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LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE, È IMPORTANTE!

Aprì gli occhi lentamente, mentre cercava di abituarsi alla luce fredda di quella stanza.

Era sdraiata su un letto scomodo e sentiva qualcosa, o qualcuno, stringerle la mano.

Spostò la testa verso destra, piano, mentre la testa le pulsava ad ogni piccolo movimento.

Marco era appoggiato sul letto dormendo beatamente e le stringeva la mano. Sotto di lui il lenzuolo era bagnato e il suo viso era rosso.

Aveva pianto, ne era sicura.

In quel momento aveva la felpa che aveva indossato per girare il video di Guerriero, lei sorrise malinconicamente, quasi a pensare che forse quel brutto momento di paura l'aveva passato cantando proprio quella canzone o forse l'aveva pensata.

Con la mano libera gli tolse alcuni capelli che gli ricadevano sulla fronte, cercando di non svegliarlo, fallendo miseramente.

Lui si svegliò di colpo, mettendosi dritto e guardandola per qualche secondo, cercando di capire se gli occhi di Sofia erano veramente aperti dopo quella settimana infernale o invece era un'altro sogno che la sua mente creava nei piccoli momenti in cui cercava di dormire.

"Sofia.."

I suoi occhi si riempiono di colpo di lacrime e lei lo tirò verso di sé, facendo così combaciare i loro corpi, incastrandosi come due pezzi di un puzzle.

Lui si mise a piangere sulla sua spalla coperta solo da un leggero camice.

"Si fermava in continuazione.. ogni volta che sembrava andava tutto per il verso giusto, si fermava, ed io pensavo di averti persa per sempre.."

Lo guardò confusa, come a non capire cosa stesse dicendo Marco tra i singhiozzi.

"Cosa si fermava Marco?.."

Lui la guardò con il volto contratto dal dolore forte che aveva provato, a cui il dolore fisico era nulla in confronto.

"Il tuo.. il tuo cuore.."

Una botta allo stomaco, un forte pugno, la voglia di scoppiare in lacrime, la paura nell'avere affrontato la morte davanti agli occhi di Marco, che era diventato vulnerabile a tutto. Così lo strinse un'altra volta, cercando di non piangere, di mostrarsi forte ancora una volta davanti a lui.

"Ognuno di noi ha un Guerriero invincibile dentro di noi, no?.."

Cercava di tranquillizzare Marco con il volto che iniziava a bagnarsi tra le lacrime.

Non riusciva ad immaginarsi quanto aveva fatto soffrire Marco con quel gesto insensato. Doveva stare nello studio, tornare a casa e continuare la giornata.

Poi la mano di Marco scivolò sulla sua pancia, lentamente, facendo sentire il rimorso dentro il cuore di Sofia.

Lui sapeva.

Elena l'aveva detto al medico che l'aveva soccorsa, davanti a Marco, che era sconvolto dal dolore, insieme a Marta che cercava di consolarlo.

Aveva fatto molto male sapere che dentro Sofia c'era sua figlia, una piccola Mengoni, un qualcuno che avrebbe avuto, forse, la sua voce e che sarebbe stata forte come sua madre.

E si guardavano, parlando con gli occhi pieni di lacrime, scambiandosi sguardi impercettibili, mentre piano piano lui si avvicinava sempre di più a lei, fino a quando le loro labbra si rincontrarono dopo tempo.

Era un bacio pieno di amore, ma anche con un briciolo di rabbia da parte di Marco, deluso perché lei non gli aveva raccontato nulla su quella bambina, ma ciò che era presente in quel bacio, ed era più forte dell'amore, era la disperazione.

Erano disperati, persi, tristi, maliconici, non sapevano cosa il futuro potesse riservare peggio di ciò che era già successo.

E se un giorno sarebbe accaduto di peggio loro non potevano, ne volevano, immaginare cosa sarebbe potuto accadere.

Siamo solo due satelliti che si crederanno liberi.

-ALLORA! Sperando che voi tutti stiate leggendo questo spazio vi dico che questa storia sta per finire. Eh già. Siamo agli ultimi capitoli, MA.. ci sarà un sequel. Non vi spiego in cosa consiste perché se no scrivo tutto il sequel qua. COMMENTATE! COMMENTATE! COMMENTATE! E votate, ovviamente, che fanno sempre piacere i voti.
Vi voglio bene ❤

Michelena

Un cuore in due || Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora