CASA POTTER

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La giornata scolastica era finita ed Albus, dato che era venerdì, si stava accingendo ad andare verso casa di Hagrid in compagnia di Rose, Elza e Scorpius "Voi due iniziate ad andare avanti, io ed Albus vi raggiungiamo." disse Rose agli amici. Scorpius la guardò storta ma rispose semplicemente "Va bene, ci vediamo da Hagrid".
"Perchè gli hai detto di andare avanti?" chiese Albus. "Ti volevo dare questa" rispose Rose indicando una lettera "È arrivata questa mattina col mio gufo,  in realtà sarebbe tua e di tuo fratello ma per sbaglio l'ho letta, l'hanno mandata i tuoi e..." Rose non finì la frase che Albus le aveva già preso la lettera dalle mani e la stava aprendo.
-Cari Al e James,
Inanzitutto devo congratularmi con Al, tua madre ed io non avevamo dubbi: siamo orgogliosi che tu sia un Grifindoro, anche se fossi capitato in un'altra casa saremmo stati orgogliosi ma in questo caso: tanto di cappello!
Ora passiamo alle cose serie...
Avrete notato che la lettera è arrivata a Rose e non a uno di voi: ieri hanno attaccato casa, non vi preoccupate, stiamo tutti bene ma hanno schiantato Rolf, quello sbadato di un gufo si è messo in mezzo mentre stavo duellando...
Ora siamo dagli zii perchè hanno distrutto casa, ai babbani abbiamo detto che tua madre ha dimenticato i fornelli accessi ed è scoppiato un incendio, ma in realtà non sappiamo nè chi è stato nè cosa vuole questa gente da noi.
Non dovrebbero esserci problemi lì a Hogwarts, ma tenete gli occhi aperti. Vi manderemo nostre notizie al più presto, non rispondete alla lettera, non voglio che i vostri gufi vengano intercettati.
Con affetto Papà-
Albus strizzò gli occhi incredulo "Rose, secondo te cosa vuole questa gente?" chiese alla cugina "Non ne ho idea, ma deve essere qualcosa di molto importante per arrivare a distruggere la casa di un mago." rispose Rose. Albus, giù di morale, fece per avviarsi dagli altri ma Rose lo fermò:"Scorpius sta bene? Mi sembra ancora un po' giù..." Era sorpreso dai fatto che la cugina gli chiedesse di scorpius ma.le rispose:"Si ma suo padre l'ha praticamente diseredato, il problema è che finchè sta in nostra compagnia non vuole avere sue notizie". "Capisco, Al, dobbiamo trovare una soluzione." il cugino annì ma disse:"va bene ma ora ci aspettano, ne parliamo un' altra volta con Elza" I due sovrppensiero raggiunsero i due amici da Hagrid.

"Ciao, sono felice di vedere voi, entrate pure, preparo una tazza di tè" disse Hagrid rivolto ad Al e Rose, i due ringraziarono ed entrarono. Casa di Hagrid era identica a come Albus se l'era immaginata dai racconti del padre: piccola, disordinata e sporca più del dovuto; nonostante tutto ciò Albus la trovava accogliente, più che una casa la percepiva come una tana. "Ecco a te Al" esclamò Hagrid porgendogli una tazza di tè fumente, più che una tazza era una scodella, ma sono dettagli. Albus assaggiò la bevanda e per poco non la sputò, tanto il sapore era cattivo che anche Scorpius tossicchiò per qualche secondo dopo averla assaggiata. "Come è il tè ragazzi?" Chiese Hagrid sorridendo, aspettandosi dei complimenti "Buono" disse Rose facendo un finto sorriso "Davvero..."Aggiunse Elza leggermente disgustata.

