8. Ti sposerei domani....

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Harry non insistette più nel porre domande ad Armonia, anche perché era fermamente convinto che la ragazza gli avrebbe detto qualsiasi cosa.

I giorni passarono veloci e la relazione fra Armonia e Podalirio procedeva a gonfie vele.

Un pomeriggio, mentre erano seduti, abbracciati, sotto un albero nel grande bosco che si stendeva a sud dell'Olimpo, il ragazzo la guardò negli occhi e le disse:

" Ti amo e, se potessi e se tu mi dicessi di sì, ti sposerei domani "

Il cuore di Armonia cominciò a battere furiosamente nel petto e la ragazza capì che era giunto il momento di donare a Podalirio ciò che non aveva mai donato a nessuno, la sua verginità.

Si voltò quindi verso il suo ragazzo e sussurrò:

" Voglio essere tua in tutti i sensi...desidero fare l'amore con te..."

Il giovane la baciò con passione e la strinse forte a sè.

I due si amarono sul prato, protetti dal silenzio del bosco e Podalirio fu dolce e delicato tanto che Armonia si sentì trattata come una principessa.

Quando tornò a casa quella sera, era talmente felice che le sembrava di camminare su un tappeto di nuvole e non fece nemmeno caso ai suoi fratelli che, proprio nel momento in cui stava imboccando il vialetto di casa, stavano facendo la stessa cosa.

" Ci sei sorellina o hai la testa immersa in qualche tuo pensiero?" chiese Fobos sventolandole la mano davanti al volto.

La ragazza si riscosse e sorrise al fratello, dicendo:

" Stavo pensando a quanto sono felice di avere una famiglia come la nostra e, nonostante voi due siate dei perfetti idioti, io vi voglio bene"

" Ehi, noi non siamo idioti!" sbottò Deimos raggiungendo i genitori e i fratellini che stavano giocando nella sabbia.

" Beh, io non sarei tanto sicuro di quello che dici " borbottò Louis agitando davanti a sè la paletta con cui stava costruendo un castello per Iris.

" Me io ritenere che voi no essere dioti perché anche Rione in sua inorme saggezza dire voi essere retini. Quindi voi essere gimelli retini " cinguettò Cupido esibendosi in un enorme sorriso tutto fossette.

" Peccato " disse Deimos " Flerio mi aveva dato un regalino per te e per Iris "

I due bambini trotterellarono fuori dalla sabbia e tesero le manine sbattendo insieme le ali .

" Anche se voi essere retini noi volere tanto bene a voi " esclamarono in coro i piccoli.

Deimos sorrise e tese ai fratellini due bastoncini di miele che sparirono subito nelle boccucce sorridenti di Iris e di Cupido.

Armonia ( Saga di Cupido libro 8 ) Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora