Hey signorine!

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Harry pv
Lei era lì.
Lei era a pochi centimetri da me e mi sono comportato da coglione come mio solito.
Nessuna di quelle frasi che sono uscite dalla bocca era stata formulata prima dal cervello.
Sono un disastro, un disastro totale!
La guardo attraversa la strada, sento che la corda si sta per spezzare definitivamente, il taglio questa volta lo darà lei e sarà più drastico del solito.
La sto guardando andare via da me e non la sto fermando, proprio come ha fatto lei con me quando eravamo dei ragazzini.
Ma io continuavo a pensarla, mi concentravo su altre ragazze, ma in ognuna di loro riscontravo un minimo particolare di Alissya. O almeno, speravo di trovarlo.
È incredibile come durante gli anni mi sia accontentato così facilmente, mi sento uno schifo.
Le avevo promesso che sarei ritornato però non l'ho fatto, sono stato un codardo.
Non l'ho cercata neanche una volta, mi sono accontentato delle chiacchierate con Gemma la quale mi ha sempre detto che stava male.
Ma lei è forte e non poteva dichiarare le sue vere condizioni, lei continuava a ripetere a mia sorella di stare bene anche con le lacrime agli occhi, quegli occhi stanchi e spenti.
Che prima erano brillanti e pieni di luce, pieni di vita  che io ho spento.
Io l'ho uccisa, ho fatto in modo che calasse il buio totale dentro di sè e senza neanche avere bisogno di un interruttore, mi è bastata la vigliaccheria.
Non ne ho parlato mai con nessuno, mi avrebbero preso per pazzo.
Dopo sei anni dovresti accettare il presente e aver dimenticato una cottarella del passato, specialmente se sei una star internazionale e potresti avere di tutto dalla vita.
Ma a che serve avere di tutto dalla vita, quando è lei la mia vita.
La sola persona con la quale io sia riuscito a trasformarmi, ad essere migliore.
Con la quale cacciavo solo il mio lato positivo, mettevo da parte l'orgoglio e mi focalizzavo su di lei, la sola stella in un notta gelida e tetra.
Rientro in casa deluso più che dal suo atteggiamento, da me stesso.
Apro la porta e mi ritrovo Gemma sorridente, magari riuscissi a sorridere come lei.
《Allora? Ci hai parlato?》
《No, cioè ho solo capito che non le interesso più 》
《Provaci ancora Harry, hai notato il suo sguardo e il suo sorriso appena ti ha visto?》
《 Sì, ma l'apparenza inganna. E poi ha un figlio, perchè non me lo  hai detto?》
《Ha un figlio? Sei serio? 》
《Sì, le è venuto incontro un bimbo che non avrà neanche un anno, gridando "mamma"》
《Oddio mio, ma sei sicuro?》
《Sì Gemma, sarò anche pazzo di lei, ma è un tipo di pazzia che colpisce il cuore non la mente ne tanto meno l'udito o la vista.》
《Aw che carino》
《Gemma, Dio Santo! Puoi reprimere il tuo romanticismo per un minuto? Stasera non dirle nulla di oggi, niente di niente, chiaro?》
《Chiarissimo. Ma io ammazzo Jack》
《Chi è ?》
《Il suo ragazzo, secondo me è il padre del bimbo》
《Io ammazzo quella femminuccia che si ritiene uomo solo perché ha un cazzo i cuoi spermatozoi hanno fatto festa fecondando le cellule uovo della mia piccolina facendola diventare madre prematuramente, con te Gemma. Si sa, un omicidio in due riesce meglio!》
Dico tutto velocemente sfogando la mia rabbia e causando una risata a mia sorella.

Gemma pv
Tra dieci minuti arriverà Alissya, Harry è rinchiuso di sopra nella sua stanza e ha detto che non vuole assolutamente uscire o essere disturbato.
Credo che rivederla lo abbia reso felice ma si aspettava che lei lo accogliesse a braccia aperte; che stupidi i maschi!
Pensano di poter avere tutte fra le loro mani quando vogliono.
Io intanto, sono curiosa di sapere cosa risponderà la mia amica alla domanda  " Hai un figlio? ".
È molto strano che non mi abbia raccontato di lui, insomma, so che ama i bimbi ma non credo talmente tanto da farne uno al momento.
D'altra parte è sempre stata imprevedibile  e forte, forse non lo avrà detto a me per paura di un giudizio negativo.
Ad ogni modo, tra un pò lo scoprirò.
《Gemmaaaaa》
Mio fratello mi chiama scendendo le scale.
《Cosa devo fare?》
《Non ne ho idea Harry, avevo capito che tu volessi restare in camera》
《Sì, è quello che volevo fare fino a mezz'ora fa, poi ho iniziato a ragionare, sono scappato da lei per sei anni, perché continuare a farlo?!
Però lei non mi vuole più, capisci?》
《Beh, avresti dovuto immaginarlo》
《Non ti ho chiesto un parere e stasera starò con voi》
《Inanzitutto abbassa il tono,  e no, tu non rovinerai la nostra serata okay?
Abbiamo un sacco da dirci io e Alissya, con te presente finirete per litigare e io e lei non parleremo per nulla, ne riusciremo a guardare il film che ho programmato》
《Non rovinerò affatto la serata, lo prometto》
Ad interrompere la nostra litigata è il suono del campanello.
《Harold sarà meglio per te, l'hai fatta soffrire già una volta e non poco, se  la prima volta l'hai abbandonata tu, ora sarà lei a farlo, quindi metti un cervello in quella testa, ragiona prima di parlare e comportati bene》
Gli fccio questa mini ramanzina per poi andare ad aprire la porta.
Prima pensavo che fosse giusto che lui e lei chiarissero e che mio fratello non si arrendesse, ma ecco... lei forse è mamma e non mi sembra giusto rovinare una famiglia per una storia iniziata da ragazzini e alla quale non è mai stata attribuita una vera fine.
Perchè parliamoci chiaramente, lui l'ha abbandonata, lei ora non ne vuole sapere più nulla di lui, ma quando si sono detti addio? Mai, ecco la risposta!
Tra i due è come se ci fosse un ponte però nessuno dei due voglia attraversarlo.
Lui vede tutto con la massima sicurezza, con i colori più brillanti e accecanti che esistano. Vive sempre, ad ogni momento e con imprevidedibilità.
Lei guarda il suo piccolo mondo con occhi stanchi e lucidi, ogni cosa le sembra vuota; o nera o bianca, non esiste un grigio, non esiste un colore. E beh... ha smesso di vivere da molto tempo.
Se solo lui imparasse a moderare quei colori e quella vivacità e lei iniziasse a vedere tutto variopinto e con più tenacia, c'è la probabilità che quei due riescano ad attraversare il ponte che separa quei due pianeti così diversi ma con un'enorme attrazione, c'è l' eventualità che riescano a trovare una combinazione perfetta  ed armoniosa .
Alissya mi abbraccia appena mi vede e io non posso fare altro che ricambiare.
Oggi forse è stata un pò scombussolata dall'accaduto e mi dispiace moltissimo.
Raggiungiamo insieme il salotto ed Harry è lì seduto sul divano che sorride spavaldo e ci accoglie con un radioso " Hey signorine!"
È incredibile quel ragazzo!

You color my life H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora