-volevo solo vederti... cerca di capirmi-
-capirti?? No Calum. Non ti capisco e non voglio nemmeno provare a capirti.-
-Kayla..-
-no!! Sto parlando e mi lasci finire! Ti sei finto dolce ai miei occhi che non sanno vedere cattiverie e mi hai ferita senza ritegno. Mi hai fatto credere che avresti messo fine alla tua vita e sono corsa fin qui in tuo aiuto. E ora cosa fai? Mi ridi in faccia e mi chiedi comprensione. Non voglio piú avere nulla a che fare con te.-
Entro velocemente in quella stanza quando mi afferra la mano... con uno strattone mi libero senza guardarlo e me ne vado
Mi fermo sul marciapiede con le lacrime agli occhi e la testa fra le mani quando il mio sguardo si posa su delle nike nere maschili... ritiro in dentro le lacrime e alzo lo sguardo-Michael- sorrido
-tutto okay qui? Mi sembravi agitata in quel messaggio-
-va tutto perfettamente, il tuo amico è dentro.-
Lui entra e risento le lacrime riempirmi gli occhi...
Passano circa 3 minuti e sento un urlo provenire dall'interno... con uno scatto mi alzo e corro dentro, salgo le scale e vedo Michael sul balcone che teneva Cal per un piede mentre penzolava dal balcone e chiedeva di lasciarlo andare-NO CHE NON TI LASCIO CALUM SEI IMPAZZITO?!-
Senza pensarci mi fiondo sul balcone e prendo Cal per l'altro piede
Iniziamo a tirarlo su ma pesa parecchio... 1.90 di muscoli non è sicuramente una piuma.
Dopo tanti sforzi ce l'abbiamo fatta e Calum si siede per terra iniziando a piangere... le lacrime rigano il mio viso e mi siedo davanti a lui incrociando le gambe e mettendo le mani sulle sue guance-no... non ti capisco Calum Hood...-
Lui mi guarda e si sporge abbracciandomi forte e ricambio
Michael rimane a guardarci e poi si inginocchia davanti a lui -che ti è saltato in testa bro-
-la vita fa schifo- inizia Calum -il mondo fa schifo. Tutto fa schifo.-
-Perchè dici questo?- chiedo
-perchè è la verità.-
-no invece- accenna Mike
-non è vero Cal..-
-voi dite cosí perchè la vostra vita è perfetta. Nessun prob..-
Lo interrompo -fermati- strizzo gli occhi e lo guardo -come fai a dire che la mia vita è perfetta?-
-sei felice e questo basta...-
-non giudicare una persona per la maschera che porta. In questo periodo ho perso i miei bisnonni... mio zio... mio padre ha lasciato me, mia sorella e mia mamma da ormai 16 anni. Non so nemmeno più com'è fatto mio padre. E non mi metto a parlare della mia scarsa se non inesistente autostima.-
-oh... scusa...non sapevo...-
-già... ma stavamo parlando di te... cosa sta succedendo?-
-mia mamma ha avuto un incidente e ha avuto un trauma al cervello... non si ricorda più chi sono... se le tocco la mano la ritrae terrorizzata... mia mamma...-
-per questo ti stavi togliendo la vita?-
-essere dimenticato completamente è orribile... da mia mamma poi... ma non è la prima volta che tento di andarmene per sempre-
Lo guardo stupita
-ho sofferto di bullismo fino alle medie ed ero molto debole-
-ma Calum questa non è la soluzione... ora non sei più una vittima...quel terribile periodo è passato... tua mamma sta male e io ti aiuterò a farle ricordare chi sei. Vieni da me oggi... e dopo pranzo andiamo a casa tua.-
-non si ricorda di me... è inutile...-
-Fidati di me-
Ci guardiamo negli occhi e finalmente acconsente.. -mi fido...-
mi alzo e gli porgo la mano cosí si alza-oh andiamo... fammi almeno un sorriso.. uno piccolo piccolo-
Mi sorride e mi stringe a se
-grazie-
-non dirlo nemmeno-
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Il Ragazzo Del Pullman||CalumHood
Fiksi Penggemar(Premessa: ho iniziato questa storia con un'altro account ma siccome non ricordo la password la ricomincio qui, mi dispiace solo che aveva ricevuto molte visualizzazioni) -Dopo circa 10 minuti ad una fermata sale un ragazzo... è davvero bellissimo...