Capitolo 4

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Mi sveglio, sono passati molti giorni forse un mese, i miei capelli sono sporchi come il mio peplo ormai ridotto a brandelli per i continui stupri di quel ragazzo...non mangio un pasto decente da molto, sono ridotta davvero male
-"Svegliati sgualdrina siamo arrivati" un marinaio mi leva le catene dai polsi, sono rossi e le ferite stanno per sanguinare, mi trascina sulla prua della nave e mi lascia li

Attracchiamo al porto, vedo la città, è bellissima
-"Dove siamo?"chiedo ad un ragazzo che sta raccogliendo una cima
-"In Persia, a Babilonia"
Ho letto tantissimi libri su Babilonia ed è proprio come la descrivono i libri, appena metto piede a terra sento già l'odore delle spezie invadermi le narici, non ho il tempo di godermi quegli odori che un uomo mi lega di nuovo i polsi con una corda ad un cavallo per poi prendermi in braccio e mettermi sopra di esso, davanti a me si siede il ragazzo che mi ha violentata il primo giorno sulla nave
-"Asad è conciata davvero male, sei sicuro che l'accetteranno nell'Harem del principe?" chiede l'uomo al ragazzo che a quanto pare si chiana Asad
-"Si, vedrai che con una ripulita ci frutterà tantissimi soldi"
Mentre cavalchiamo tra le strade chiedo ad Asad
-"Cosa è l'Harem"
-"Dove ci sono tutte le donne per il principe, un posto per quelle come te, piccola sgualdrina greca"
Finirò a fare la puttana per il principe, è questo il mio destino? È questa la vita che mi hanno riservato gli dei?

Arriviamo davanti a un'enorme palazzo,con fontane, giardini immensi, perfino una tigre seduta sotto una palma, la mia vista non è abituata a questo sfarzo, a Sparta tutte le case erano uguali, anche quella del re e di noi spartiati erano uguali a quelli dei commercianti e artigiani, ma qui è tutto un'altro mondo

Mi slegano e mi portano in una stanza dove tre ragazze e un uomo accorrono subito
-"Lei è quella nuova, avevamo un accordo per 200 monete d'oro" dice Asad all'uomo
-"Mi sembra un po eccessivo per lei"
-"Datele una ripulita e vedrete, lei è unica, in lei c'è la bellezza e la perfezione greca che le donne persiane si sognano"
-"Tieni"l'uomo dopo aver pagato se ne va e così anche Asad e i suoi uomini

Rimango sola con le tre ragazze, devono avere solo qualche anno in più di me
-"Oh poverina, preparate la vasca con dell'acqua calda"dice una di loro
Mi immergo e provo sollievo quando l'acqua bagna il mio corpo nudo
-"Come ti chiami piccola?"
-"Iris...voi?"
-"Io mi chiamo Ava, lei è Darya e poi c'è Farah, da dove vieni?"
-"Dalla grecia precisamente da Sparta"
-"Hai fatto un lungo viaggio"dice Farha
-"Già e non è stato piacevole..."
-"Lo so...ho subito la stessa cosa cinque anni fa...ti capisco "Darya si aggiunge alla conversazione
-" Ma il principe com'è?"voglio avere più informazioni possibili su di lui
-"Lui è bellissimo, ha 23 anni, é alto, un fisico da sogno ed è un gentiluomo"dice Farah con aria sognante"sei una ragazza fortunata ad essere nel suo Harem"
-"Non la ritengo una fortuna...avevo promesso di concedermi solo ad un uomo che ormai sarà probabilmente morto da qualche parte alle Termopili..."

Dopo il bagno vado insieme ad Ava nella sua stanza
-"Allora le stanze sono per due, Farah e Darya dormono insieme in quella accanto, se hai bisogno di qualsiasi cosa svegliami"
-"Grazie mille sei gentile"
-"Di niente piccola "
-"Tu fai parte dell'Harem?"
-"No sono una serva, ma non me la passo male, sono praticamente nata qui a palazzo, mia madre era la serva della regina,ed ora tocca a me fare la serva, al principe, la regina è morta"
Ascolto con attenzione il racconto di Ava
-"Dai adesso riposa Iris, domani sarà una lunga giornata, dovrai conoscere il principe e....servirlo"
Mi corico, il letto non è uno dei migliori ma dopo un mese nella stiva di quella nave sembra un sogno poter dormire in un letto così comodo, infatti dopo pochi secondi aver poggiato la testa sul cuscino crollo tra le braccia di Morfeo.

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