Capitolo Undici

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Punto di vista di Nina

Quando sentimmo una porta sbattere, io e Angel smettemmo all'istante di parlare.

D'improvviso dalla porta entrò Luke.
Nessun piatto tra le mani, solo le sue dannate chiavi che si impegnò di ficcare bene in tasca.
-Cosa vuoi?- partii in quarta con i miei modi acidi.
Non rispose.
Stavo stesa sul letto con la schiena contro il muro.
Venne dritto verso di me. Era proprio bello.
-Puoi uscire da questa stanza, ma solo se...- non ascoltai nulla di ciò che disse dopo, mi occupai solo di fuggire da quella dannata porta che mi aveva tenuta in trappola per i cinque giorni più lunghi della mia vita.

Mi guardai intorno.

C'era un lungo corridoio, la mia stanza si trovava più o meno al centro sul lato sinistro, mentre su quello destro c'era la porta della camera di Angel.
Mi fiondai alla fine del corridoio, raggiungendo uno spazio che presupposi fosse il soggiorno.
Fu lì che lo vidi.
La mia unica speranza di uscita: il portone.
Mi ci avvicinai velocemente, ovviamente era chiuso.
Mi girai di spalle appoggiandomi alla porta, Luke mi guardava.

Sospirai. Non importava che non sarei potuta uscire da lì, mi bastava vedere qualcosa che non fossero quelle dannate quattro mura in cui ero stata rinchiusa per troppo tempo.

Alla mia destra si trovava la cucina.
Ci entrai.
Senza neanche pensarci aprii il frigo, avevo bisogno di una birra.
Non mi sorpresi che ce ne fossero moltissime, dopotutto era la casa di due maschi.
Ne presi una, la stappai e bevvi velocemente da vicino.
-Uoh, vacci piano piccola!-
Mi staccai dalla bottiglia solo per guardarlo male, poi bevvi un altro po'.

Dalla finestra vidi che era tardo pomeriggio, il sole stava tramontando.
Al posto di sedermi su una sedia come una persona normale, salii sul tavolo e mi ci sedetti sopra.
Mi guardai intorno, quello sarebbe stata la mia nuova casa.
-Perchè?- chiesi dal nulla.
-Cosa?- mi guardò alzando un sopracciglio.
Portai una ciocca dietro l'orecchio mentre dissi: -Perchè sono qui? Perché oggi mi hai fatto uscire? Perché non posso andarmene?- le domande che si erano formate nella mia testa in quei giorni erano tantissime, ma lui non sembrava dell'idea di rispondere.
-Non posso dirtelo- rispose secco. Lo odiavo. Mi aveva privata della libertà, insieme a quel suo amico Zayn.
E io neanche li conoscevo! Che cazzo volevano?
Rimanemmo ancora un po' in silenzio.
-Posso avere il mio cellulare?- chiesi.
-Ti stai prendendo troppa libertà-
Cazzo, ne avevo fottutamente bisogno.
Mi impegnai a guardarlo nel modo più intenso che potessi.
-Per favore...-
Mi guardò per qualche secondo. Sembrò combattuto con se stesso.
Poi andò in un'altra stanza.
Credetti fosse un modo per dirmi di no, ma quando lo vidi tornare con il mio telefono tra le mani, mi venne spontaneo sorridere.
Quando me lo passò le mie mani sfiorarono le sue.
Mi guardò negli occhi.

Non ero una persona gentile. Anzi, si poteva dire che odiassi le buone maniere.
Ma i suoi occhi nei miei mi fecero sentire in soggezione, così lo ringraziai.

Abbassai lo sguardo.
Avevo la stupida mania di avvolgere gli auricolari intorno al telefono, in modo da averli sempre con me.

Accesi il telefono che era stato spento, fortunatamente non era scarico.
Mi arrivarono una marea di messaggi da vari gruppi inutili.
Neanche un messaggio che ritenessi importante. Nessuno mi cercava, o si chiedeva dove fossi.
Certo, chi avrebbe potuto cercarmi?
Non avevo amici, familiari, un ragazzo...
Sbuffai.
Quando alzai gli occhi dal telefono, notai che Luke era andato a sedersi sul divano mentre guardava una partita in tv.
Lo raggiunsi sul divano sedendomi abbastanza a distanza da lui.
Non seguivo il calcio, ma qualche volta da piccola avevo seguito le partite con mio padre.
Dopo poco mi lasciai prendere dal gioco e quando la squadra segnò saltai in piedi esultando.

Luke mi guardò ridendo, e cominciai a ridere con lui.
D'un tratto sentimmo la chiave scoccare nella serratura.
-Cazzo, è Zayn. Torna subito in camera- mi disse preoccupato.
Lo sentii spegnere la tv mentre io tornai in camera sbuffando.
Era stata una bella serata.

Holaaaaaaaaaaa
Alloooraaa...
So che non siamo arrivati a 12 stelline, ma vi voglio bene quindi ho continuato.
No scherzo, in realtà ho continuato perché oggi mi sentivo parecchio ispirata.
E non ho compiti per domani quindiiii volevo condividere con voi la mia felicità.
E niente.
Ho tante idee e ho paura di dimenticarmele.
Fuck.
È il capitolo più lungo di tutttiiii.
Ben 800 parole.
(So che nell'altra storia i capitoli erano molto più lunghi, ma sto dal telefono e non ho sbatti di scrivere tanto) Tra un po'mi si paralizzano i pollici.
Stavolta però non aggiorno davvero se non arriviamo a 12 stars⭐.

Vi voglio tanto bene💖💖
Alla prossima! (Fate presto a raggiungere l'obiettivo, che poi mi scordo le idee)

Ah a proposito...
Le domandineeeee!!

1 Cazzo ma Obiettivo si scrive con una B vero??

2 Preferite i capitoli di Nina o quelli di Angel?

3 Lo volete un Pov Luke?😏

Ma quanto è bellooooo??????

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Ma quanto è bellooooo??????

•Nightmare• H.S. ~ L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora