ciao ragazze, eccomi qui dopo tanto, come sempre.
ho pensato di aggiornare la storia per tenervi un po' compagnia in questo periodo così strano della nostra vita, dando la possibilità ancora a chi segue questa storia di leggere un continuo.💘come state vivendo la quarantena?
io sto studiando il più possibile, cerco di tenermi in forma e di leggere tanti libri, voi?
un bacio, Gin💛~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Hope's POV
E chi l'avrebbe mai detto che sarei riuscita a trovare tutto quel coraggio nel rivolgermi a lui; avevo lasciato il suo studio come dopo un incontro di lotta, ma stavolta, a dispetto delle altre, avevo dimostrato di non essere poi così tanto docile e remissiva come Zayn pensava.
Una scarica elettrica mi aveva percorso la spina dorsale e l'adrenalina aveva sputato fuori in maniera spavalda quelle parole così dirette e puntuali: avevo adoravo quell'espressione di sgomento che gli aveva contornato in viso, l'avevo visto per la prima volta affetto dalle mie parole, e se non fossi stata cos' presa a darmi delle pacche sulla spalla immaginarie, mi sarei resa di certo conto di come mi avesse guardato da capo a piedi in maniere più vogliosa che curiosa, soffermandosi appositamente dove volevo che si soffermasse, sui nuovi jeans che avevo messo quella mattina.
Sospirai di gioia entrando nella cameretta della piccola Faith, assuefatta nei suoi pacifici sonni che solo i bambini riescono a fare, il viso disteso e il ciuccio sparso nel lettino color crema: le feci una carezza leggere sui capelli scompigliati e le aprì leggermente gli occhi, ancora appannati di sonno.
Il sorriso che mi rivolse non appena mi riconobbe superava di gran lunga le mie aspettative: mi ero immaginata in quei giorni come avrebbe preso il mio ritorno, se avrebbe pianto, se mi avrebbe rivolto il muso oppure se, essendosi già dimenticata di me, non mi avrebbe regalato neppure uno sguardo.
Eppure quello che mi aveva confessato Zayn nella chiamata del giorno prima racchiudeva la sincera e pura verità: quella bambina era mancata a me tanto quanto io ero mancata a lei.
La presi in braccio con delicatezza, poggiando la sua testolina nell'incavo del mio collo per farla riposare un altro po' nel tragitto dalla sua camera alla cucina, pronta per prepararle il biberon con biscotti che tanto amava.
Temporeggiai nella stanza per dondolarla, abituandola dolcemente alla nuova giornata che stava per cominciare anche per lei e dopo qualche minuto, sentendola stringere con i suoi piccoli palmi il maglioncino color tortora che indossavo quella mattina, capii che si era definitivamente svegliata.
"Hai visto Faith? Sono tornata, andiamo a fare colazione piccola" e detto questo entrai nella cucina a vista dove passavamo gran parte del nostro tempo, a giocare con Olga, con le formine di pongo che risultavano ai suoi occhi sempre una gustosa pietanza da mangiare, e che prontamente le venivano tolte dalle mani dalla sottoscritta.
"Allora Hope, com'è andata con Zayn? Avete risolto tutto? In questi giorni era così irascibile ed ho capito subito che avevate avuto qualche incomprensione, appena nominavamo il tuo nome si irrigidiva."
Spalancai la bocca come un'allocca, formando un cerchio perfetto di stupore: Zayn era stato affetto da quella serata tanto quanto lo ero stata io, forse anche lui aveva riconosciuto i suoi sbagli ma era solo troppo orgoglioso per chiedermi scusa.
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Babysitting [z.m.]
Genç Kız EdebiyatıZayn è un uomo d'affari e un papà single, con una bambina di appena due anni da accudire ed una vita frenetica costellata di donne e impegni. Hope è una studentessa universitaria in cerca di un lavoro che la aiuti a pagare le bollette; timid...