epilogo

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"'Cause in a sky, 'cause in a sky full of stars
I think I see you, I think I see you"

-Mamma! Mamma vuoi muoverti?-
La bambina dai capelli biondo fragola e il naso a punta era ferma sulla porta e si dondolava sui talloni mentre aspettava che i suoi genitori si decidessero ad arrivare per fare la gita in collina.

Finalmente, dalla cucina sbucarono tre figure: i suoi genitori e il migliore amico di suo padre.
Erano tutti pronti per la "gita" annuale che, per l'appunto, facevano ogni anno per ricordare una loro amica, morta quando erano ancora ragazzi.

La piccola biondo fragola, di questa ragazza, non sapeva un granché, fatta eccezione per il fatto che avesse il suo stesso nome.

Una volta seduta sui sedili posteriori della jeep del padre, la bambina di soli dieci anni decise di chiedere finalmente delle informazioni su questa "misteriosa ragazza".

-Scott- disse con la sua voce decisa -chi era Allison?-
D'un tratto calò il silenzio. Non che prima stessero parlando, ma le sembrò che il silenzio fosse diventato più cupo, come le espressioni dei tre adulti nella macchina con lei.

-Sono felice che tu l'abbia chiesto, Allison.
Allison Argent era una delle persone migliori che siano esistite in questo mondo. Forse non era forte, né aveva i superpoteri; non era invincibile, affatto. Crollava ripetutamente, affrontava i drammi a testa alta, non si lasciava abbattere dai giorni di pioggia, era perseverante e coraggiosa.

Al ché Allison pensò a quel che le aveva detto un giorno suo padre.
"Se stai attraversando l'inferno, fallo a testa alta."

-Non che non avesse mai paura- l'accenno di un sorriso si manifestò sul viso di Scott -c'erano cose che la terrorizzavano, come la paura di perdere le persone che amava. Ho sempre creduto che avesse più paura di questo che di perdere se stessa.

-Allison era la mia migliore amica- intervenne sua mamma -una delle persone che ho amato di più al mondo. Non so dove sarei a questo punto, senza Allison. Molto probabilmente non avrei conosciuto neanche tuo padre.

Finalmente anche Stiles prese parola.
-Hai questo nome in onore di una delle persone più meravigliose che siano esistite, non devi che esserne fiera.

La piccola Allison sorrise, pensando a quanto fossero stati fortunati i suoi genitori ad avere amici del genere.

Intanto la jeep aveva parcheggiato, e i quattro erano scesi finalmente.

Si ritrovarono a contemplare la volta stellata, e la bambina constatò con se stessa che non esistesse cosa più bella.

Scott si avvicinò a lei, e le mise un braccio attorno alle spalle.
-Vedi, quando Allison è morta, mi ha detto che l'avrei rivista ogni volta guardando il cielo, che lei sarebbe rimasta ad osservarmi da lassù e che sarebbe diventata più luminosa ogni qual volta che la mia strada si fosse fatta buia. All'inizio non capii cosa volesse dirmi, credevo che fosse una metafora priva di senso. Poi ho capito. Ho capito che, quando amiamo una persona, indipendentemente da dove lei sia, sentiremo sempre la sua presenza. E nonostante io e lei siamo lontani anni luce, io continuo a percepire il battito del suo cuore.

-E riesci a vederla?- gli domandò lei, con gli occhi velati dal pianto. -La vedi nel cielo pieno di stelle?

Il lupo mannaro sorrise. -Ogni notte, Allison. La vedo ogni notte.

A Sky Full Of Stars » ScallisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora