlare. E poi, non voglio attirare l'attenzione più di quanto l'hanno già attirata loro.
-Siamo pazzi di te- mi risponde Tony facendomi ridere. Rido perché la sua risposta è stata patetica: se fossi stata la Miranda che lo ha conosciuto all'inizio sarei anche arrossita, ma adesso quella Miranda non c'è più, ed io non voglio solo le parole ma anche i fatti.
-Ma per favore! Risparmiati queste frasi fatte lette da qualche sito su internet.- sbuffa Gabriele parecchio irritato. Sorrido mentalmente, è la stessa cosa che ho pensato io.
Empatia. Ecco cos'è. Tra me e Gabriele c'è un legame che va totalmente fuori dai canoni. Non si potrà mai comparare con un altro sentimento, mai nessuno potrà cercare di fare di meglio. È una cosa del tutto naturale, un sentimento forte sin dal principio.
-Non c'è la faccio più- Tony si porta le mani alla testa, esasperato, sospira e mi guarda con i suoi occhi piccoli e scuri.
Mi sento in colpa, mi dispiace farli soffrire entrambi. Ma come posso mettere fine a questa sofferenza? L'unico modo che conosco vorrei evitarlo, mi farebbe troppo male.
Ma tutti e tre sappiamo che è inevitabile. Infatti -Devi fare una scelta- mi dicono all'unisono, scambiandosi poi un'occhiata di fuoco.
-Lo so- dico loro annuendo, abbassando gli occhi verso i miei piedi. Mi sento sul punto di piangere ma non voglio farlo, prendo un enorme respiro e li guardo.
-Lasciatemi da sola per un po', ho bisogno di pensare.- con queste parole mi allontano, lasciandoli forse un po' increduli; so bene che entrambi aspettavano una risposta immediata, ma non posso dargliela.
Mi allontano da due pezzi di cuore, mi allontano dal dolore e dall'amore, dalla gioia e dalla sofferenza. Mi allontano da coloro che mi uccidono ma contemporaneamente mi salvano.
Sono una codarda, lo sto ammettendo a me stessa. Ma quando ti ritrovi ad un bivio, a dover scegliere tra due persone che ami con tutta te stessa, non hai altra scelta.
Potresti scappare, è vero. Ma non risolverai niente. Affrontare questa tempesta è l'unica via che devi prendere.
E io l'ho fatto. Ho affrontato la tempesta con l'unica forza che mi ritrovo, con l'unica arma che possiedo. Il mio cuore.
***
Buona festa di Ogni Santi a tutti!
Non potete immaginare quanto sia mortificata e contenta allo stesso tempo.
Sono terribilmente mortificata per avervi fatto aspettare due mesi per il capitolo, ma vi prego di essere gentili e di dedicare altri due minutini alle mie spiegazioni.
Sono stati due mesi terribili per me, sono cambiata molto ed improvvisamente. Mi sono successe tante cose in poco tempo e davvero non so come abbia fatto ad uscire (da alcune). Quando sei così confusa hai voglia di scrivere anche per sfogarti, ma quando mettevo quella pagina bianca davanti ai miei occhi non riuscivo a scrivere nulla. Avevo un blocco. Troppi pensieri occupavano la mia mente e la incasinavano e se non hai una certa tranquillità mentale non potrai mai portare a termine un lavoro con dei buoni risultati. Credetemi è stata una sofferenza anche per me.
Ma è anche per questo che sono contenta. Ho ancora molti problemi, ma ho ristabilito la mia quiete mentale e sono tornata a scrivere per me e per voi e non posso che esserne entusiasta.
Comunque, fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo, vi comunico che *notizia bomba* il prossimo sarà l'ultimo.
Come via spettate questo finale? Immaginate una fine Mirtony (Miranda+Tony) o Miriele (Miranda+Gabriele)? Fatemi sapere cosa ne pensate di tutto ciò e lasciate una stellina se il capitolo vi è piaciuto.
Ps. Non aspetterete molto per quest'ultimo capitolo, ma voglio che sia eccezionale quindi ho molto lavoro da fare. Ma state tranquilli, sono tornata e non andrò più via!
Un bacio,
-Marty
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La Ragazza Della Stanza 257.
Чиклит28.11.2018 #1 in #abbandonata 06.02.2019 #1 in #camera -STORIA DADDY- Quella che può sembrare una semplice vacanza, in realtà per Miranda diventa una tortura. Abbandonata dalla madre, si ritrova a a condividere la stanza con uno sconosciuto innamor...