17.

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Chi non ha mai visto o letto il principe mezzo-sangue non legga questo capitolo. Contiene spoiler. Vi ho avvisati...

Solaria era nella sua camera, piangeva.
Tra meno di una settimana ci sarebbe stato l'attacco. Cosa stava facendo? Perché? Beh, semplice, l'avrebbe uccisa. Lui l'avrebbe uccisa.

Prese delle asciugamani e si incamminò verso il bagno dei prefetti. La grande vasca piena di schiume colorate si riempì in poco più di 10 minuti. Si immerse lasciando fuori solo la parte del viso dal naso in su. Poi decise di immergersi completamente per il più tempo possibile.

In questo arco di tempo, un altro prefetto ebbe la geniale idea di farsi un bagno rilassante. Il biondo, trovando la vasca piena, si tolse i vestiti ed entrò nell'acqua.
Quando la ragazza se ne accorse non aveva la forza per urlare, così si limitò a coprirsi con la schiuma.
-perché non mi bestemmi contro?- disse Draco. Neanche lui sembrava pieno di vita, ma ciò rendeva la sua voce ancora più provocante. Iniziò ad avvicinarsi a lei. -Dra...non ho la forza per...per fare qualunque cosa- una piccola lacrima scivolò lentamente sui suoi zigomi. Venne bloccata dal pollice di lui.
La baciò -soffro quanto te in questo momento- le morse il labbro inferiore
-per questo voglio rallegrarti la giornata- la baciò con più foga sulle labbra. Continuò sul collo, fino ad arrivare all'ombellico. A quel contatto, Sol chiuse gli occhi. Le mani della ragazza arrivarono sul suo petto, poi attorno al collo. I loro corpi non erano abbastanza vicini da toccarsi, finché Draco decise di avvicinarsi.
-non approfittarti di me. Ti prego- detto questo, il ragazzo si allontanò lentamente. -scusa- disse semplicemente - ma non ne posso fare a meno- tornò verso di lei e...non fatemi scrivere porcate...Tutto senza l'approvazione della ragazza. Non era in grado di ribellarsi. Lo lasciò fare, avrebbe finito prima o poi. Sarebbe finita.

Provò a baciarla, ma lo respinse piangendo -ti odio- detto questo, uscì dalla vasca, si rivestì e se ne andò. Venne seguita da Draco che chiedeva spiegazioni.-perché?- lei si girò di scatto -perché? Perchè si chiama stupro ciò che hai fatto- lui si fermò. Aveva ragione. Come aveva potuto? Si sentiva una merda. -mi stai lasciando?- chiese. -ti è piaciuto farmi soffrire? Ora tocca a me- se ne andò lasciandolo lì. Immobile. In colpa con sé stesso. Avrebbe voluto uccidersi in quel momento. Aveva perso tutto. Avevano perso tutto ciò che gli restava. Draco rientrò nel bagno, si sciacquò la faccia e si guardò allo specchio "sono un mostro" pensò iniziando a piangere. Arrivò Mirtilla Malcontenta. -che ti è successo? Perché piangi?- disse una vocina stridula -non so se sarò in grado di compiere il lavoro che mi ha assegnato Vo- si fermò quando vide Harry nello specchio. Si rincorsero per tutto il bagno -sectumsempra- urlò lo sfregiato. Draco si ritrovò a terra, pieno di ferite sanguinanti. Provava un dolore a dir poco atroce. Dopo chissà quanto tempo, Piton arrivò per curarlo -grazie, professore- l'uomo dai lunghi capelli unti lo prese per la cravatta e lo spinse contro il muro -ti pare il caso di ficcarti in queste situazioni?!- urlò -mi dispiace, signore. Ma non è stata colpa mia- lo lasciò -non mi interessa, ora fila nei dormitori, tra poco parte il coprifuoco-

Solaria e Draco erano entrambi nelle loro stanze. Da soli. Ormai le lacrime erano diventate parte della quotidianità per loro. Insieme alle notti insonni.

Il giorno dell'attacco era arrivato.
Da Magie Sinister alcuni mangiamorte la aspettavano. Entrarono uno alla volta nell'armadio. -harmonia nectere passus- ripeteva per ognuno.
L'ultima fu lei. Si trovò davanti la terza persona che odiava più al mondo in quel momento. Dopo lei e Voldemort. Draco Malfoy.
Bellatrix fece apparire il marchio nero nel cielo. Un gruppo si diresse verso la torre di astronomia, mentre gli altri, compresa lei, dovevano stare nel castello per evitare che qualcuno arrivasse alla torre.

Incantesimi come Crucio e Avada Kedavra riecheggiavano nel castello. Sol si era rifiutata di utilizzare maledizioni senza perdono, quindi si limitava a usare incantesimi di disarmo. Tuttavia, teneva d'occhio i suoi amici. O almeno, i suoi vecchi amici.
Il corpo di Silente, senza vita, cadde nel cortile davanti al portone d'ingresso. Appena lo videro tutti, i mangiamorte se ne andarono urlando di gioia.
I professori e gli studenti in lacrime si diressero verso il preside. "Se sapessero che l'ha ucciso Draco...Quel lurido verme..."Pensava Solaria mentre alzava la bacchetta verso il cielo, come tributo a Silente. La nube raffigurante il marchio nero svanì. Non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che fosse un mangiamorte. O del fatto che sarebbe potuta morire se il Signore Oscuro fosse venuto a conoscenza di quel semplice gesto del braccio.

Tutti gli studenti attorno a lei la guardarono male da quel giorno. Perfino Ginny, che intanto si era messa con Harry, o Lydia sembrava la schifassero.
Cara Ginny,
Ho bisogno di parlare con te e Lydia. Non posso di persona, perché voi-sapete-chi me lo ha impedito. Sì, come penso che abbiate capito, sono un mangiamorte. Neanche a me piace tutto ciò, sappiatelo, mi hanno costretta. Inoltre, ho rotto con...quello. Non augurerei la mia vita neanche al mio peggior nemico. Sono felice per te, Harry, Stiles e Lydia. Siete ragazzi stupendi, gli amici migliori che si possano avere. Purtroppo non ci potremmo più vedere finché il Signore Oscuro non verrà sconfitto. Confido in te, Harry. Sei l'unico che può ucciderlo, ne sono convinta.
Vi voglio bene.
Sol.
Una volta aver firmato si diresse verso la guferia, prese una civetta nera e vi attaccò la lettera a una zampa.

Arrivò al dormitorio dei Grifondoro.
-Gin! C'è una lettera per te!- urlò Ron alla sorella. Harry corse -da chi è? É un maschio? Quanti anni ha? Ginevra, aspettavi posta? Mi tradisci per caso?- la rossa rise divertita -non lo so, non penso, non ne ho la minima idea, no che non aspettavo nulla e... Assolutamente NO. Contento?- prese il foglio di carta e lesse -oddio...Sol è un mangiamorte, non può parlare con noi, ha rotto con Draco, e dice che devi uccidere tu-sai-chi.- disse alla fine -devo dirlo a Lyd. Ci vediamo- la ragazza corse verso la sala comune dei Corvonero e riferì tutto all'amica.

My "cousin" Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora