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Jonny seguiva con la valigia il Joker che tra le braccia teneva la bambina, Harley sentendo i passi aprì la porta sfilando violentemente il piccolo corpo dalle braccia muscolose «Mamma?» chiese la piccola guardando la donna in viso mentre la bionda iniziò a piangere annuendo «sì piccola mia» continuò stringendola a sé per poi osservare l'uomo davanti a lei che la squadrava arrabbiato «Porgimi le tue scuse Harley.» ordinò a denti stretti mentre la ragazza stringeva la piccola, si girò dando le spalle all'uomo che la fermò e sfilò il piccolo corpo dalle esili braccia «Jonny porta Lucy in camera sua e tienila occupata» ordinò e il suo braccio destro, afferrandola delicatamente, salì le scale. Joker avanzò verso la donna davanti a lui che restava immobile, impaurita, un rovescio fece rumorosamente male alle piccole guance di Harley che cadde al suolo «Ti ucciderei» ringhiò prima di osservarla e tirarla su a forza dal colletto della sua maglia «ti farei fare la stessa fine di mio padre» ringhiò prima che la donna si tolse dalla presa dell'uomo e salda gli tirò uno schiaffo sulle guance «devi smetterla J» disse meno convinta quando il fiato dell'uomo divenne pesante e sentì i brividi lungo la schiena. Le grosse dita strette in degli anelli le presero il collo costringendola ad appoggiarsi al muro mentre il fiato iniziava a mancarle «Quattro anni.» sottolineò prima di lasciare Harley che lo guardò saldo, le tirò un altro schiaffo e lei non reagì con gli occhi leggermente bagnati dalle lacrime «Non voglio abbia una vita così» disse a voce tremolante mentre il Joker scosse il capo avvicinandosi a lei «È matta quanto noi Harley, Lucy è matta» aggiunse mentre Harley si rifiutò di ascoltarlo «no!» esclamò con ormai delle grosse lacrime che le rigavano il viso, Joker le strinse le spalle mentre la ragazza si dimenò «NO!» urlò questa volta mentre l'uomo la bloccò e poggiò la fronte tatuata contro la sua «sì Harley, devi accettarlo» gli occhi si fissarono a lungo prima che i pollici tolsero le lacrime dal suo viso e Harley alzando lentamente il viso lo baciò senza ricevere alcun ricambio, le labbra soffici sfioravano quelle immobili del Joker che insensibile la osservò ricominciare a piangere «non la uccidere» pregò Harley abbassando lo sguardo mentre l'uomo sospirò «se dovrà morire, morirà» rispose mentre Harley si portò le mani sugli occhi piangendo più violentemente «non dovevi portarla qui» ripeté di nuovo mentre Joker le tolse le braccia dal viso «le insegneremo ciò che sappiamo far meglio Harley, siamo dei genitori per colpa tua e ci prenderemo questa responsabilità» ringhiò mente la ragazza spinse via da sé Joker e fece per andarsene prima ch'esso le tirasse i capelli comandandola come un cane al guinzaglio «perché hai voluto tenerla?» chiese Joker arrabbiato buttando la ragazza sul divano che squittì «perché volevo avere un figlio con te» pianse guardando spaventata l'uomo sopra al suo bacino, che restò in silenzio e fermamente tirò un ulteriore schiaffo sulle guance ormai arrossata della donna «non riesco ad ucciderti, schifosa bambina» ringhiò alzandosi e con le dita tra i capelli iniziò a passeggiare avanti ed indietro mentre la ragazza sedendosi e reggendo la guancia lo guardò, si sollevò e avanzò verso di lui abbracciandolo da dietro «No!» esclamò lui dandole un malrovescio che la fece cadere nuovamente sul divano col il viso dolorante. Joker strinse i denti e chinandosi con la testa tra le mani iniziò a piangere dalla rabbia e lo stress che gli crollò addosso come un muro, Harley ci rimase un po' male prima di precipitarsi sulle spalle di lui mentre era rannicchiato al suolo e stringerlo tra le sue braccia, le braccia muscolose caddero impotenti al suolo mentre le piccole manine gli reggevano il viso «ti amo» rispose Harley prima di baciarlo  «sei bellissimo Puddin', sei bellissimo con tutti i tuoi difetti.» sussurrò facendo sentire l'uomo un po' meglio «ce la faremo» disse mentre l'uomo si tolse di dosso la ragazza alzandosi «ce la farò» rispose mentre il piccolo fisico davanti a lui restava immobile «non pensavo ci saresti riuscita Harley» rispose mentre la ragazza scosse la testa «sono un mostro ora?»
«oh lo eri già prima»

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Harley spostò dolcemente la porta osservando Joker mentre era intento a rispondere a varie domande della bambina sul suo aspetto, che malgrado lo tenevano costantemente incazzato non riusciva a picchiarla come faceva con Harley. Spostandosi una ciocca di capelli dal viso sorrise teneramente mentre vide la bambina ridere e infilare le piccole mani nella chioma verde folta. Joker restò serio per poi scoppiare a ridere e prendere saldamente la bimba tra le braccia, le due risate le riempirono un po' il cuore. Lucy dolcemente si accorse della mamma incitandola ad unirsi ai due, Harley lentamente si sedette di fronte a Joker che la fissò saldamente senza dire alcuna parola, la ragazza si sentì parecchio a disagio e fu subito notato dalla bimba che prese le mani di entrambi e li guardò attentamente.
Harley si sentiva così estranea a questa scena, quanto Joker, che in cuor suo aveva qualcosa di strano che gli passava nelle emozioni, forse stava riuscendo finalmente a voler bene ad una bambina, la sua bambina.

My name is Lucy // Joker x Harley // Jason x LucyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora