Capitolo Tredici

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Punto di vista di Angel

Zayn entrò senza bussare.

I miei occhi che erano fissi sul pavimento scattarono verso la sua immagine.

Era bello quanto lo ricordassi, se non di più.

Ma i suoi occhi erano più scuri, e i suoi tratti più duri.

Sembrava perennemente arrabbiato.

-Angel...- disse. Lo guardai con sguardo interrogativo.

-Devi farti una doccia. Vieni con me- pronunciò senza guardarmi negli occhi.

Ero contenta che finalmente potessi lavarmi completamente. Nonostante avessi il bagno in camera, non potevo farmi una doccia per intero, e ne sentivo fortemente il bisogno.

Mi ritrovai per la prima volta in un corridoio, di fronte alla mia stanza c'era una porta, che presupposi fosse quella di Nina; verso sinistra il corridoio finiva, dando spazio ad un salone.

Seguendo Zayn andai verso destra, dove entrai in una delle numerose porte.

Fui stupita di trovare sul ripiano del lavandino due asciugamani e dei ricambi.

Finalmente potevo togliermi quegli sporchi panni da dosso.

I ricambi che si trovavano sul lavandino non erano miei, e sembravano anche piuttosto nuovi.

Zayn mi impedì di chiudere la porta a chiave, e restò al di fuori per controllare che non scappassi.

C'era una finestra nel bagno, ma era talmente in alto e talmente piccola che neanche un gatto sarebbe riuscito ad uscire.

Rinunciai ad un piano di fuga e decisi di lavarmi.

Rimasi sotto la doccia per molto tempo.

Pensai ai miei ricordi con Zayn e mi chiesi per quale assurdo motivo fosse cambiato in questo modo.
Non trovai risposte, ma continuai a pormi infinite domande.

Uscii dalla doccia e mi avvolsi nell'asciugamano.

Proprio quando stavo per togliermela di dosso, Zayn aprì la porta.

Urlai.

-Ma sei pazzo??- lo guardai in cagnesco mentre mi riallacciavo l'asciugamano al petto.

Mi guardò con sguardo malizioso, e sentii di nuovo quella paura che sentivo nel solo stare nella sua stessa stanza.

-Oh mia piccola Angel. Se solo non mi avessi rifiutato, ora saresti così felice...- mi disse guardandomi con quello sguardo che mi sembrava capace di perforare l'asciugamano e guardarmi fino alle ossa.

-Hai sempre voluto rovinarti la vita con i tuoi complessi, con le tue stronzate...- ciò che disse mi ferì. Quando era mio amico non le considerava stronzate. 

-Ma non ti è bastato rovinare la tua di vita- alzò di più la voce -hai dovuto rovinare anche la mia!- sembrava incazzato.

Tremai leggermente. Un po' per il freddo perchè ero ancora bagnata e svestita, un po' per la paura. 

Io lo guardavo in silenzio: non parlavo, non ne avevo il coraggio.

-Ma tesoro, io ti farò rimpiangere tutto ciò che hai fatto. E mi chiederai scusa, inginocchiandoti ai miei piedi. Ti pentirai di avermi rovinato la vita- pronunciò le parole marcandole bene. Le sue minacce mi spaventarono molto, e quando si avvicinò non potei fare a meno di indietreggiare.

Quando toccai il muro con la schiena, lui torreggiò su di me con la sua altezza.

Mi portò una mano sul viso, accarezzandomi lentamente.

Sembrava uno psicopatico.

E pensai che lo fosse davvero quando bloccò improvvisamente i suoi movimenti lenti, si girò di scatto e se ne andò sbattendo la porta del bagno.

Rimasi pietrificata vicino al muro. 

Dopo un tempo lunghissimo di shock, ripresi le forze e mi vestii.

Quando aprii la porta Zayn non era lì, così mi avviai ad esplorare la mia nuova casa.




Note Autrice

Eccomi qui dopo secoliiiiii

Stasera mi sono rimessa a leggere tutta la storia. Mi ero completamente dimenticata di ciò che avevo scritto ahahahah

Comunqueeeeeeee

Ecco il capitolo, spero vi piaccia. 

Credo ci sarà qualche errore di battitura dato che mi è scappata una lettera.

Nel vero senso della parola: si è staccata la U dalla tastiera hahahahah

Domani mi tingo i capelliiiiiiiii

Mi faccio le punte rosseeee 

Se viene bene nel prossimo capitolo vi posto la foto.

Fatemi sapere se il capitolo vi piace, ci tengo molto al vostro parere.

Ora mi dileguo. Baci e abbracci <3

Continuo a 15 stelline

•Nightmare• H.S. ~ L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora