6 ♥

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Faccio vedere il messaggio a Bianca e la supplico di aspettarmi. Annuisce sorridendo e si siede sul muretto. Dopo qualche minuto trovo il famoso bar tutto rosso, vado dietro e scorgo un parcheggio vuoto, non c'era nient'altro e devo dire che un po' avevo paura.l Tutto buio, qualche macchina parcheggiata ai lati...

Sento un rumore, mi giro di scatto e mi trovo d'avanti una figura nera di cui non riesco a distinguerne il volto data la poca luminosità. Stavo per mettermi a gridare ma poi mi tocca il braccio e capisco che è lui.

"Mi hai spaventata" mi porto una mano al petto "scusa" ride marcando l'accento sia sulla U che sulla A.
Sorrido come sempre e lo incito a parlare con uno sguardo.
"Ho visto la maglietta, bella eh..." fa una piccola risata.

Arrosssisco e abbasso la testa, lui continua a ridere e poi vedo che caccia un pennarello dalla tasca della felpa.
Si avvicina e prende il bordo della mia maglia allungandola e autografandola. Mi porto le mani alla bocca emozionata "grazie mille Paulo" lo abbraccio "di niente" mi stacco da lui e devo dire che questo momento era diventato molto imbarazzante perché nessuno spiccava parola.

"Dobbiamo inaugurare la maglia autografata no?" prende il telefono e mi accorgo che va sulla fotocamera.
Mi prende dalla mano e mi trascina in un luogo in cui mai ci sono stata, cammina e andiamo sotto un lampione che illumina tutto intorno a noi.

"Scusi, può scattarci una foto?" chiede dando il telefono ad un signore. Quest'ultimo annuisce mentre Paulo si appoggia ad un muretto della stessa altezza del suo bacino e mi fa segno di andare verso di lui, mi avvicino e lui mi prende fra le braccia facendo appoggiare le mie spalle al suo petto e la mia testa alla sua spalla, mi abbraccia portando le mani avanti a me e il signore scatta la foto.

Lo ringraziamo e poi se ne va mentre noi rimaniamo lì.
"Aspetta, non va bene" lo guardo confusq non capendo cosa vuole dire.
Mette la telecamera interna e si siede leggermente facendomi poggiare sulle sue gambe.
Le nostre guance sono talmente vicine che si toccano. Scatta la foto e poi mi passa il telefono, lo metto un po' lontano e in alto, tutto d'un tratto lui poggia le sue labbra sulla mia guancia, sorrido a 32 denti e scatto la foto.

In questo momento sono più felice che mai, mi sento rinascere, con lui è qualcosa di stupendo perché con un piccolo gesto mi fa sorridere.

"Ti volevo vedere ad una mia partita e ti ho vista ... Ora devo andare, la mia ragazza mi aspetta" annuisco delusa abbassando la testa.
"Dai che forse ci rivedremo, ciao piccola Celeste" mi abbraccia con un solo braccio e mi lascia un bacio tra i capelli.
"Ciao"

Ora lo odio, lo odio perché mi ha illusa, sembrava che mi conosceva da tempo, come se fossimo fratello e sorella, mentre invece ci conosciamo da pochi giorni e ci siamo visti una sola volta.
Mi illude facendo cose così, gesti catini, per poi andare dalla sua ragazza.

Non dico che avrebbe dovuto chiedermi di sposarlo, avanti a tutti, ma di non fare così, io ho giurato di non innamorarmi più perché non voglio soffrire ma se tutto va così come faccio?

Non credo che mi capiterà di vederlo ancora, ma se sarà il contrario dovrò cercare di evitarlo, anche se non mi sarà facile.

I Will Love You In Silence; Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora