Durante lo scorso mese io e Ryan abbiamo iniziato a parlare sempre di più e lui, insieme a suo fratello Jason, ha iniziato a chiacchierare sempre di più Liz e me e ad unirsi alle mie discussioni con Anaïs durante l'ora di ginnastica.
Siamo amici, si, ma questo non impedisce al mio cuore di saltare quando mi sfiora la mano o al mio respiro di bloccarsi quando mi si avvicina tanto da riscaldarmi senza bisogno di cappotto o ancora di arrossire fino alla punta delle orecchie quando lo becco a fissarmi, esattamente come sto facendo ora io.
No, niente è riuscito ad impedirlo e penso lo farà mai, ed ora, eccomi qua che lo osservo, persa nella mia mente mentre lui prende lo zaino per andare a casa a studiare.
Ed oltre a tutto quello che già mi passa per la testa, ora anche il professore, tanto per gradire, ci ha dato un lavoro di gruppo da svolgere di chimica ed io sono ovviamente finita in coppia con Ryan, siccome Liz, traditrice, mi ha abbandonata per far coppia con Tobias e tutti gli altri erano già "assegnati".
《Devi prendere qualcosa dall'armadietto? 》 mi chiede Ryan con sorriso sornione siccome mi ha beccata a fissarlo.
Scuoto la testa e ci avviamo verso l'uscita, diretti a casa sua.
Arriviamo e noto che la casa è nel caos più totale.
Althea e Richard, il padre di Ryan, sono stati fuori negli ultimi due giorni e hanno lasciato il figlio più piccolo dalla nonna, e la casa libera a Ryan e Jason; siccome anche l'altro fratello non c'è stato, ancora non ho capito come mai.
《Quando torna tua madre a casa?》 Gli chiedo orripilata e stupita al tempo stesso.. come fanno due soli ragazzi a fare tanto disordine? Per non parlare delle pulizie...
《Domani mattina》 risponde alzando le spalle in segno di noncuranza. Io sbarro gli occhi.
《 E hai intenzione di farle trovare la casa in questo stato?》 Chiedo ancora più stupita di prima. Lui alza di nuovo le spalle. Okay, è una cosa inconcepibile. Poso lo zaino in un angolo e mi alzo le maniche, per fortuna oggi ho messo dei jeans e una maglia a maniche lunghe insieme al giacchetto e niente di troppo elaborato e fastidioso, come quei maglioni spessimi che indosso di solito in questo periodo.
《Io non faccio niente del progetto finché non pulisci. Non ce la faccio.》gli dico incrociando le braccia sul petto.
Lui mi guarda ridacchiando.
《 Ah no? Sicura che vuoi pulire? 》 mi chiede. Il suo tono nonostante sia scherzoso mi irrita. Gli faccio un cenno del capo per fargli capire che sono seria.
《 Va bene, li c'è lo sgabuzzino, puoi prendere pure tutto ciò che ti serve.》 Mi dice sedendosi sul divano e continuando a ridacchiare.
Alzo un sopracciglio a questa sua risposta. Crede davvero che pulirò tutto io? Povero illuso.Prendo scopa, paletta, secchio e stracci vari, mi avvicino al divano da dove Ryan mi guarda divertito ridendo.
Gli passo di fronte lanciandogli, secchio e stracci.
《 Adesso lo riempi e ci metti il detersivo e se provi a sederti di nuovo e metterti a ridere lasciando tutto a me ti rompo il culo. Chiaro?》
Il tono mi è sembrato abbastanza deciso e lui si è subito stupito vedendosi catapultato addosso questa roba e nel sentirmi parlare così.
So che non se l'aspettava, neanche io me lo aspettavo.Un sorriso gli solca le labbra, e dopo aver annuito si avvicina al lavandino, riempiendo il secchio.
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Dopo quasi due ore di pulizie abbiamo finalmente finito di rimettere tutto in ordine e dare un senso alla casa.
Se Althea avesse visto come erano conciate le stanze avrebbe, come minimo, chiamato la polizia dato che sembrava fossero passati i ladri.
Ryan mi raggiunge in cucina dove sto finendo di sciacquare i detersivi e le cose varie utilizzate per pulire e mi porge il secchio che gli ho chiesto di vuotare.
《Abbiamo finito》 affermo soffiando l'aria fuori dalla bocca e sistemandomi la canotta che avevo sotto la maglia: faceva troppo caldo ad un certo punto, per cui ho deciso di toglierla dopo tre quarti d'ora di lavoro.
《 Dovrei chiamarti più spesso.》 mi dice ridendo.
《 Non ci pensare proprio.》rispondo liquidando questa proposta. Che diamine, non faccio mica la governante!
《 Perché se no mi spacchi il culo? 》 chiede avvicinandosi. Il respiro mi si mozza in gola e non riesco a respirare, non so come riesco ad annuire.
《 Beh, allora forse è meglio rinunciare》 risponde quando il suo viso è a pochi, pochissimi, centimetri dal mio. Sento la temperatura della stanza salire e mi avvicino alla finestra per aprirla, mentre uno stormo di uccelli si libra nel mio stomaco. L'aria di fuori sa di buono..... e di fresco...
《Vuoi....rimanere a cena? 》 domanda grattandosi la nuca quasi imbarazzato. Gli sorrido e annuisco.Non ho molta fantasia nel preparare da mangiare per cui dopo qualche tentativo finiamo con l'ordinare due pizze e mangiare una mela, o meglio, io mangio una mela e lui mi fissa mentre mangio.
《Cos'hai da guardare?》gli chiedo ridacchiando nel tentativo di sminuire la cosa. Lui continua a fissarmi senza rispondere, poi quando apre bocca, il mio cellulare squilla.
《Ti sei salvato》 gli dico con tono scherzoso e stringendo gli occhi e facendolo ridere. Porto il cellulare all'orecchio e dall'altra parte della linea un uomo chiede di una certa Lilian Jeffreys.
《Mi spiace deve aver sbagliato numero》 rispondo mentre la persona dall'altra parte si scusa, chiudendo la chiamata, anche se quella voce mi era stranamente familiare.
Mi giro verso Ryan che con gli occhi mi chiede chi fosse. In tutta risposta alzo le spalle e finisco il pezzo di mela rimasto.
Il campanello suona e mia nonna aspetta dietro la porta mentre recupero la borsa da terra.
《Wow Ryan, è tutto pulito... Non credevo fossi così ordinato.》si complimenta mia nonna appena vede l'interno dell'abitazione.
《Non ti illudere abbiamo finito meno di un'ora fa di pulire.》 rispondo alzando gli occhi al cielo ed avvicinandomi a Ryan che ride rivolto verso il pavimento. Alza il viso e quando mi avvicino alla porta mi lascia un bacio sulla guancia, facendo bruciare la mia pelle, e ringraziandomi.
《Niente.》 sussurro ed esco di casa sua quasi di corsa.Nonna mi segue a ruota e quando entra non perde tempo con le sue domande.
《Che succede tra voi?》 Mi chiede mentre mi lancio a pesce sul divano.
Emetto un verso di frustrazione e rimango con il volto premuto sul cuscino del divano.
Cosa succede?
È una domanda che mi sto facendo troppo spesso ultimamente.
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Just Us
ChickLit-IN REVISIONE- "Cosa si prova ad essere soli?" Mi chiede "Io non sono sola, ho lui." Abbandonata da tutti, dopo aver sofferto per anni, Alyssa finalmente incontra due occhi azzurro ghiaccio in grado di fare breccia nel suo cuore. Dopo aver vissuto...