Gerard aveva immediatamente ripreso il comando della squadra che adesso risultava decisamente più ampia di prima.
"Dobbiamo muoverci in fretta se vogliamo perderli di sorpresa". Spiegò indicando una mappa.
"Passeremo per il versante ovest, Smith ha detto che attaccherà da est. Saranno in trappola. Partiremo al tramonto". Concluse.
Si ritirò nella sua stanza per pulire il fucile.
"Ehi". Disse piano Frank.
"Ciao". Sorrise l'altro.
"Sono venuto per medicarti il braccio". Disse togliendosi lo zaino.
"Ehm... a dire il vero lo ha già fatto Sean". Obbiettò un po' a disagio.
"Oh". Rispose Frank leggermente deluso.
Ad essere onesti, Gerard si sarebbe fatto medicare anche mille volte al giorno se questo gli avrebbe garantito di passare un po' di tempo con Frank.
"Se non servo...". Disse piano facendo per andarsene.
"No, sono da solo, ho mandato Mikey ed altri in un giro di ricognizione. Puoi farmi compagnia, sempre se ti va". Chiese gentilmente.
Frank ci pensò su qualche secondo.
Anche se il suo cervello continuava ad urlargli di fuggire, abbandonò lo zaino accanto alla porta e si sedette sul letto adiacente a quello di Gerard.
Rimasero in silenzio per quelli che sembravano anni.
"Lui lo sa". Disse poi Frank.
Gerard lo guardò interrogativo.
"Ho detto a tuo fratello che un uomo mi ha baciato". Ammise.
"Tu cosa?". Quasi urlò Gerard.
"Non sapevo fosse tuo fratello, è un mio amico e ho pensato di dirglielo. Comunque non sa che... be'... che sei stato tu". Chiarì.
Silenzio.
"Lo dici come se fosse una colpa". Mormorò quasi per non farsi sentire nemmeno da lui.
"La colpa sarebbe anche mia, ma... se devo essere sincero... uhm... credo sia l'unica colpa di cui vado fiero". Disse piano.
Per quanto Gerard si stesse trattenendo gli si sciolse il cuore, si alzò dalla sua branda sedendosi su quella dove si trovava lui.
Alzò a fatica il braccio ferito avvolgendo Frank in un abbraccio.
"Non dovresti sforzarti di alzare...".
"Sta zitto, nano". Ridacchio stringendolo più forte.
Frank ricambiò riconoscente l'abbraccio trovando l'altro estremamente morbido e confortevole.
"Mi ricordi tanto un marshmallow caldo. Tipo quando vai in campeggio e lo riscaldi sul fuoco". Osservò accoccolandosi contro di lui.
"Suppongo sia un complimento, grazie". Rispose dubbioso ma senza allontanarlo.
"Il mio rapporto con i marshmallow è strano. Sono così carini ma quando li mangio la mia bocca produce così tanta saliva che ci potrei annegare l'intera America". Rise.
"Allora dovresti evitare di mangiarmi". Rispose Gerard sorridendo.
Frank si allontanò quel poco che bastava per guardarlo in faccia.
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The Freedom To Obey (Frerard)
Fanfiction1941, l'America entra in guerra dopo l'attacco a Pearl Harbor e recluta tutti i maggiorenni. Non importa se contrari o no, sono stati chiamati a servire il paese e non possono tirarsi indietro. Lontani da casa e con una gran voglia di tornarci sono...