Capitolo 21

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NAILL'S POV

Sono passate due settimane e Louis si è convinto a imparare il linguaggio dei segni, cosa che sto facendo anche io. Non ha ancora accettato le sue condizioni, ma siamo sulla buon strada.

Tra pochi giorni sarà dimesso. Mi ha chiesto di spiegare la situazione a sua sorella. Ha pianto molto quando ha saputo quello che era successo e le condizioni in cui era suo fratello.  Ha detto che cercherà di essere forte per lui e lo aiuterà. Vuole imparare anche lei il linguaggio dei segni. anche se ha solo dieci anni è una ragazzina molto intelligente e sveglia.

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Dopo gli ultimi esami Louis è pronto per tornare a casa, prima però deve parlare con il medico che deve dargli le ultime raccomandazioni.

- Allora Signor Tomlinson, devo dirle che sono molto contento per i risultati degli esami e quindi come sa già, sarà dimesso oggi stesso. Devo farle alcune domande però. Lei fuma?- Scossa la testa in segno di negazione. – Bene. Gliel'ho chiesto perché a causa del danneggiamento alle sue corde vocali è consigliabile non fumare per non danneggiare ulteriormente la situazione. Le consiglio per i primi mesi di evitare bevande calde e di assumere al loro posto bevande fresche per alleviare il dolore che potrà avere in questi giorni. Non dovrà sforzarsi a cercare di parlare. Le darò naturalmente anche degli antidolorifici che dovrà assumere per due mesi e mezzo da oggi, come spiegato nel foglio che le darò. Nel caso dovesse avere forti dolori alla ferita mi chiami subito, potrebbe esserci un'infezione. Deve disinfettarla due volte al giorno fino a quando non la chiamerò io per togliere i punti.-

Annuiamo e dopo aver firmato i documenti torniamo a casa.

Da qui le cose sono degenerate. Ho deciso di stare a casa sua per aiutarlo e sostenerlo, ma le cose vanno di male in peggio. Louis comincia ad uscire la sera senza dire niente a nessuno e torna molto tardi la sera.

Ha cominciato a fumare e sono preoccupato per la sua salute. Si fuma quasi un pacchetto la giorno e il dottore gli aveva detto di non fumare.

Passano i giorni e la situazione si fa sempre più grave. La sera torna a casa ubriaco fradicio e devo portarlo a letto, non sa dove si trova e non riesce a fare le scale.

Si rifiuta di tornare a scuola e può farlo visto che ormai ha sedici anni, ma questo lo porta in brutti giri. Sta fuori tutto il giorno e non vuole dirmi dove va.

Oggi è tutto il giorno che non lo vedo e sono preoccupato per lui. Quando sono le undici di sera non è ancora tornato e comincio a preoccuparmi.

Mi metto la giacca ed esco  cercarlo. Vado in centro, ma non lo trovo, provo a cercarlo per piccole stradine, ma di lui non c'è traccia. Ho quasi perso le speranze quando vedo una figura seduta per terra un in piccolo vicolo.

Mi avvicino e vedo che è mio cugino. Di fianco a lui trovo due siringhe ormai usate e spero non sia quello che penso. È seduto per terra e non si accorge che sono davanti a lui.

Sta fumando quella che penso che sia una sigaretta, ma guardandola bene noto che è uno spinello. Glielo tolgo dalle mani, ma da parte sua non ho alcuna reazione. Butta la testa all'indietro buttando fuori il fumo che era nei suoi polmoni. I suoi occhi vagano nel vuoto e sorride, è nel suo mondo, anzi no, in quello della droga.

Cerco di parlargli, ma non risponde. Continua a sorridere come un ebete e basta. Puzza di fumo e alcool, devo assolutamente portarlo  a casa.

Lo prendo in braccio e mi avvio verso casa. Noto che è molto leggero infatti negli ultimi giorni mangia sempre meno e sta sempre più fuori casa.

Like the first time - LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora