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Il primo passo per me è sempre stato una sorta di buco nero, un tratto di universo inesplorato, la paura più grande.
Una cosa sconosciuta.
Date le precedenti circostanze continuo ancora a chiedermi che cosa mi sia passato per la mente per poter arrivare a tanto..quale meccanismo è scattato in me?
Continuo a chiedermelo ancora.
Ancora.
Anche ora.
Lo bacio, pochi attimi, lui si stacca.
"Merda.." penso dentro di me.
"Ora ti ascolto.." disse invece lui sottovoce; inaspettato, sorprendentemente diretto.
Mi baciò ancora, lui, e la sua lingua mi risvegliò da un sonno che, dalla sera prima, sembrava volesse restare con me per sempre.
Sembrava quasi volermi augurare il buongiorno, un buongiorno diverso, il buongiorno di una giornata che ancora non è cominciata mai.

Pochi attimi e siamo nudi, lui sopra e io sotto di lui. La musica ci accompagna con le sue parole dolci e il ritmo melodioso. Partiamo così entrambi per un viaggio, con un leggero bagaglio nel  cuore senza pensare ad un fottuto perché; sbadati e leggeri, come due libellule travolte da un vento caldo in una sera d'agosto. La sua barba ispida talvolta mi graffia, mi punge, mi piace.
.. come mi piace.
Non dico niente, non diciamo niente.
Sono impaurita, felice, mi viene da piangere.
Ho come un senso di vergogna in quel preciso istante, mi sento per un attimo fuori posto, quasi come stessi facendo qualcosa da non fare. Forse perché è accaduto così, senza un comune preavviso o forse perché il preavviso io lo aspettavo ma non era detto sarebbe dovuto esserci.
Ed è andata così.
Sento i suoi respiri affannosi mentre entra dentro di me, dei colpi decisi che mi fanno sobbalzare e ansimare. Forte, sempre di più. Colpisco la testiera del letto e questo mi fa male, ma allo stesso tempo mi piace, mi piace da morire.
Lo sento dire qualcosa, quasi un gemito.
I suoi movimenti si fanno ancora più decisi, ancora più di prima, la forza di questo giovane uomo mi travolge.
Alza lo sguardo, mi guarda negli occhi e sussurra con un ghigno quasi beffardo:"Parla, ti ascolto.."
Continua poi, lui, sempre più forte e io vivo.
Sotto di lui, con lui, senza paura.
Ora , solo ora senza paura, senza vergogna.
E vivo, semplicemente vivo.
Un brivido, urlo a gran voce e conficco le unghie sulla sua schiena.
Le mie unghie rosse sulla sua bianchissima pelle bianca, lasciano segni indelebili che credo
porterà con sé per un po'.
Un sospiro profondo, poi il nulla.
Le tracce del CD sono andate avanti, imperterrite nel loro sporco lavoro di fare da cornice al nostro improvvisato peccaminoso quadretto.
...Beate loro, sembra almeno loro abbiano trovato le parole giuste al tutto.
I nostri vestiti sono a casaccio in giro per la stanza, disordinati come le nostre menti e spaiati
come i nostri cuori; i discorsi da fare e affrontare, invece, si son dispersi nell'aria.

Rimarremmo poi lì, in silenzio, senza dire nulla e forse senza pensare a nient'altro.
Dopo l'accaduto, a noi, da parlare ci rimase ben poco; a dire qualcosa restarono solo il rumore dei nostri respiri e l'assordante frastuono dei nostri pensieri.
 vvvbcv


Le Rose Rosse Profumano Di AlloroWhere stories live. Discover now