8 capitolo

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La campanella suona e tutti escono dalla classe.
Sono ancora scossa dalla situazione, non so che dire, forse era un allucinazione. Come è possibile che lo ritrovi dappertutto?Non era lui, era un altro comune ragazzo.
Cerco di convincermi ma la mia mente mi riconduce a quel viso tanto perfetto che mi sorrise in camerino.
Raccolgo i miei appunti, li infilo nello zainetto e vado dai miei amici.
"Che lezione strana" afferma Dylan. "Già" concordo con lui.
"Vado al mio armadietto, mi servono i libri per la lezione di biologia. Ci vediamo dopo in classe" dico e li saluto.
Questa scuola è immensa e non sarà per niente facile trovare il mio armadietto.
I corridoi sono pieni di adolescenti e non ho la più pallida idea di dove mi trovi.
Devo chiedere a qualcuno di questi ragazzi di accompagnarmi se non voglio arrivare tardi a lezione.
Un tipo che ho giá intravisto in classe è solo, appoggiato ad un armadietto con le cuffiette e mi avvicino a lui
"Ciao, ti ho visto in classe e ho pensato che potessi aiutarmi.
Mi sono persa, non so dove andare e non trovo il mio armadietto. Aiutami" dico in preda all'ansia.
Ma cosa sto dicendo?
Lui alza lo sguardo e si toglie una cuffietta "Dicevi?" mi chiede sorridendomi.
Per fortuna non mi ha sentito, cerco di formulare un discorso e di rimanere tranquilla. "Non trovo il mio armadietto? Mi potresti aiutare?"
Sembra un discorso logico, no?
"Certo, che numero è?" mi chiede.
"105" gli rispondo sorridendogli.
Mette il telefono nel suo zaino, comincia a camminare e lo seguo.
"Non deve essere per niente facile cambiare scuola" dice.
"Non proprio"taglio corto.
"Scusami non mi sono presentato, sono Theo" dice simulando un bacio a mano.
Un bacio a mano? Ehy? Siamo nel 2016 non nell' Ottocento
Anche se devo ammettere che questo suo modo di fare é davvero carino e mi fa sorridere.
Gli porgo la mano " Io sono Jessicah, ma puoi chiamarmi Jess" gli dico e iniziamo a ridacchiare.
Apro il mio armadietto, prendo i miei libri per la lezione seguente mentre Theo digita qualcosa sul suo i-phone.
"Ciao Reb" saluta Theo una ragazza dietro di me.
"Ciao, nuova conquista?" dice la ragazza alzando il sopracciglio.
Cosa? Assolutamente no. Theo è davvero carino ma non è assolutamente il mio tipo.
"No Reb. È arrivata oggi ed è in classe con me" dice Theo contrariando questa "Reb".
"Ciao, io sono Rebecca. La sorella di Theo" si presenta la ragazza dai capelli biondi e gli occhi blu.
Infatti si assomigliano molto, saranno sicuramente gemelli.
"Io sono Jess" le dico.
Quante presentazioni oggi, è questa la disgrazia dei nuovi arrivati.
"Tutta la scuola parla dei tre nuovi arrivati da Londra. Spero diventeremo amiche" dice Reb
"Lo spero anch'io" dico sorridendo.
È davvero una ragazza esuberante e mi è molto simpatica.
"Non so se ti hanno informato ma questo sabato ci sarà il ballo di inizio anno" mi informa porgendomi dei volantini dai mille colori.
"Grazie, ma io non so..se" balbetto.
Insomma sono appena arrivata però un ballo sarebbe l'occasione per conoscere gente nuova e inserirmi al meglio.
"Non accetto un no. Porta anche i tuoi amichetti" dice strizzandomi l'occhio.
"D'accordo, ci verremo" le sorrido.
Prendo i miei libri e saluto i miei nuovi "amici".
È stata una giornata davvero strana e per fortuna non ho rincontrato il ragazzo alto-e-moro che oramai tormenta i miei pensieri.
Reb é stata davvero carina ad invitarmi al ballo e penso che ci andrò anche se non ho la minima idea di come ci si vesta.
Spero non uno di quei abiti alla Barbie, pieni di strass e ricoperti di tulle rosa. Ho la nausea solo a pensarci.
"Jess?" "Mi stai ascoltando?" mi richiama Mia interrompendo i miei pensieri.
Stiamo pranzando e Mia ci stava raccontando del ragazzo figo che ha adocchiato in palestra.
È sempre la solita, non cambierà mai.
"Si, ti sto ascoltando" le mento sorridendole.
"Ma il tipo palestra è niente in confronto al ragazzo coinvolto nella rissa di questa mattina"
Cosa? Chi? Quale?
"Jess, hai presente quello alto e moro?"mi chiede.
Alto-e-moro...certo che lo conosco, figurati che mi ha vista in intimo in un disgustoso bagno maschile in discoteca a Londra.
"Emhh, no. Non ci ho fatto caso".
le dico risparmiandole la storia che l'avrebbe fatta impazzire di entusiasmo.
Il mio telefono squilla, apro Whatsapp. È un numero che non ho in rubrica.
Apro l'immagine profilo e non mi stupisco che ci sia Rebecca.
Dovevo aspettarmelo.
"Questa sera ti va di uscire con me, Theo e il nostro gruppo?" dice il messaggio.
"Chi ti scrive?" chiede incuriosito Dylan. "Rebecca, una nostra compagna di classe" dico.
"Rebecca Davis? capelli biondi e occhioni azzurri? Dici davvero?"
dice strappando il telefono dalle mie mani.
"Sai, non mi stupisce il fatto che ti sia fatto delle idee su di lei" dico  e scoppiamo a ridere io e Mia.
"Accetta" dice Dylan con gli occhioni. "D'accordo" gli dico.
Riprendo il telefono e digito:
"Ci vediamo stasera. Dimmi dove e a che ora" e invio.
Pochi secondi dopo arriva la risposta:" Da Starbucks alle 10"
Rispondo con uno smile. Avviso Dylan e vado in camera per studiare gli appunti di questa mattina e recuperare il programma.
"Posso?" chiede Mia entrando nella mia stanza.
"Certo, ho finito" dico sedendomi sul letto e lei si siede accanto a me. Sono già le sette e mezza ed è ora di iniziarmi a preparare per essere presentabile.
"Cosa hai intenzione di indossare?"mi chiede
"Non so. Mi presteresti qualcosa?"
"Certo" mi dice.
Menomale che c'è lei a salvarmi in queste situazioni.
Mi ha prestato un vestitino bordeaux davvero carino, con lo scollo a cuore e le balze. Per il trucco, Mia ha optato per qualcosa di semplice e leggero.
"Ho queste per te" dice mostrandomi delle scarpe con i tacchi altissimi e il pizzo sulla parte laterale che da un tocco di eleganza. Ho le vertigini solo a guardarle.
"Su Jess, non vorrai abbinarci le tue converse" dice.
In fondo so che ha ragione perciò le prendo. Sono davvero stupende anche se traballo un po.
"Visto, ci stai. Sei perfetta" si complimenta battendo le mani entusiasta del suo lavoro su di me.
"Sono pronte le mie principesse?" urla Dylan dall'altra stanza.
Usciamo dalla stanza, lo osservo e devo dire che è piuttosto elegante questa sera con quella camicia bianca.
"Ehy, tu su chi vorresti fare colpo?" dico cercando di sembrare seria. "Non tradirei mai le mie principesse" dice con sarcasmo.
È adorabile quando fa così.
Parcheggiamo l'auto e ci dirigiamo verso l'entrata.
"Ciao, sei bellissima" mi saluta anbracciandomi Rebecca.
"Grazie mille"dico e saluto Theo.
Con loro c'è un ragazzo dai capelli biondi, gli occhi castani, indossa una giacca di pelle nera da "bad boy" ed è ha parecchi tatuaggi.
"Ciao, sono Steven" dice stringendomi la mano.
"Jess" taglio corto.
Non so perché ma l'istinto mi dice di evitarlo. Entriamo nella caffetteria e ci sediamo ad un tavolo. Non bevo mai il caffè di sera ma per questa volta dovrò fare un eccezione.
Prendo posto vicino Mia e Theo che sembrano essere in sintonia mentre ho il presentimento che Dylan abbia un debole per Rebecca,insomma, ha gli occhi a cuoricino.
Un cameriere si avvicina al nostro tavolo e chiede"Ordinate?"
"No, mancano gli altri" ribatte Steven e il cameriere si allontana.
"Chi manca?" sussurro a Rebecca.
"Candice e Kol. Tranquilla, sono simpatici" dice.
"Semplice curiosità, ma come hai avuto il mio numero?"le chiedo.
"Basta entrare nel sistema della scuola e accedere ai tuoi dati. È semplice" dice scoppiando a ridere.
Spero non dica seriamente, non vorrei ritrovarmi coinvolta in qualche rapina e passare il resto dei miei anni in una cella.
La porta di Starbucks si apre ed è impossibile non notare con quanto esibizionismo entri una ragazza dai capelli biondi platino seguita da uno con i capelli castani.
Ci mancherebbero solo i riflettori e una musica da passerella.
Saranno loro Kol e Candice.
"Ehy Kol, siamo qui" urla Steven agitando la mano per farsi notare dai suoi amici.
Si girano verso il nostro tavolo e il mio cuore manca un battito, forse due o tre... o forse sono già sul pavimento senza sensi, ma capisco di essere ancora viva quando Kol mi guarda.
È lui il ragazzo-alto-e-moro.
È Kol.
Ci risiamo.

N/A: anche oggi questo nuovo capitolo.
Buona serata!
Un bacio ❤
-Mary

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