IO E IL DOTTORE |doctor who|

inizia la guerra

Salimmo su fino al centesimo piano, dove ci aspettava Yuri Jhun, il capo della "P.D.P. JHUN".
Era un tipo elegante, alto, capelli abbastanza lunghi e portava una cravatta nera come la pece.
Ci fece accomodare su due sedie davanti alla sua scrivania.
-salve-
Disse il dottore dopo svariati minuti di silenzio.
-salve-
Rispose l' uomo.
-perché ci ha fatti venire qui?-
-i miei scagnozzi mi hanno riferito che voi, signori, avete cercato di entrare con una carta psichica.
Davvero pensavate che questo pianeta non sia così intelligente?
Siamo addestrati, dobbiamo proteggere il pianeta!-
-arrivi al punto per favore-
-oh, beh qui il possesso di una carta psichica è un reato...-
A quelle parole, avrei voluto strangolare il dottore, lo sapevo che ci saremmo messi nei guai, allora guardai il dottore con uno sguardo da "te l'avevo detto!"
-... ma ora voglio sapere chi siete, Come fate ad avere una carta psichica e perché volevate entrare qui...-
-noi stiamo solo viaggiando-
-ma chi siete? Come vi chiamate?-
-io sono il dottore e lei è la mia amica Sara-
-il dottore?!-
L' uomo venne interrotto da un militare che entrò sbattendo la porta.
-Signore! Abbiamo un problema!-
-di cosa si tratta?-
- ci stanno attaccando signore!-
-chi?! Chi ci sta attaccando?!-
-Dalek signore!-
Di colpo il dottore rimase pietrificato dalle parole di quel ragazzo.
-dottore?-
-mi dispiace Sara... dobbiamo andarcene!-
-voi non andate da nessuna parte, ho sentito molto parlare di lei dottore, e delle sue imprese eroiche, lei deve aiutarci-
-no-
-dottore non glielo sto chiedendo, questo è un ordine! Questo è il mio pianeta e lei deve fare quello che dico io.
E poi, le abbiamo sequestrato il Tardis.-
-cosa?!-
-siamo in guerra dottore, e lei ne fa parte.-
-no, non è vero, non voglio mettere a rischio la vita di Sara, ha solo 21 anni, vorresti farla andare in guerra?!-
-se è necessario per difendere il pianeta, si-
Disse l' uomo convinto di dire la cosa giusta.
Il dottore si avvicinò a me, che stavo iniziando a piangere.
Lo abbracciai e mi disse
-mi dispiace ma non posso lasciarli suicidare tentando di uccidere dei dalek, sai bene come sono fatti quei barattoli di latta-
-va bene, ma io sarò con te, voglio aiutarti a combatterli-
-no, tu non verrai, assolutamente no-
-ma io voglio aiutarti, non voglio che ti succeda qualcosa-
-...d'accordo-