"Allora parlatemi un po' di voi, di Al e Rose so tutto, i vostri genitori scrivono me, ma su Elza e piccolo Scorpius no" disse entusiasta.
Scorpius ed Elza si guardatono "Inizio io" esclamò la ragazza "I miei genitori sono babbani, ho vissuto una vita del tutto normale fino agli undici anni; un giorno mio papà aprì la cassetta delle letere e trovò quella per Hogwarts. Inizialmente, pensando fosse uno scherzo la buttò, ma da quel momento, ogni giorno ne arrivavano tre, così i miei genitori iniziarono a credere che non poteva essere uno scherzo. Riguardo la mia vita prima di capire di essere una strega non c'è nulla di bello e interessante a parte l'amiciia con scorpius." Dicendo ciò fece  un mezzo sorriso al ragazzo, che ricambiò "Ci siamo conosciuti a in un negozio da Hamleys, naturalmente non potevo sapere che era un mago. Avevamo cinque anni e le nostre madri hanno iniziato a parlare (mia madre è una di quelle persone che parla con tutti).
Siccome ci mettevano tanto abbiamo iniziato a giocare assieme con due orsacchiotti e abbiamo fatto amicizia. Così quella sera è venuto a giocare  casa mia e da quel momento in poi tra noi è divemtato il mio migliore amico. Il nostro Scorp non è molto loquace riguardo ai sentimenti quindi non ho mai capito se ricambi l'affetto ma va bene così." Quando ebbe finito Scorpius si alzò dalla sedia e andò ad abbracciarla, lui era un ragazzo molto dolce ma aveva un solo probleme: non riusciva a dire alle persone quanto voleva loro bene, ma in questo caso trovò un altro modo di farlo...
"Rose ha già detto tutto riguardo la nostra amicizia, quindi passo direttamente a come ho scoperto di essere un mago: inizialmente la mia famiglia pensava che fossi un magonò, immaginatevi mio padre... che disonore. Fortunatamente, verso i dieci anni sono riuscito a far volare ua penna ed è stata la mia salvezza. Ho iniziato anche a volare con la scopa e a sentire mio padre sono anche bravo.  Da lì è andato tuto benissimo nel rapporto con i miei (soprattutto con mio padre) fino a quando non sono capitato nella casa di Grifondoro." Sorridendo Hagrid disse: "Capito, bella  vostra amicizia e riguardo tuo padre non sorprende me...è sempre stato così. Pensa che una volta ha fatto la spia perchè Harry, Ron ed Hermione erano qua e lui l'ha detto ai professori. La punizione se l'è beccata anche lui perchè era ingiro fuori orario e l'hanno spedito nel bosco con Harry. Sè preso una bella paura quando ha visto Tu sai chi!" Scormius redacciò rispondendo: "Chissa perchè non mi aveva mai raccontato questa storia"
La sua risata contagiò anche gli altri tranne Albus. "Al tutto a posto?" gli chiese Elza "Si si, sono solo un po' stanco" mentì Albus "Anzi, credo che ora andrò al dormitorio. Scusa ma ho davvero bisogno di dormire"aggiunsse. "Ehm, si tranquillo rispose Hagrid, ripassa quando vuoi".
Quando Albus si alzò anche gli altri fecero per alzarsi, ma lui li fermò dicendo "Non c'è bisogno che veniate, state qua." Elza alzò un sopracciglio perchè quello sembrava un ordine, ma non disse nulla e si risedette.

Appena Albus uscì dalla casa si diresse verso la sala comune di Grifondoro e cercò Jsmes. Lo trovò a chiacchierare con i suoi amici "James, ho bisogno di parlarti" gli disse calmo "Ora non posso, stiamo discutendo sulle selezioni di Quidditch, pare siano domani, dovresti partecipare anche tu perché..." "James è importante, ti devo parlare" ribattè Albus alzando un po' troppo la voce "Si, va bene" rispose il fratello preocculato seguendolo in un angolo della sala comune. "Hanno distrutto casa" disse Al "No, aspetta come hanno distrutto casa che significa..?" domandò incredulo James "Leggi qua" gli dissa Albus porgendogli la lettera. Una volta che James ebbe terminato di leggerla chiese esterrefatto: "Secondo te cosa vogliono queste persone?" "Voglevo chiederlo io a te, non ne ho idea, e poi perchè hanno attaccato proprio quando noi noi non ci siamo?" domandò Al "Non so, per ora dobbiamo solo aspettare e sperre che non attacchino anche casa degli zii" aggiunse il fratello  "Si, ora vado di sopra" disse Albus.
Jams conosceva il fratello e sapeva che era molto preoccupato soprattutto per il padre; c'era davvero un forte legame tra loro, non che lui non volesse bene a papà, anzi, ma come Lily, era più legato alla mamma. Pensò che al fratello avrebbe fatto bene distrarsi un po' così propose: "Al, prima dicevo sul serio riguardo le selezioni di Quiddich di domani. Solo al campo dalle 16 alle 18. Io farò le selezioni per diventare portiere."
"Ci penserò" rispose Albus. Detto ciò procedette verso il dormirorio e aperta la porta si butto letteralmente sul letto.

Una caratteristica di Albus era di tenere un diario dove raccogliere i pensieri, non scriveva per piacere ma per sfogarsi, lo conservava per le occasioni in cui doveva riflettere e questa era una di quelle -Sono in dormitorio, non sono stanco, volevo solo un po' di tempo per mettere in ordine i pensieri. Sono molto preoccupato, la cosa più brutta è l'essere impotente. Non posso fare nulla contro le persona che hanno distrutto casa mia. Forse James ha ragione, la cosa migliore è distrarsi, domani andrò alle selezioni di Quiddich, devo avere il posto di cercatore. Quello in fin dei conti è "il ruolo dei Potter" avevo già detto a mio papà che avrei avuto quel ruolo e devo averlo.- Albus sentì un tonfo provenire dalle scale e immediatamente chiuse il diario e lo mise nel cassetto dentro un paio di calzini.
Pochi secondi dopo apperve Scorpius sulla soglia della porta. "Pensavo stessi dormendo e ho cercato di fare piano" Al gli sorrise dicendo "Senza offesa ma non è il tuo forte" Scorpius si mise una mano tra i capelli, segno di nervosismo.
"Ti va di venire alle selezioni di Quidditch domani?" gli domandò improvvisamente Al "Certo verrò a fare il tifo per te, cercatore vero?" rispose felice Scorpius "Si, ma io intendevo, vuoi provare a entrare nella squadra con me?" precisò Albus "Sei pazzo, tutta la gente mi guarderebbe malissimo, non è il mio genere e poi so giocare solo da cercatore quindi ti ruberei il posto" affermò Scorpius "Questo è da vedere...accetti la sfida?" esclamò porgendogli la mano "Sarò anche timido ma un Malfoy non si tira mai indietro" rispose Scorpius facendo un sorrisetto e stringendo la mano di Al. Il ragazzo era certo di riuscire a battere Scorpius ed entrare in squadra ma sfidandolo la cosa si faceva molto più avvincente e soddisfacenre in caso di vittoria.
"Ora però dobbiamo fare i compiti" disse aconsolato  Scorpius" "Si sta così bene su questo letto..." ribattè svogliato Albus "Va bene ho capito... io ti faccio Pozioni ma tu studia almeno Storia della Magia"  Albus fece un grande sorriso di soddiafazione all'amico; era un vantaggio avere un amico bravo a scuola...
Mentre stava studiando Albus alzò lo sguardo verso il letto di Scorpius e vide che sotto esso vi era il suo baule e si intravedeva un peluche "Cosa è quello?" chiese all'amco "Lui è...Huge, l'ho comprato il giorno in cui ho conosciuto Elza, ci stavamo giocando in negozio e non ho voluto abbandonarlo." rispose imbarazzato Scorpius. "È un bel ricordo, hai fatto bene a comprarlo." affermò Albus. Scorpius gli sorrise e continuò a fare i compiti.

Quando i due ebbero finito di studiare non andarono nemmeno a cena perchè non avevano appetito; così decisero di dormire, il giorno dopo sarebbe stata una lunga giornata...

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