Le Rose Rosse Profumano Di Alloro

4 mesi dopo

La goccia cade, trasparente in mezzo alle altre. Parte per il suo viaggio senza meta colma però, di un compito ben preciso.
Una dopo l'altra, come lo scandire dei secondi segna gli attimi tra la vita e la morte.. Esco dalla stanza e mi siedo su di una delle sedie del corridoio; sono instabile e nervosa e non so che cosa fare.
Mi alzo e faccio due passi.
Il corridoio sembra troppo corto in proporzione al nervoso che ho.
Mi fa male il cuore, la testa.. mi fa male tutto, mi duole pure l'anima che di corpo non ne ha.
"Teresa.."
"Si arrivo!" rispondo a gran voce. Mi asciugo le lacrime, fortunatamente non mi sono truccata. Avrò senz'altro gli occhi lucidi e le guance rosse ma non importa, devo cercare di fare finta di nulla. Faccio un respiro profondo. Ho bisogno di aria ora come non mai, ho visogno di pazio, di spazi aperti, della vastità del cielo, di un prato enorme su cui poter correre.
Correre, correre veloce, correre e poi cadere, cadere e guardare il cielo, poi ridere, ridere da morire.
"Teresa.."
Non mi faccio attendere, vado.
Un corpo grande, che grande lo è sempre stato. Inerme adagiato su di un letto; quelle lenzuola bianche sembrano mangiarlo.
I capelli giorno dopo giorno cadono a terra privi di vita come soldati al fronte.
La pelle è ispida, chiara e poco elastica..secca, macchiata.
Le mani grandi, forti, che un tempo mi tenevano la mano mentre mi facevano saltare per sfuggire dalle onde del mare, ora sono fragili, ossute e prive di forza.
Gli occhi celesti a malapena si schiudono, stanchi di ciò che sta succedendo, pesanti per ciò che stanno mostrando.
Mi avvicino sempre di più sperando con tutta me stessa che non mi chieda di parlare; ho un groppo alla gola che mi impedisce di dire, di dire qualunque cosa.

La sua mano è tra le mie e aspetto trovi la pace.
Socchiude piano gli occhi e aspetto si addormenti.