«Buongiorno ragazzi! Riprendiamo da dove abbiamo lasciato la scorsa volta: vi avevo posto la domanda: quanto è importante l'inconscio? Ora, mettetevi comodi ed ascoltate questa storia vera:
"Una strana allergia"
Nel 2012 incontrai quella ragazza in palestra.
Un giorno piovoso, ubbioso. A casa, da solo, non volevo restarci.
Un po' sconsolato per il cattivo tempo, andai al mio solito posto al tapis roulant.
<<Oggi non c'è il sole.>>
Mi girai. Di fianco a me avevo una ragazza. Inizialmente non la notai essendo occupato a dare uno sguardo alla playlist del mio iPod.
L'avevo già vista. ma come al solito non potevo fare affidamento alla mia memoria.
<<Già... Oggi niente luce del sole... Ma l'importante è essere illuminati dentro.>>
Le sorrisi. Aveva un viso dolce.
Mi ricordo molto bene quel giorno perché entrai in palestra afflitto e ne uscii allegro, grazie all'incontro con Emily .
Passarono mesi e la nostra amicizia andava via, via rafforzandosi... Avevamo un buon feeling, mi sentivo a mio agio quando parlavo con lei...
Emily era sposata da sei anni e non aveva figli (la cosa mi sembrò alquanto strana), lavorava come cameriera al bar-ristorante "Nautika", a qualche chilometro di distanza da dove vivevo io. Ecco. Era proprio lì che la vidi la prima volta: era di una bellezza particolare, una chioma dai lunghi capelli neri che le scendevano lungo la schiena fino alla fascia lombare. Occhi scuri e pelle bruna e liscia come la seta. Sublime! Era molto loquace e aveva un così bel carisma che i clienti le lasciavano ben volentieri la mancia e poi fra tutte le cameriere lei era la cocca del titolare....... Oh, si che era la cocca....... Se ne era invaghito completamente anche se era sposato... Un uomo sulla cinquantina in piena crisi coniugale.
E come dargli torto? Era di una tale avvenenza...
A tal punto Se n'era invaghito a tal punto che faceva in modo di riuscirla ad incontrare (apparentemente casualmente) anche fuori dall'orario di lavoro. Così ai primi di Marzo anche lui si iscrisse in palestra con la scusa di voler perdere peso e rimettersi in forma per l'estate.
Diventammo amici, così cominciai ad invitarla a giocare a tennis e di solito a fine partita facevano una pausa caffè al bar prima di rientrare ciascuno alla propria maison.
Un giorno mentre eravamo al bar a prendere una tisana, le chiesi cosa fossero quelle strane chiazze sottocutanee sulle mani e sulle braccia che già da tempo avevo notato, ma su cui non avevo avuto il coraggio di chiedere.
Raccontò che ogni mattina che si recava a lavoro, quando metteva le mani nell'acqua per lavare cucchiaini e tazzine da caffè, le venivano queste strane chiazze sulle mani, solo che al mattino erano di un rosso vivo, mentre poi nel pomeriggio sbiadivano progressivamente fino a scomparire del tutto la sera. La comparsa delle chiazze si accompagnava quasi sempre ad un forte mal di pancia nelle prime ore del mattino.
Mi disse che aveva consultato diversi dermatologi, che dopo svariate cure non aveva risolto granché. Era stata anche da una endocrinologa, ma niente di niente. I sintomi persistevano e nessuno le sapeva fornire una spiegazione che fosse sensata.
Io sorrisi. Adoravo interpretare i sintomi, era come se ad un bambino avessero appena regalato il suo giocattolo preferito. Era arrivato il momento di sfoderare la mia abilità da investigatore della psiche e mi sentivo legittimato a farlo sia perché i sistemi di cure allopatici non avevano funzionato, sia perché avevo oramai una buona confidenza con lei e quella era decisamente una buona occasione per condividere la mia visione sull'origine e le cause di certe malattie. Così giocai a fare lo psicologo.
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Ficción GeneralNaiche è un'adolescente che frequenta la scuola più tecnologica del mondo e per questo si è trasferita lontano da casa. E' un' hacker professionista anche se nessuno ne è a conoscenza. E' ospite di una famiglia che l'ha accolta solo per il contribut...