Capitolo Nove

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Punto di vista di Nina

Quando Luke entrò nella ormai mia nuova camera, mi accorsi di un dettaglio indispensabile per me.
Mentre teneva con la mano destra il piatto contenente il mio pranzo, con l'altra mano cercava di infilarsi un mazzo di chiavi nella tasca posteriore dei suoi jeans neri.
Pensai che fosse sicuramente la chiave con cui aveva aperto la porta.
Avendo una mano impegnata, non riuscì a incastrarle del tutto, lasciando un piccolo portachiavi fuori.
La mia testa elaborò subito un piano.

Posò il piatto sul comodino a fianco al mio letto, dove ero beatamente stesa con la testa appoggiata al muro.
Feci finta di non vederlo, come facevo sempre.
Quando si girò per andarsene, cercai di allungare la mano verso il suo pantalone, ma fu troppo veloce per lasciarmi il tempo di prendere le chiavi.
Quando ormai era vicino alla porta, pronto per andarsene, decisi che non potevo farmi scappare una possibilità del genere.

"Luke?" Lo richiamai. Mi schiarii un po' la voce ormai roca poiché non parlavo da ormai più di quattro giorni.
"Si?" Mi chiese girandosi verso di me.
"Mi daresti un abbraccio?" Gli chiesi. Mi passai una mano nei capelli e accennai una smorfia triste.
"C..cosa?" Chiese molto confuso.
"Sono 5 giorni che non vedo nessuno al di fuori di te. Ho bisogno di un po'di affetto, mi mancano tanto gli abbracci del mio migliore amico... magari potresti aiutarmi a colmare la sua mancanza..." gli dissi tristemente.
Mi guardò sospirando.
Si guardò un attimo intorno, poi si avvicinò a me.

Mi misi seduta sul mio letto, e quando mi attorcigliò le braccia al collo, il suo profumo mi inebriò le narici.

Era la prima volta che lo sentivo così da vicino ed era uno di quei profumi che non scordi mai. Uno di quelli che ogni tanto per strada ti giri perché lo senti e magari speri che ci sia lui dietro di te.

Mi lasciai coccolare dalle sue braccia, poi decisi che era arrivato il momento di fuggire da quella prigione.
Allungai la mano dietro la sua schiena, e raggiunsi la sua tasca.
Sfiorai con le dita il portachiavi, poi il più lentamente possibile, allungai sempre di più il braccio e riuscii a prenderle.
Sorrisi impercettibilmente di gioia.
Quando mi staccai dall'abbraccio, le sue mani rimasero intorno al mio collo, e mi fissò negli occhi.
Il suo oceano mi ipotizzò, e poi fu come un lampo, un immagine mi si proiettò nel cervello.

"Aiuto!" Urlavo.
Nessuno mi sentiva, ero sola.
I suoi occhi glaciali mi perforavano nell'interno.
Sempre più vicini...

Sussultai per la strana immagine che mi si proiettò nella mente.
Le chiavi mi caddero da mano, provocando un rumore troppo forte per non essere notato nel silenzio che avvolgeva la stanza.
Il suo viso così vicino, si allontanò di scatto dal mio, e quando si rese conto di ciò che era successo, mi guardò con uno sguardo così glaciale che sentii freddo.

"Cosa stavi cercando di fare??"


//Spazio autriceee//
Vado moltooooo di fretta perché devo andare a danza.
Ditemi cosa ve ne pare, e fatemi sapere se ci sono errori o se qualcosa non vi piace.

Continuo a 10 stellinee!!

Ciaoooo❤❤

•Nightmare• H.S. ~ L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora