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Io:"SEI PRONTA?!"

Urlai dalla porta d'ingresso.
Borsa in spalla e si ritorna a casa.
Se ci sto male?
Malissimo.

Sebastian:"sei sicura?"

Io:"di cosa?"

Sebastian:"di andare?"

Devo. Io resterei anche qui. Ma non posso.

Io:"ovvio"

Era triste. Si vedeva.
Vederlo qui, triste, ci sto male.
Scherzoso e contento mi piace.
Ma non così.
Per niente.
Adesso, ho paura di sbarrare tutte le porte. Di chiudere tutto.
E ci sto molto male.

Elise:"eccomi!"

Io:"alleluia"

Ho intravisto un piccolo sorriso, quello che mi illumina gli occhi, quello che vorrei vedere sempre.

Kimi:"ciao stella!"

Elisa:"ciao cucciolotto!"

Mi girai dalla parte esterna della porta.
Se mi sono vergognata?
No...poco poco.

Io:"va bene..."

Sebastian:"ciao allora..."

Io:"ciao..."

Lo guardai dritta negli occhi, come non ho mai fatto prima.
Li guardavo con amore, sembrava che un lungo filo non volesse staccarsi.
Che non volesse dimenticarci.
Sarà dura, molto dura.
Infine mi girai, e camminai lungo la macchina.
Affinché salimmo.
Lui era ancora fuori, che teneva la porta, e ci guardava.
Prima di ingranare la retromarcia, lo salutai con gli occhi, sorridendo.
Credo proprio che é diventato molto importante.
Il mio Seb.

Varcai il cancello, che si chiuse poco dopo automaticamente.
Lasciai una parte di me, una parte di noi.

Elise:"tutto bene?"

Io:"si...si si!"

Mentii, lo so che é bruttissimo mentire. Ma devo, non voglio che anche lei rimanga male.

Elise:"mi lasci davanti a casa tua?"

Io:"se vuoi"

Elise:"okay, lasciami"

Ha fatto tutto lei.

Per pochi minuti, ci trovammo davanti alla curva delle piscine.
Dove lasciai Sebastian lì, in mezzo alla strada.
Che scema!
Adesso che ci penso mi metto a ridere.
Pensare che eravamo due opposti!
Già mi manca...già.

5 minuti dopo

Elise:"grazie! Grazie di questa avventura!"

Io:"non devi ringraziare me! Ma il destino!"

Elise:"credi nel destino?"

Io:"per dire la verità?! Ehm...si!"

Si mise a ridere, e mi diede una spinta.

Elise:"ci vediamo allora!"

Io:"certamente! Ciao Elise"

Elise:"ciao Ruby"

E se ne andò. Salì nel macchina della sorella.
Ora mi trovo qui, davanti a casa mia.
E ammirare mia cugina procedere avanti verso di me.

Stella:"ciao cuginetta!"

Anche lei.

Io:"ciao cara"

Si fermò davanti di me. E mi tormentò di domande.
Stranamente.

Stella:"allora ho intuito tutto! E brava cuginetta!"

Mi diede un'altra pacca sulla spalla.
Mancava, un'altra. Tanto per cambiare.

Io:"se hai capito sei apposto! Please, le chiavi"

Stella:"un'altra partita di chiacchiere?"

Io:"no, le chiavi"

Mi posò la mano avanti e mi diede le chiavi.

Io:"e brava cugina!"

Stella:"neanche un salutino!?"

Io:"ciao ciao"

Stella:"ciao bella"

Guardai le chiavi e aprii la porta portando su la borsa.
Arrivai al piano superiore, e mi lanciai nel divano.
Piena di pensieri, e di preoccupazioni.
Affinché mi addormentai.

Un perfetto disastro || F1 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora