-"Iris tesoro svegliati"
-"Un altro pò mamma"
-"No, svegliati, non puoi stare tutto il giorno a letto"
Mi alzo dal letto svogliatamente, metto un semplice peplo bianco, prendo due libri dalla mia biblioteca ed esco. Mi diriggo all'Agogee, dove vedo mio padre allenare un paio di ragazzini, lo saluto con un cenno della mano, mentre cammino verso il fiume, ma sento due mani afferrarmi la vita
-"Dove vai bellezza "
-"Stavo andando al fiume per stare tranquilla, Astinos"
-"Potresti stare più tranquilla nel mio letto lo sai"
-"Magari stasera"
-"Non vedo l'ora"
Le sue mani si spostano dai fianchi ai seni, mentre comincia a baciarmi il collo
-"Devo andare, ci vediamo dopo principessa"
Astinos è il mio ragazzo, ci siamo conosciuti ad una cena e c'è stato il classico colpo di fulmine, stiamo insieme da un anno, a breve ci sposeremo, le nostre famiglie sono felici,mia madre è al settimo cielo sposare il figlio del comandante è un'onore, ma a me non interessa, ricco, povero, se c'è l'amore non inporta no?!Bè in teoria dovrebbe essere cosìArrivo al fiume, mi sdraio sull'erba e inizio a leggere, poco dopo sento dei cavalli avvicinarsi,dopo poco posso vedere i volti dei cavalieri,un messaggero e circa cinque soldati, non sono greci, hanno abiti molto strani e la pelle molto più scura della nostra, un soldato scende da cavallo e mi si para davanti, cerco di restare composta, alzo la testa e lo guardo negli occhi "non farti mai intinorire, guarda negli occhi il tuo nemico" cerco di ricordare le parole di mio padre, il soldato mi prende dal collo, stringendo sempre più la presa, cerco di divoncolarmi ma è tutto inutile, non riesco più a respirare, per fortuna un uomo lo interrompere, è Terone, uno dei membri più importanti del Consiglio di Sparta, per quanto lo odi gli sono grata in questo momento
-"Lasciate la ragazza, chi siete?"
-"Sono il messaggero del grande re Dario,sovrano di tutto l'Impero persiano, fammi parlare con il re"
-"Seguitemi"
Terone fa strada ai sei, mentre io corro verso la città, appena arrivo vicino l'Agogee vedo Astinos che mi viene in contro
-"Iris, che hai fatto al collo"ho i segni rossi delle mani di quel soldato
-"Un..soldato...persiani...stanno arrivando...un gruppo...piccolo...con un messaggero"parlo a tratti sia per la corsa, sia per lo spavento
-"Stammi vicina"Astinos mi stringe la vita con il suo braccio sinistro, mentte con l'altro ha già sguainato la spada, mi stringo a lui quando i sei persiani e Terone arrivano-"Questa è Sparta!"sento gridare re Leonida da dentro la mia camera, dove mio padre mi aveva detto di andare insieme a mia madre, quando esco, vedo vicino al pozzo delle macchie di sangue
-"Che cosa é successo?"chiedo ad Astinos vedendo che anche il suo petto è sporco di sangue
-"Il messaggero ha parlato troppo"
-"Vieni dentro che ti pulisco"Una volta entrati in camera mia, lo faccio sedere sul mio letto, prendo una pezza e una brocca d'acqua,
comincio a pulirgli il petto con la pezza bagnata, non posso fare a meno di guardare il suo petto muscoloso abbassarsi e alzarsi ad ogni respiro, una volta finito mi metto a cavalcioni su di lui facendolo stendere sul letto, inizio baciarlo con passione, lui rivolta la situazione, adesso sono io a stare sotto di lui, i capelli scuri gli ricadono sulla fronte, i suoi occhi marroni puntanti nei miei azzurri, gli levo il mantello, mentre lui mi alza la tunica fino alla pancia ed entra in me, gemo e gli graffio la schiena in preda agli spasmi di piacere, veniamo entrambi gridando il nome dell'altro
-"Ti fa ancora male il collo?"
-"No tranquillo, sto bene"
-"Sicura?"
Sorrido e gli do un bacio, è sempre protettivo con me, alle volte un po troppo
-"Non vedo l'ora di sposarti Iris, manca poco, ma a me sembra un'eternità"
-"Arriverà quel giorno e sarà il più bello della mia vita"dico poggiando la testa sul suo petto.
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The Slave
RomanceIris una giovane spartana resa schiava dalle armate persiane. Serse il futuro re di Persia. Due giovani agli estremi opposti della piramide sociale, uniti da un sentimento bellissimo ma pericoloso...l'Amore