rigenerazione

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La vita con il dottore era fantastica, alcune volte un pò pericolosa ed eccitante.
Io e il dottore stavamo sempre a correre, io adoro correre.

Un giorno il dottore decise di portarmi su Marte.
-perché du Marte dottore? Ci sono così tanti pianeti, Marte già lo conosco...-
Chiesi
-si ma non ci siamo mai andati-
Mi disse sorridendomi mentre tirava leve e premeva bottoni.
Io gli davo una mano, a pilotare il Tardis.
Quando lo pilotava da solo sembrava che stesse giocando al Twister.

Atterrammo su Marte, il pianeta rosso, era deserto.

Salimmo su una grande roccia per vedere il resto del pianeta.
-aspetta cos'è quello?-
Disse il dottore cercando di capire cosa fosse una sagoma che in movimento.
-forse è un marziano, andiamo a vedere?-
-si-
Ci avvicinammo alla sagoma che poco a poco si cominciava a distinguere.
Era un marziano.
Aveva una faccia piena di buchi, rossa, e aveva una bocca enorme con 75 denti.
Era molto alto circa due metri e trenta.
Non sembrava molto socievole, anche perché ci puntò una pistola in testa.
-perché vuole ucciderci?-
Il marziano e il dottore cominciarono a parlare...
-non vuole ucciderci, i marziani, beh questi marziani, hanno colonizzato questa parte del pianeta da soli tre anni ma sono entrati in guerra con i loro "vicini".
Ha detto di essere una guardia e che deve controllare tutti quelli che entrano nella città.
Pochi giorni fa, si è infiltrato un terrorista che ha piazzato delle bombe.-
-ma perché sono entrati in guerra?-
-perché sia loro che gli altri marziani vogliono la stessa parte dI territorio.
Non possiamo restare, dobbiamo andarcene, adesso-
Ma in quel momento si sentirono degli spari e la guardia ci portò in una struttura dove gli altri marziani si nascondevano.
Il dottore si avvicinò alla guardia
-noi dobbiamo tornare alla nostra nave, non possiamo restare qui-
-mi dispiace ma da qui non esce nessuno fino a quando non ci diranno che è sicuro-

Tornò indietro passandosi una mano tra i capelli.
-cosa facciamo?-
-per ora niente-
-ho visto un' uscita sul retro, puoi aprirla con il cacciavite sonico-
-posso provarci-
Il dottore riuscì ad aprirla e riuscimmo ad uscire, ma ci ritrovammo tra decine di militari che sparavano.
Stavano per sparare al dottore ma mi misi davanti a lui e presi il proiettile dritto al cuore sinistro.
-Sara, no, non lasciarmi così, non puoi-
Mi disse il dottore dopo avermi portata in un posto sicuro.
-portami al Tardis, sono un Signore del Tempo ricordi, posso rigenerarmi, ma devi fare in fretta-
Il dottore mi portò fino al Tardis. Io ero tra le sue braccia e mentre andavamo una lacrima mi cadde sul viso.
-stai piangendo?
Dottore io non morirò-
-lo sò, ma cambierai-
-stai tranquillo-
Gli dissi passandogli una mano sulla guancia.
Arrivati al Tardis il mio ciclo di rigenerazione cominciò.
La luce mi attraversava.
Quando ebbi finito guardai il dottore sorridendo.
-hai visto, sono ancora io-
-come hai fatto?-
-semplice, ho usato la mia energia rigenerativa per curarmi invece di cambiare-
-oh, non ci avevo mai pensato-
Ci abbracciammo e scese una lacrima dagli occhi di entrambi.
-ora vai a dormire, sarai stanca-
-dottore, puoi rimanere con me fino a quando non mi addormento?-
-certo-
Sorrisi e andai a letto, il dottore si mise accanto a me e parlammo, per un pò, poi mi addormentai.

Il giorno dopo mi accorsi che il dottore era rimasto con me per tutta la notte.
Lui non si accorse che ero sveglia, ma non volevo che lo sapesse, stavo così bene, vicino a lui, mi guardava e rapiva il mio sguardo.

IO E IL DOTTORE |doctor who| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora