Capitolo 9

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-"Sei assolutamente perfetta "
-"Grazie Ava"
Indosso un abito blu in pizzo,il principe me l'ha mandato con Ava,sono entusiasta di questa cena
-"Allora ricorda il protocollo e sii te stessa, se siamo fortunate sarai la regina di Persia"
-"Ma smettila Ava"
Ridiamo come sceme, ma vieniamo interrotte da una guardia che bussa alla porta
-"Il principe vi aspetta"
Saluto Ava e seguo la guardia, andiamo nei giardini dove vi è allestito un gazebo con migliaia di candele intorno e al centro un tavolo per due...sento due mani accarezzarmi il collo
-"Altezza..."
-"Vi piace qui?"
-"È meraviglioso "
-"Mai quanto voi, al manichino in sartoria l'abito stava perfetto, ma a voi...wow è tutta un'altra storia"
-"È l'abito ad essere bello...non me mio signore"
-"Siete magnifica anche con gli abiti da serva credetemi"
Arrossico, lui mi prende la mano e mi conduce al tavolo dove mi fa sedere

La cena è ottima, parliamo delle nostre vite, della nostra infanzia e mi accorgo che essere un principe non è una benedizione anzi tutt'altro
-"È stata di vostro gradimento la cena Iris"
-"Certamente mio signore"
-"Tutte queste formalità...dimentichiamole...in questo momento siamo solo noi due"
-"Si"

Mi porta su una panchina a osservare le stelle
-"Guarda quella è la costellazione di Orione...quell'altra del Saggittario..." mi spiega indicando i vari gruppi di stelle
-"Non hai mai osservato semplicemente le stelle, così senza un apparente motivo e senza doverle riconoscere?"
-"Iris...ho osservato le stelle solo per studiarle, mai per piacere "
-"Non sai cosa ti perdi..."è molto più semplice dargli del tu..non chiamarlo altezza, signore...mi fa sentire meno in soggezione
-"Ho perso tanto a non averti conosciuta prima..."
È un attimo, si avvicina a me, prende il mio viso tra le sue mani e poggia le sue labbra alle mie...chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalle emozioni, metto la mano tra i suoi capelli e lo incoraggio ad appronfodire il bacio, le nostre lingue iniziano a danzare,mette una mano sulla mia coscia sotto il vestito, appena raggiunge la mia intimità si blocca di colpo e si allontana
-"Scusa...non avrei dovuto"
Al diavolo il protocollo, le sue parole, i nostri ruoli, al diavolo tutto, mi siedo su di lui e poggio la testa al suo petto
-"Iris...cosa mi stai facendo"
-"Cosa stai facendo tu a me..."
Restiamo così per molto tempo ad ascoltare i nostri respiri, a guardarci negli occhi...

Ad un tratto una figura maschile imponente si avvicina noi...è re Dario, ci allontiamo subito l'uno dall'altro ma è troppo tardi ci ha visti
-"Serse vieni con me"
Trascina il figlio nella sala del trono, le urla si sentono anche dal giardino, mi sento tremendamente in colpa...

Non mi rimane altro che andare nella mia camera, durante il tragitto sento alcune parole del re
-"È una serva, una nullità e per di più e greca...vuoi mandare l'Impero in frantumi, ora che abbiamo conquistato più di mezzo mondo? E per cosa?!Per una sgualdrina greca..."
Decido di non sentire altro e vado a chiudermi in camera, Ava dorme a sonno pieno così cerco di spogliarmi e mettermi a letto il più silenziosamente possibile. Le parole del re mi hanno fatto davvero male,cerco di pensare positivo, al bacio con Serse, alle sue mani, alle sue labbra...ma so che dopo la discussione con suo padre mi potrò dimenticare tutte queste cose...potrò solo sognare il mio principe...

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