Capitolo III : Confessioni

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Il pensiero di Hermione

Finalmente le ore di Lumacorno erano finite e dopo aver raccolto le mie cose stavo uscendo per raggiungere Harry e Ron che di sicuro mi stavano aspettando fuori.
-Granger evitare le cose non le risolverà- mi disse Malfoy
-Non ho intenzione di parlarne né ora e né mai- dissi
-Prima o poi succederà-
-Perché dovrei dirti qualcosa su quella notte, non ero in me e me ne pento di non essere stata attenta a cosa dicevo e a quello che facevo, tu non avresti dovuto approfittare di me.-
-Ne sono consapevole-
-Scusami ma ora devo andare- dissi scanzandolo.
Sto per vomitare, appena varco la porta Harry e Ron si girano a guardarmi e mi chiamano, ma io devo correre in bagno, sento in lontananza Ron parlare a Malfoy ma non capisco più niente, corro verso il bagno più vicino; entro nel bagno delle ragazze e mi rifugio in una delle cabine con il WC e dopo aver chiuso la porta butto tutto fuori.
-Hermione sei qui?- sento urlare all'interno del bagno, è Ginny, non riesco a rispondere e continuo a cacciare robaccia
-Hermione cosa ti succede?- mi chiede da dietro la porta
-Fammi entrare-
Qualcuno deve aiutarmi.
Sciolgo l'incantesimo e do' una pulita sia a me che al bagno.
-Hermione- mi dice abbracciandomi
-Come stai?-
-Male- le risposi
-È da un mese, tra un po', che sei così strana, voglio delle spiegazioni- disse mettendosi le mani ai fianchi
-Devi promettermi che non dirai niente a nessuno sopratutto Ronald non deve saperne nulla-
-Te lo prometto-
-La sera del ballo, io ero da sola poiché avevo lasciato tuo fratello e lui non aveva intenzione di parlarmi, tu eri con Harry e non volevo rovinarvi la serata quindi dopo aver ballato mi sono andata a prendere da bere, era Firewhiskey. Ho bevuto un paio di bicchieri ed ero ubriaca e inconsapevolmente sono andata a parlare con un ragazzo-
-Chi?-
-Malfoy.- risposi fredda e abbassai la testa.
-Continua- mi suggerì
-Abbiamo parlato, o meglio penso di aver parlato solo io... Poi lui mi ha baciato e non so come ci siamo ritrovati nella sua camera da letto...-
-Oh per Godric- disse spalancando gli occhi
-Ginny non dirlo a nessuno-
-Non vi ha visto nessuno?-
-Eravamo in giardino-
-Perché stai male?-
-Io...-
-Tu?- chiese curiosa ma allo stesso tempo preoccupata
-Io aspetto...un...bam...un bambino- dissi tremolante e terrorizata da una sua reazioni.
La sua faccia era più sorpresa del normale, fissava il vuoto con la bocca spalancata.
-Ginny dì qualcosa- le dissi -Non avrei dovuto essere così sciocca è solo che volevo divertirmi, staccare la spina ma non avevo la minima intenzione di finire a letto col Furetto- conclusi
-Hermione non so come spiegarmi- disse lei
-Sono sia felice che proccupata per come andrà a finire... Lui lo sa?-
-No, non lo deve sapere-
-Dovrai dirglielo prima o poi, o se ne accorgerà-
-Al momento non sono pronta-
-Comunque io sarò sempre con te-
-Grazie Ginevra- dissi abbracciandola forte a me
-Dai ora sistemati che dobbiamontornare alle lezioni-
-Si...-
Mi sciacquai il viso e presi una caramellina alla menta per la bocca.
Ora ho un'ora di Divinazione, mentre Ginny ha Volo
-Ti accompagno- mi disse
-Ti ho già fatto fare tardi, su vai, io ce la faccio- le dissi
-Sicura?-
-Al 101%- sorrisi
-Okay, ma qualunque cosa ti serva perché non ti senti chiamami-
-Lo farò-
Ci allontanammo e con passo svelto raggiunsi le aule di Divinazione per la lezione ormai iniziata.

-Buongiorno professoressa Cooman, mi scusi per il ritardo ma non mi sono sentita bene-
Mi scuso appena entrata
-Oh signorina Granger!- disse con tono sorpreso? Quella donna è davvero strana...
-Non si preoccupi, ora si sieda- continuò la strega dai ricci ormai tentendi al grigio.
Mi siedo vicino ad Harry e Ron e cominciamo a seguire la lezione.
-Herm cosa è successo?- mi bisbiglia Harry
-Non stavo bene e sono andata in bagno- gli rispondo
-Vuoi andare in infermiera?- chiese Ron
-No, sto bene ora-
L'ora di Divinazione passò abbastanza velocemente come il resto delle lezioni.

Passarono due giorni da quella mattinata, avevo avuto una seconda lezione di pozioni in quelle due giornate ma né io e né Draco ricacciammo l'argomento e ci rivolgevamo a stento la parola. Sono nella mia camera da prefetto davanti allo specchio del bagno, scopro la pancia dal maglione e la sfioro dolcemente con le dita fino a poggiarci la mano intera, qui, dentro di me ora c'è una nuova vita ed è una cosa magnifica, sorrido per poi risistemarmi.
Presa la borsa e uscita dalla camera mi dirigo da sola verso l'aula di pozioni per l'ultima lezione per concludere l'Amortentia.
L'aula è ancora vuota, mancano ancora venti minuti!
Mi siedo al mio solito banco e comincio a preparare le ultime cose per la perfetta riuscita della pozione.
-Mezzosangue- sento dire alle mie spalle.
-Malfoy- rispondo senza girarmi
-Stavo cercando propio te ed ho pensato se tra venti minuti abbiamo pozioni allora è in aula.-
-Complimenti- dico scocciata -Cosa ti serve?-
-Non saprei... Forse parlare?-
-Lo stiamo già facendo-
-Parlare della festa di primavera-
-Per quanto mi riguarda mi sono annoiata a morte-
-Infatti non urlavi il mio nome sul mio letto, Granger- ghignò
-Questo Malfoy non dovevi propio dirlo- dico alzandomi e puntandogli il dito contro
-Ma è la verità, sai dovresti dirlo a Potter ci rimarrebbe molto male, potrebbe venirlo a sapere da qualcun altro- disse ghignando
-Tu non dirai niente a nessuno!- gli urlai contro
-Chi me lo impedisce?!-
-Io! Una lurida mezzosangue ti chiede di non dire a nessuno che siamo stati a letto insieme-
-Uuhh Draco tu mi piaci- disse rifacendomi il verso, mi sento fortemente umiliata e così gli occhi cominciano a pizzicarmi avvisandomi che sono diventati lucidi
-Non avresti dovuto approfittare di me ero ubriaca! Come credi che mi sia sentita quando mi sono risvegliata accanto a te? Era la mia prima volta e ricordo solo piccoli particolari! Non avresti dovuto baciarmi- dico cercando di trattenere i singhiozzi
-Non piangere- mi disse solamente
-Io non sto piangendo Malfoy-
-Lo farai-
-Non sono fatti tuoi- gli rispondo
-Sto cercando di cambiare Granger e sto cominciando dai i miei errori, non ti ho mai odiato veramente Hermione- mi disse spostandomi un riccio che si era posizionato davanti al mio occhio sinistro e lo posizionò dietro all'orecchio
-Mi dispiace aver approfittato di te quella notte, ma è successo così velocemente-
Nei suoi occhi color ghiaccio vedevo che diceva la verità che non mi stava mentendo, stava cercando di rimediare hai suoi errori e stava partendo da me, i suoi occhi nascondevano anche qualcos'altro che non saprei come decifrare.
-Draco...- riuscí a sussurrare, una lacrima mi stava scivolando sulla guancia e lui deviò suo percorso cancellandola dal viso
-Non vale la pena piangere per uno come me-
-Tu non sei cattivo veramente- gli dissi anche se al momento probabilmente la frase non aveva senso
-Solo che non hai avuto scelta- continuai -Nei tuoi occhi vedo anche della bontà- dissi successivamente
-Forse è meglio sederci, tra poco entreranno tutti- mi disse, forse cercando di deviare il discorso
-Forse...-
-Ne riparleremo- disse sorridendomi.
Aveva un bel sorriso e non lo mostrava mai.
Ne riparleremo, probabilmente non lo faremo più.

Una notte può cambiarti -DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora