Capitolo 17

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LOUIS' POV

Quando mi sveglio noto che sono solo le sei del mattino e il sole sta per sorgere. Harry dorme beatamente nel suo letto e mi incanto a guardarlo.

Prendo carta e matita e comincio a disegnare. Ho poco tempo per non farmi scoprire quindi quello che esce è semplicemente uno schizzo. Nel pomeriggio con più tranquillità lo perfezionerò.

Appena finisco di mettere a posto il foglio incriminato vedo che il corpo di Harry comincia a muoversi sotto le coperte. Quando si gira mi augura buongiorno e io ricambio con un sorriso.

Sono ancora in pigiama quindi mi vesto, preparo lo zaino ed esco a fumarmi una sigaretta. Finita essa mi dirigo in mensa per fare colazione e poi vado diretto a lezione.

Il pomeriggio è arrivato e le lezioni sono terminate quindi vado in camera a prendere il blocco e vado nel mio rifugio in giardino.

Mi siedo, accendo una sigaretta, mi metto le cuffie e via.

Comincio a perfezionare le sue lunghe ciglia e poi passo al naso. La bocca è quella che mi porta via più tempo, è difficile riproporre la bellezza naturale delle sue labbra.

Passo ai capelli che faccio scompigliati, come sono tutte le mattine. Quell'ammasso di ricci è indomabile.

Dopo un' ora ho finalmente finito la faccia e il braccio, le uniche parti visibili visto che il corpo è sotto le coperte. Sono soddisfatto. Lo guardo e lo riguardo in cerca di qualche dettaglio da sistemare.

Sono le sei di sera quando torno in camera e trovo Harry impegnato al telefono.

- Hey, dove sei stato tutto il pomeriggio?- chiede alzandosi.

- Ho disegnato.- dico vago.

- Ah bene.-

Mi tolgo lo scalda collo e mi sciacquo. Sta cominciando a fare caldo e purtroppo per me i mesi estivi sono sempre un problema. A mio sfavore c'è il fatto che soffro molto il caldo e purtroppo dover tenere il collo coperto è una tortura.

Mi asciugo ed esco dal bagno.

Harry è seduto sul letto e mi siedo di fianco a lui. Lo guardo e sorrido. Lui si avvicina e mi da un bacio soffice. Sorrido di nuovo.

_______________

La sera, dopo cena, vado in camera di Niall. Ho deciso di raccontargli cosa sta succedendo tra me ed Harry.

Busso alla porta ed e sento una voce che mi dice di entrare. Entro e vedo Niall sdraiato sul letto che sta guardando la tv.

- Lou vieni, entra!-

- Ciao Niall.-

Vedo la porta del bagno aprirsi ed esce Liam.

- Ciao Liam. - dico.

Ora ha imparato un pochino di linguaggio dei segni anche lui.

- Hey ciao Louis, stavo proprio per uscire, sta sera esco con dei miei amici, ci si vede dopo ragazzi!- dice uscendo dalla porta.

- Di cosa avevi bisogno?- chiede Niall.

- Voglio metterti a conoscenza su quello che sta succedendo tra me ed Harry.-

- Sono pronto.-

- Mi ha portato fuori a cena, un appuntamento diciamo.-

- Allora la cosa si sta facendo seria.-

- Diciamo di si. Insomma, c'è stato più che un solo bacio e neanche molto innocente. Forse provo qualcosa per lui.-

- Amore?-

- Non lo so, Niall, non lo so. – dico amareggiato.

- Lou, tu fai quello che ti senti. Tutto verrà di seguito. Non prendere decisioni affrettate però, potresti pentirtene.-

- Okay, ma se dovesse succedere qualcosa di più? -

- Segui il tuo istinto, se ti senti di fare questo passo importante, fallo.-

- Ho paura Niall, ho paura di soffrire un'altra volta.-

- Se non ci provi non saprai mai cosa potrà succedere. Se ti fa soffrire ti aiuto ad ammazzarlo, tranquillo.- dice ridendo.

Lo ringrazio per i consigli e ritorno in camera.

Mi svesto e mi metto solo dei pantaloncini, niente maglia, niente scalda collo.

- Hai caldo?-

- Abbastanza.-

- Sai, mia sorella mi ha chiamato e mi ha chiesto se al momento stavo con qualcuno, io ho risposto vago. Volevo sapere se per te va bene che io le dica che mi sento con te. –

- Certo.-

- I tuoi fratelli ti hanno chiesto qualcosa?-

- Lottie sospetta qualcosa, gli altri invece non sanno nulla. Mio padre non ha piacere che porti ragazzi a casa, Daniel e Daisy non sanno che Andy era il mio fidanzato, per loro lui era il mio migliore amico.-

- Non accetta che tu vada con dei ragazzi?-

- No, Andy non doveva farsi vedere in sua presenza, non vuole che i miei fratelli sappiano che io sia gay. Prima o poi lo sapranno comunque.- dico rattristato.

Mi metto seduto sul mio letto.

- Sai giocare a carte?- chiede.

- Si, perché?-

- Ti va di fare una partita?-

- Si dai, però sono un po' arrugginito, sappilo.-

Facciamo qualche partita poi il sonno comincia a farsi sentire.

- Questa sera ti va di dormire con me?-

I suoi occhi si illuminano.

- Mi piacerebbe molto.- dice sorridendo.

Si avvicina al mio letto e gli faccio posto. Si sdraia con il volto rivolto verso di me e ci baciamo. Baci piccoli, sfioramenti di labbra. Le sue labbra sono soffici, sono come una calamita. Approfondisce il bacio chiedendo accesso alla mia bocca.

Il suo sapore è indescrivibile. La sua lingua danza con la mia ed è una sensazione unica.

Lui si avvicina sempre di più a me e sento le farfalle nello stomaco.

- Fa l'amore con me, Lou. Sii il mio ragazzo, anche solo per sta notte. –

E io a questa sua proposta non so resistere. Certo che voglio essere il suo ragazzo.

- Non solo per sta sera, per sempre.-

Sorride e il bacio si fa ancora più appassionato.

Comincio a togliergli la maglia, poi i pantaloni. Gli bacio il collo, le clavicole e poi torno al collo. Prendo un lembo di pelle tra i denti e comincio a succhiare. Quando mi stacco osservo la macchia violacea che ora è sul suo collo. Sorrido soddisfatto. Lecco il punto appena morso e sento che sussulta.

- Ora sei mio.-

Pian piano comincia a venire sopra di me e fa la mia stessa mossa. Mi bacia il collo e sento che si avvicina alla ferita. Rimango sbalordito quando comincia a baciare il lungo taglio sul mio collo sussurrando "sei bellissimo" ad ogni bacio. Il mio cuore sta per scoppiare.

Comincia a succhiare in un punto abbastanza in alto, penso perché voglia che si veda anche se porto lo scalda collo. Poco dopo sul mio collo si trova il suo marchio.

- E tu mio.-    

Mi toglie i pantaloni e poi le mutande. Io lo seguo e continuiamo a baciarci. Piano piano affondo dentro di lui delicatamente.

Facciamo l'amore e stremati ci addormentiamo, uno di fianco all'altro, nello stesso letto e per la prima volta non mi pento per aver seguito il mio istinto.

Like the first time - LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora