Capitolo 7

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Ceili's P.O.V.
"Allora, hai qualcosa da dirmi?"
La voce di mio zio mi bloccò.
"Che cosa?!" risposi nervosamente, girandomi. "No, assolutamente no! Che cosa potrei dirti scusa?" cominciai a negare.
Mio zio era un uomo alto, i capelli neri e gli occhi scuri e intelligenti che gli conferivano un'aria un po' seria e vagamente minacciosa. In realtà, Chase Watterson era una delle persone più pacifiche e simpatiche che avessi mai conosciuto, con un carattere scherzoso, che cercava sempre il lato positivo delle situazioni. Guardava con curiosità ogni occasione che la vita li offriva.
Era nato in Canada, e avendo vissuto tutta la sua infanzia con la madre (mia nonna) era cresciuto sotto un regime severo, "terroristico", come diceva lui. «Se avessi conosciuto tua nonna cinquant'anni fa avresti un'idea totalmente diversa di lei, ora.» mi diceva spesso. Lavorava in un'editoria, era grazie a lui che avevo scoperto il piacere della lettura all'età di cinque anni, ed era lui che alimentava il mio amore per la scrittura.
Vivevo con lui, mia zia e Sara Jane in America, e non potevo lamentarmi di come mi trattavano.
"Sei sicura, Ceili?" chiese retoricamente, con quell'aria fintamente seria. Potevo vedere che nascondeva a stento un sorriso. "Sai cosa ho visto poco fa all'aiuto finestra?" continuò, andando verso la cucina con noncuranza. Aprì il frigo e si mise alla ricerca di qualcosa da mangiare. Si girò qualche attimo dopo con una barretta di cioccolata e un cartone di succo di pera in mano. "Ehm, potresti...?" indicò il frigo aperto con il mento, interrompendo quello che sapevo sarebbe stato un discorso molto poco piacevole. "Si, si certo!" mi affrettai a dire, correndo a chiudere l'anta del nostro frigorifero blu.
Andò verso il tavolo della cucina e si sedette. Stavo per andare in camera mia, pensando, o meglio sperando, di aver chiuso il discorso precedente.
"Allora, Ceili, non vuoi sapere cosa ho visto poco fa dalla finestra?" chiese zio Chase, con un'aria maligna e di malcelato divertimento.
"In realtà farei volentieri a meno, zio. Sai, devo andare da Sara a distoglierla qualunque cosa stia facendo."
"Sara può aspettare. Siediti e ascolta cosa ha da raccontarti lo zio Chase." disse con fare benevolo, anche se sapevo che aveva in mente un piano diabolico.
Feci come mi aveva intimato e mi sedetti.

"Allora, Ceili, poco fa stavo leggendo il giornale - ah, c'è un bellissimo articolo sulla cultura inglese, poi vai a leggerlo." Dio, quell'uomo aveva l'attenzione di una mosca! Fermò per un attimo il suo monologo, giusto il tempo di mordere un pezzo di cioccolata. "Dicevo, leggevo il giornale sulla poltrona rossa. Come tu ben sai, la poltrona rossa è esattamente di fronte alla finestra che da sul portone principale, e quindi puoi immaginare la visuale che avevo." quasi mi strozzai con un po' di succo che mi ero versata. Lui continuò imperterrito "Dopo un po', ho alzato lo sguardo da un interessantissimo articolo politico, e indovina cos'ho visto?!" cominciavo a sentirmi le gambe molli. "C'era un ragazzo biondo che apriva la portiera di una bella, bellissima macchina, a una ragazza che era tale e quale a te. Solo che non potevi essere tu, perché tu eri nella sala hobby a leggere il tuo libro, giusto?" alzò lo sguardo verso di me, con l'aria di chi la sapeva lunga.

"Esattamente. Ora, se hai finito, io andrei di sopra." risposi in modo un po' sgarbato, cercando di nascondere la mia ansia.

