1 ♥

502 11 0
                                    

E comincia l'ora di Ed. Fisica, oggi non ho tanta voglia, non mi sento bene, è già da stamattina che mi gira la testa ma non ci do tanto peso.

Ah, dimenticato, mi chiamo Celeste, ho 18 anni e frequento il 5° anno di liceo sportivo, vi chiederete come mai la mia età non coincide con la scuola, beh, ho fatto la primina e quindi ho saltato un anno di asilo.

Caratterialmente sono una ragazza un po' timida, ma se poi prendo confidenza con le persone mi lascio andare, il mio carattere è un po' strano, difficile da definire, sono dolce generosa e gentile ma nello stesso tempo se qualcosa mi da fastidio posso diventare allo stesso sgorbutica e nervosa. Sono una persona molto emotiva, i miei genitori e i miei professori in sin dalle scuole medie dicono che lo sono un po' troppo. E infatti, forse è così, ma io non me ne rendo conto, mi emoziono per qualsiasi piccolo gesto dolce, e non posso farci niente.

Il mio aspetto fisico è normale, quasi come tutte le ragazze della mia età. Sono molto magra, e si può capire per la scuola che frequento, e di media statura, i miei capelli sono castani e lisci ed i miei occhi variano a volte marroni e a volte verdi, cosa c'è da dire più? Ah, non sono fidanzata, uscita da poco da un relazione di 1 anno e mezzo, ero un po' stanca di lui ma non volevo dirglielo per paura di ferirlo ma allo stesso tempo lui mi tradiva con un'altra, e va beh.

Vengo distratta dal professore che ci ordina di andare in palestra, usciamo dall'aula e percorriamo il corridoio che ci porta alle scale, per poi trovarci in palestra. Tutti i miei compagni vanno negli spogliatoio a cambiarsi mentre io mi siedo sulle scalinate.

Passa qualche minuto e i ragazzi e le ragazze sono già avanti a me, il prof si gira verso di me e mi si rivolge con uno sguardo cunfuso ma qnche leggermente arrabbiato.
"Signorina lei non gioca? Non partecipa?"
"No prof, non mi sent-" non mi fa nemmeno finire di parlare che mi indica con il dito.
"Si alzi, se non si vuole cambiare va bene, ma fila a giocare"
"Ma pro-"
"Niente ma" mi indica con la testa.

Mi alzo sbuffando e vado al centro della palestra, oggi montano la rete quindi vuol dire che giochiamo a pallavolo. I miei compagni mi raggiungono, formano le squadre e cominciamo a giocare.

Quando la palla arriva dalla mia parte, tutti aspettano un mio gesto ma non mi muovo, vedo tutto girare, macchie dappertutto, non vedo più niente, come se tutto a poco a poco si consuma, poi tutto nero e infine il buio cadendo per terra.

Ciauuu, spero vi piaccia questa nuova storia, è su un altro mio idolo.
Questo capitolo è corto ma saranno molto diversi.

I Will Love You In Silence; Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora