Capitolo 2

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"Prima di perdere la testa..." cominciò Niall. "Ma tu sei-sei Ni-" Mi coprì la bocca con le mani, i suoi occhi carichi nervosismo. "Non voglio sembrare maleducato, ma... ti prego stai zitta! O le ragazze di prima torneranno!". Io feci una smorfia, e poi annuii. Lui mi lasciò andare, esitante, facendo un passo indietro. Lo guardai per qualche istante. Era incredibile! Cose così non accadevano a persone come me! Niall mi guardò e poi disse "Tutto bene?". "Si." dissi lentamente, scostandomi i capelli dal viso. "E' solo che... non ho mai incontrato una persona famosa prima d'ora. Quindi non so bene come comportarmi." "Te la stai cavando abbastanza bene" disse Niall con un sorriso. "Questa è probabilmente la reazione più tranquilla alla mia presenza che mi sia mai capitata." continuò. Lo guardai "E' qualcosa di cui essere fieri?". "Assolutamente." Detto questo, il ragazzo si voltò e si diresse verso l'inizio del vicolo per vedere se le ragazze erano sparite. "Va bene, la via è libera, possiamo andare"

Uscimmo dalla viuzza e ci incamminammo lungo la strada.

"Ho notato che hai un accento americano"

"Si, vengo da Collegeville, un paese vicino Phyladelphia, Pennsylvania"

"E come ci sei arrivata in Irlanda per Natale?"

"Mia mamma è Irlandese. Siamo venuti a trovare la famiglia."

"Anche tuo padre è Irlandese?

"No, papà è Canadese."

"No, scusa quindi tua mamma è Irlandese, tuo padre è Canadese e tu sei Americana?!"

"Siamo una famiglia multietnica"

Mentre parlavamo del più e del meno, pensavo a ciò che stavo facendo. Parlavo tranquillamente con Niall Horan, uno dei cinque membri della boy band più famosa del pianeta come se ci conoscessimo da una vita. Intanto che pensavo, Niall mi doveva aver detto qualcosa, perchè mi guardava come in cerca di una risposta. Io lo guardai imbarazzata "Scusa non ti ho sentito. Puoi ripetere?"

"Ti ho chiesto qual è il tuo nome."

"Oh, è Ceili."

"Ceili... come la parola gaelica che significa festa? (N/A: per chi non lo sapesse il gaelico sarebbe un ramo della lingua irlandese)

"Esatto"

Niall ridacchiò e io mi sentii ferita. Ero stata presa in giro troppe volte per il mio nome.

"Mi stai prendendo in giro?" chiesi difensiva.

"NO! Dio, no! Solo che- Stavo pensando, devi essere una patita delle feste"

Sorrisi timidamente "No... in realtà, mi accontento di un buon libro"

"Neanche io sono un grande festaiolo"

Camminammo in silenzio per un po', quando Niall disse "Mi dispiace per il tuo taccuino. Era importante?" "Oh, no... Erano solo un po' di stupidaggini..."Mentre lo dicevo, sospirai. Si, la scrittura era stata importante per me.

"Nessun tipo di scrittura è stupida" Niall disse improvvisamente. "E probabilmente era importante per la persona che lo ha scritto.". Lo guardai stupita, e lui ricambiò lo sguardo confuso "Cosa?!" "Niente, mi hai praticamente letto nel pensiero". Lui scrollò le spalle "Anche io scrivo, quindi capisco cosa provi." "E cosa scrivi?" "Canzoni". Arrossii e mi colpii mentalmente. Era così ovvio: lui era in una boy band cavolo!

Arrivammo alla mia porta. Mi girai e dissi a Niall "Beh, io sono arrivata. Scusa, ma come si chiama l'albergo in cui stai? Non sapevo ce ne fossero nei dintorni..." Niall sorrise imbarazzato "Perchè non ce n'è nessuno". Lo guardai, confusa. "Ma allora-" Non potevo lasciare una ragazza carina come te a camminare tutta sola a casa, no? Non sarebbe stato affatto cavalleresco". "Ehm...okay...." risposi, il cuore che batteva all'impazzata. Niall Horan mi aveva appena detto che ero carina!! "Prenderò un taxi per tornare a casa" "Sei sicuro? Puoi venire dentro se vuoi. Sono sicura che alla mia famiglia non darà fastidio." Sarebbe stato così coraggioso da parte mia, aver invitato uno dei membri dei 1D a casa mia, se solo non fossi scivolata sul ghiaccio. Niall mi afferrò per un braccio e mi ritirò su. "Hai seri problemi di equilibrio tu, non è vero?" disse ridacchiando. "Non è divertente. Ho un equilibrio di una scarsità unica." dissi io torva, scostandomi i capelli dagli occhi. " . "Comunque, grazie dell'offerta, ma i ragazzi si staranno chiedendo dove sono, e devo correre a casa."

"Okay"

"Buona notte, Ceili." disse, voltandosi e scendendo i gradini della corta scalinata.

"Buona notte...Niall."

Aprii il portone di casa con le chiavi in più ed entrai il più silenziosamente possibile, correndo nella mia stanza per mettere dei vestiti asciutti e caldi.

La mia cuginetta quattordicenne, Sara Jane, se ne stava sdraiata sul letto ad aspettarmi, leggendo una rivista (che aveva i One Direction in copertina).

"Dove sei stata?" chiese, casualmente girando una pagina.

"Dimmi che mi hai coperto!" supplicai, scrollandomi di dosso la giacca impregnata di acqua.

"Certo."

"Cosa hai detto?"

"Che sei andata in cantina per leggere il tuo libro."

"Oh, Dio ti benedica, grazie!" dissi lasciandomi cadere sul letto accanto a lei.

"Allora chi era quel ragazzo con te? chiese lei con un sorriso malizioso.

Feci una smorfia e guardai fuori dalla finestra. C'era una chiara visione della porta d'ingresso. Vedendo il volto ansioso di Sara, arrossii.

"Devi promettermi di non dirlo mai, MAI a nessuno."

"Ah, quindi è una cosa seria!"

"Promettilo Sara Jane!"

"Va bene, prometto!"

"Era Niall Horan."

Sara scoppiò a ridere."Oh, è davvvero divertente Ceili. Ora dimmi chi era dai."

"Ti giuro che è la verità!" esclamai. Presi il suo giornalino e, indicando la copertina, cominciai a leggere a voce alta "Senti qua! 'La boyband anglo-irlandese si esibirà nel periodo natalizio in un concerto di beneficenza a Dublino' e lui ha detto di essere tornato da un concerto!"

Sara mi fissò per un attimo, poi urlò "HAI INCONTRATO NIALL HORAN!" "Shhhh!" le sibilai. "Non lo annunciare a tutta la casa."

"Raccontami tutto!" disse la cuginetta.

Sospirai e le dissi, su sua richiesta, parola per parola, la nostra conversazione. Appena finii, lei battè le mani e strillò "Gli piaci, Ceili!"

"Non c'è neanche una possibilità che sia così, Sara." dissi sconsolata, scuotendo la testa. Lei, alzando gli occhi al cielo, mi rispose "Oh, Ceili. Quando imparerai a capire quanto sei bella e comincerai ad ascoltare la tua saggia cugina? Tu piaci a un membro dei One Direction! Sei invidiata da milioni di ragazze adesso!"

Scossi di nuovo la testa. "Smettila di fantasticare, Sara. Non lo rivedrò mai più." Lei, di tutta risposta, allungò la mano "Scommeto cinque euro che sarà davanti al portone domani mattina ad aspettarti." Io risi, e strinsi le strinsi la mano "Ok, ma preparati a perdere cinque euro cugina."

Kiss me, I'm Irish || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora