Capitolo 49

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-------------------------------------------------- Quando vidi quei occhi marroni così belli scrutarmi mi ricordai il motivo per il quale incominciai ad odiare quell'autobus, che in quel momento sembrava anche più piccolo e ristretto.
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Vi ricordate quando ho detto che i professori sembravano essere diventati gentili...?

Beh evidentemente mi sbagliavo.

Come si può in un solo giorno cambiare drasticamente? Diamine il penultimo giorno di scuola sembravano degli angioletti.

Oggi, ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie, mi ritrovo il diario pieno di compiti per queste misere 2 settimane di feste.

'Dovete rimanere con il cervello accesso' ha commentato la professoressa di geografia.

Battuta non nuova visto che altri 4 professori l'hanno usata.

Ormai manca meno di un'ora alla fine delle lezioni. Vedo tutti i visi felice degli alunni, che fino a qualche giorno fa erano spenti e consumati.

Molti in classe appuntano le matite, aspettando il suono desiderato della campanella. Altri giocano a tirarsi palline di carta, ed altri ancora fingono di ascoltare anche se in realtà stanno dormendo beatamente.

Io faccio parte del gruppo 'mostriamo di prendere appunti anche se non è assulutamente vero'. Dite la verità, chi non l'ha mai fatto.

Non riesco a capire quanto divertimento c'è ad ostinarsi a spiegare anche se ormai manca poco alla fine.

'Okay, ragazzi. Mancano più o meno 5 minuti alla fine della lezione. Quindi vi pregherei di incominciare a preparare le vostre cartelle' La voce possente della professoressa mi allerta a rispondere, chiudendo il quaderno e incominciando a mettere le mie cose, con poca grazia, all'interno del mio zaino.

Mi misi a parlare con la ragazza dai capelli neri, che incontrai ieri. Da quello che capì si chiamava Clara, ed era nuova di qui.

'Ragazzi, incominciamo ad uscire prego' Urlò la professoressa per farsi sentire.

Noi con la leggerezza di una mandria di elefanti ci precepitammo fuori dall'aula. Tutte le classi erano stavano già aspettando.

Una figura attirò la mia attenzione. Cameron. Stava facendo di tutti per richiamarmi, e appena lo vidi lui mi si avvicinò.

'Meg...' Disse lui sorridendomi dolcemente. Aveva un sorriso così semplice e genuino. Mi stava guardando con occhi speranzosi e pieni di sentimenti.

'Cam...' Dissi con lo stesso tono di voce. In un'altro momento, e se non avesse sfoderato il suo bellissimo sorriso forse gli avrei urlato contro di non chiamarmi 'Meg', ma in quel momento poco importava.

'Meg, vorr-' Fu interrotto dagli alunni che incominciarono a fare il conto alla rovescia. 'Megan vorrei soltanto dirti che mi ...' Incominciò ad urlare per farsi sentire, anche se inutilmente.

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3
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È finitaaa' Urlarono tutti insieme, spingendomi per uscire. Non riuscì più a vedere Cameron, e quindi preferì proseguire. Sicuramente non avrà voluto dirmi niente di così importante. E se fosse stato qualcosa me lo avrebbe potuto scrivere.

Uscì e mi avviai verso il pullman , colmo ormai di tutti gli studenti.

Tra i primi si potevano "ammirare" le persone più calme al mondo. Le quali non avrebbero mai fatto niente di strano. Sarebbero state tranquillamente sedute a guardare fuori dagli enormi finestrini.

Io mi associavo un po a loro. Ho sempre preferito la tranquillità. Ma essendo un po popolare, se così potessi dire, non potevo sedermi.

Non ho mai capito bene questa cosa, anche se Sele diceva che era meglio se io mi mettessi in fondo.

Arrivai in fondo e vidi Jack intento a parlare con Nash, seduto davanti a lui con accanto un ragazzo coi capelli biondi, anche se non sembravano affatto naturali, e occhi cristallini.

'Ei, Megan! Qui, qui! Ti ho tenuto il posto' Urlò mio cugino facendo girare ogni persona presente su quell'autobus. Ed io mi sentì non molto a mio agio.

Mi avvicinai e mi sedetti tranquillamente. Ed una volta che tutti si girarono diedi un piccolo schiaffo a Jack.

'Ma perché l'hai fatto' Si lamentò lui masseggiandosi la nuca. Non risposi e sorrisi. Nash e il ragazzo accanto a lui risero e Jack li uccise con lo sguardo.

Arrivammo a caso dopo 10 minuti di viaggio in macchina.

Ci misimo a correre per arrivare a casa ed io fui la prima ad entrare. 'Libertà' Esclamai lanciandomi sul divano.

'Okay, io prendo il borsone e vado a casa di Shawn. Megan ricordati della bufera' Mi avvertì mio cugino salendo al piano di sopra.

'Megan, anche noi andiamo. Sta attenta. Noi ci fidiamo di te, però... Sta attenta. Insomma hai capito' Disse nervosa mia zia.

'Zia tranquilla, vado a casa di Sele, non parto per la guerra.' Risi al suo comportamento.

'Okay, solo fatti abbracciare' E avvolse le sue braccia attorno al mio corpo stritolandomi.

'Elena, sbrigati o faremo tardi!' Gridò mio zio.

'Sempre più simpatico, eh. Comunque ciao Megan, ciao Jack' Ci salutò e uscì da casa dirigendosi verso l'auto.

'Megan, io vado. Sta attenta' Disse mio cugino, dandomi un bacio sulla fronte.

'Okay, ciao Jack' Lo salutai agitando la mano.

'Ciao, Megan' Chiuse la porta alle sua spalle, lasciandomi da sola.

Mi coricai sul divano incominciando a leggere qualche news importante.

Anche se qualcosa mi stava sfuggendo.

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Quasi mille parole, baby.
Solo per ringraziarvi ahahah.
Fatemi sapere se vi piace questo capitolo come sempre♡♡

¿Giochino?
/ se facessi un gruppo whattsap, dedicato alla storia chi ci entrerebbe? Inviatemi nome, e numero di telefono in privato/
Idea di una di voi. Ps. Non ni ricordo chi tu sia, but i love you.

#Mely XOXO

•Secrets•||Cameron Dallas#Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora