Hope's POV
Non ero mai scesa giù in garage perciò, quando Zayn mi aveva detto che ci saremmo visti di lì ad un'ora in quel luogo, ero rimasta un po' perplessa, di conseguenza dovetti chiedere informazioni ad Ilma, che gentilmente mi accompagnò all'ascensore e mi inserì il codice per il sotterraneo.
Passai i successivi dieci secondi mordendomi le unghie, logorata dall'ansia: l'aspettativa della giornata non era delle migliori, poiché il mio capo mi rivolgeva la parola solamente per mettermi in difficoltà, ma speravo che quantomeno di fronte a Faith si sarebbe limitato.
Il suono di arrivo mi fece sobbalzare e quando le porte si aprirono, trovai davanti a me una miriade di macchine lussuosissime, ma di Zayn neanche l'ombra; iniziai perciò ad aggirarmi per il garage, a prima vista deserto, quando la piccola mi aiutò nella ricerca.
"Le macchine di papino sono le più belle" strabuzzai gli occhi a quelle parole, come faceva una bambina di quasi tre anni a riconoscere delle macchine!
Colsi però l'occasione e le dissi:" Tesoro sapresti dirmi com'è la macchina di tuo papà? Perché non mi aiuti a cercarla?"
Le si illuminarono gli occhi ed annuì immediatamente con la testa: "La sua macchino è grigia, come i topolini, ed ha una stella grande grande. Te l'ho detto è la più bella!"
D'improvviso sentimmo un rombo di una macchina provenire dalla direzione opposta che ci costrinse a voltarci: si vedeva distintamente il volto di Zayn al volante di una Mercedes grigia, bellissima e sicuramente costosissima.
"Eccolo papi, eccolo!" Faith si dimenò nel passeggino, intenta a scendere, senza però riuscirci, poiché legata.
Vedendo che io non mi muovevo disse: "Vogliamo andare da papino, perché stiamo qui?"
Perché eravamo ferme? Perché ero un'allocca intenta a guardare il suo papà che avanzava sempre più verso di noi tanto da arrivare a costeggiare con il finestrino davanti al passeggino.
"Avrei dovuto immaginare che non mi avresti mai trovato se non con precise istruzioni. A proposito, come sei arrivata qui?" un sorriso sghembo e lo sguardo divertito fu tutto ciò che mi riservò.
"I-io ho chiesto ad Ilma visto che lei non mi aveva dato a-alcuna indicazione." mi affrettai a mettere la bambina sul seggiolino e fare il giro per sedermi nel sedile posteriore.
"Cosa stai facendo?" la sua voce mi fece bloccare.
Cosa stavo facendo? Mi stavo sedendo, credevo avesse detto che sarei dovuta venire anche io, ma forse avevo capito male.
"Ah m-mi scusi, credevo dovessi venire, mi sono s-sbagliata."
"No sciocca, intendevo perché stai salendo nel sedile posteriore."
Rimasi immobile, con la porta mezza aperta e la gamba in procinto di salire: non mi ero aspettata una richiesta del genere, anche se probabilmente non significava nulla per lui, per me era qualcosa di completamente nuovo. Non ero mai salita in macchina di nessun uomo, solamente con mio fratello, e di certo la sua macchina non era come quella di Zayn.
"Dai ragazzina, sali o no? Non posso stare qui tutto il giorno."
Mi svegliai dalla mia trance e dissi: "S-si signore, arrivo."
Entrata nell'abitacolo mi guardai subito intorno, ammaliata da tutti i particolari di quel veicolo: senza pensare mi spinsi a toccare il cruscotto di fronte a me: "Guardare ma non toccare." mi ammonì immediatamente Zayn.
STAI LEGGENDO
Babysitting [z.m.]
ChickLitZayn è un uomo d'affari e un papà single, con una bambina di appena due anni da accudire ed una vita frenetica costellata di donne e impegni. Hope è una studentessa universitaria in cerca di un lavoro che la aiuti a pagare le bollette; timid...