"Ceili, smettiamola di prenderci in giro. So che eri con un ragazzo." ribattè, alzando lo sguardo dal pezzetto di cioccolata che stava torturando con le mani. Potevo edere che anche lui era a disagio nel parlare di ragazzi con me.

"Zio, ti posso spiegare!" cercai di giustificarmi.

"Non c'è nulla da spiegare! Ho visto il bacio." mi sgridò, il tono abbastanza duro mi fermò dal ribattere. "Non hai nulla da spiegare riguardo a quello che è successo là fuori. Quello che voglio sapere è chi è questo ragazzo e come l'hai conosciuto." si addolcì.

"Beh, si chiama Niall." mormorai, a voce talmente bassa che temei non mi avrebbe sentito.

"Niall, va bene. C'è qualcosa che dovrei sapere di questo Niall che apparentemente è il tuo ragazzo?"

"Si, lui fa parte di questa boyband... si chiamano One Direction." sussurrai ancora più piano di prima.

"Ceili, so chi è." mi confessò, ma sul suo volto non vidi segni di mortificazione. "E so anche che è abbastanza famoso. Se tu stai con lui, inevitabilmente acquisirai un po' della sua fama, e molta gente saprà il tuo nome. Senza contare il fatto che non avrai più una vita privata, i paparazzi vi seguiranno, ovunque andrete. Oltretutto-" aggiunse, in modo coscienzioso, soppesando ogni parola, " le ragazzine impazziranno perché un membro della loro boyband preferita è occupato."

Lo guardai, pensando a tutto quello che aveva appena detto. Fraintese il mio sguardo perso.

"Beh, che c'è? Mi tengo informato! Inoltre, la loro ultima canzone è un taglio." esclamò, cercando di imitare il modo di parlare che sentiva in giro. " 'Cause you've got those few things!" canticchiò, sbagliando le parole e storpiando la canzone. Sorrisi, adoravo mio zio.
Anche dopo avermi fatto un discorso serio, finiva sempre per dire qualcosa di sciocco solo per rimettermi di buon umore.

"Quello che sto cercando di dirti, Ceili, è che devi essere sicura di quello che fai. Sei sicura di volere tutto questo?" finì il discorso prendendo il suo bicchiere colorato e vuotandolo dai residui di succo di pera.

Lo guardai. Volevo davvero la fama dei ragazzi e le ragazzine urlanti contro? Pensai che se loro potevano convivere con entrambe, avrei potuto farlo pure io, ma avrei dovuto abbandonare la mia vita tranquilla.

"Grazie zio, ci penserò su." mi congedai un po' freddamente. Salii le scale di legno vecchie e scricchiolanti e, appoggiandomi al corrimano consunto, le salii fino ad arrivare davanti alla mia stanza.

Il discorso di zio Chase mi aveva abbastanza scosso, non ero più sicura di nulla, e avevo appena rimesso le cose in chiaro tra me e Niall.

Decisi di farmi un bagno calda per schiarirmi le idee. Presi il necessario per la doccia in camera ed entrai in bagno. Prima di entrare nella vasca, controllai il mio cellulare. Avevo due nuovi messaggi. Li lessi e lentamente mi rilassai, capendo cosa avrei dovuto fare della mia vita. Ero pronta, pronta a stravolgere tutto, per lui.

Da: Niall:)
Piccola, sono stato bene oggi. Sono felice di aver chiarito tutto :)

Da: Niall:)
Ah, domani usciamo. non ti dico nulla, sarà una sorpresa, però porta dei vestiti di ricambio.

*SPAZIO AUTRICE*
Ok, scusatemi per il ritardo. Ho avuto il blocco dello scrittore peggiore del mondo, quindi perdonatemi se fa schifo e se è corto.

grazie ancora a tutte e ricordatevi di commentare, votare e continuate a leggere mi raccomando ;) un bacio
chiaralovesniall

Kiss me, I'm Irish || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora