CAPITOLO DICIASSETTE

210 34 8
                                    

Stasera è l'ultima volta in cui i cantanti di Sanremo potranno esibirsi, per poi aggiudicarsi il premio finale.
Sono molto più agitata, rispetto alle altre volte.
Rocco Hunt deve vincere perché "Wake Up" sta avendo molto successo, considerando che ha caricato il videoclip pochi giorni fa e ha già due milioni di visualizzazioni.
E ci credo! Quella canzone è davvero una bomba!

Sono le undici meno venti e tra poco dovrebbe esibirsi, almeno da quanto ho letto nei suoi ultimi post su Facebook.
Sono qui seduta sul divano, essendo abbracciata a Max. Ogni volta che lo guardo, anche solo per un secondo penso che, grazie a lui, sono diventata un'altra persona: più positiva, più bella ai miei occhi e più sicura di me.
Proprio vero: l'amore vero riesco a cambiarti in meglio.
«Piccola, ti andrebbe di bere una cioccolata calda con panna?» propone Max, mentre aspettiamo che Renato Zero finisce di esibirsi come ospite speciale.
«Perché no?»
Lui si alza, dirigendosi in cucina e io non faccio altro che fissarlo.
A volte non riesco a crederci che lui sia mio, che ho baciato quelle labbra fantastiche, che sia così premuroso con me.
Lo raggiungo in cucina e lo abbraccio da dietro, nonostante fosse impegnato a mescolare. Subito dopo, lui si volta verso di me, slanciandomi un grandissimo sorriso.
Il più bello che ci sia in questo universo.
«Che c'è, amore?» mi domanda dolcemente.
Io sorrido, essendo gradita che mi ha chiamato "amore".
«Lo sai che se sorridi, non fai altro che farmi innamorare di te?» aggiunge.
Sentendolo dire queste cose, confermo a me stessa che provo sempre più amore per lui. Non si tratta di un amore qualsiasi: è uno di quegli amori che ti fanno sorridere e piangere allo stesso tempo, uno di quegli amori in cui il tempo trascorre molto velocemente e che vorresti fermarlo sui momenti magici, uno di quegli amori in cui non t'importa il giudizio della gente.
Sì, sono convinta che questo sia amore vero.

Max spegne il fornello e mi abbraccia fortemente. Alzo il mento per guardarlo negli occhi e lui mi bacia.
Ogni volta che accade, scoppiano dei fuochi d'artificio di felicità. Mi tremano le gambe, mi batte forte il cuore e sento le farfalle nello stomaco: questi sintomi dell'innamoramento non mi fanno male, neanche un po'.

Alle cinque meno mezzanotte, il pubblico applaude all'entrata di Rocco Hunt sul palcoscenico. Stasera è vestito con un completo nero con delle fantasie a forma di orario digitale color rosso.
Lui inizia a cantare e io lo sostengo, cantando insieme a lui.
"Wake up guagliù, scetateve che l'aria è doce
Wake up guagliù, stu stato a nuje cia mise ncroce
Ed alzasse la mano chi non ha futuro
Chi lavora sempre ma non sta sicuro
Wake up guagliù
Wake up guagliù"

Ora come ora il mondo intero non conta per me perché esiste Rocco Hunt e quando canta, ogni sentimento negativo che tenta di distruggermi diventa positivo, facendomi diventare positiva.
Quando finisce di cantare, io applaudo fortemente avendo l'euforia che sale dentro di me. Sono convinta che lui vincerà questa sera.
Spero tanto che il pubblico lo voterà perché altrimenti, penserò che non capiscano un cazzo di musica. Staremo a vedere.
Invio il messaggio per votarlo e poi appoggio la testa sulla spalla di Max.
Mi si stanno chiudendo gli occhi dalla stanchezza, ma non posso farlo. Devo vedere se Rocco Hunt vincerà questa sera.
Gli occhi iniziano a bruciare e quasi, quasi li chiudo. Giusto per qualche secondo.

Mannaggia, mi sono addormentata!
Fortunatamente, mi sveglio nel momento in cui Carlo Conti sta per rivelare il nome del vincitore di Sanremo 2016.
«E Rocco?» chiedo a Max, essendo inquieta come non sono mai stata.
Lui mi guarda, come se avesse paura di una mia brutta reazione. Spero solo che si tratti di uno scherzo.
«L'hanno classificato al nono posto...» enuncia deluso.
NONO POSTO?!
È troppo assurdo per crederci, dopo che Rocco Hunt si era esibito con una canzone bellissima di cui il pubblico ne era estasiato.
Mi sta salendo una grandissima rabbia.
«Non capiscono un cazzo...» ringhio.
Max è indeciso se provare a consolarmi o lasciarmi nella mia rabbia, ma vedo che non fa niente ed è meglio così.
«Sono curiosa di sapere chi vince!» commento furiosa.
Infine, Carlo Conti annuncia che sono Gli Stadio ad aver vinto Sanremo 2016.
ANCORA LORO? CAZZO, HANNO GIA' VINTO ALLA SERATE DELLE COVER E ADESSO, ADDIRITURA, ANCHE ALLA FINALE?! EH NO, QUESTO E' TROPPO!

Vado in bagno, dove inizia a scatenarsi in me una grandissima crisi di nervoso. Piango a dirotto, chiedendomi perché non ha vinto Rocco Hunt che se lo meritava veramente.
Una volta sfogata la mia rabbia mi siedo per terra, appoggiando la schiena sull'esterno della vasca. Mi sento così distrutta.
In seguito, qualcuno bussa alla mia porta. È Max.
«Perché piangi?» mi chiede.
Io mi rifiuto di rispondere. Lui si siede vicino a me e mi prende sotto braccio.
«Penso di capire il perché. È per Sanremo, vero?» m'incalza.
Io chino la testa, facendo cenno di consenso.
«Amore mio, lui non avrà vinto Sanremo, ma ha vinto per noi fan. Dobbiamo esserne orgogliosi e sono sicuro che farà successo con quella canzone, vedrai...» mi rincuora, per poi darmi un bacio in fronte.
Max ha perfettamente ragione, per me Rocco Hunt ha vinto in tutti i sensi.
Io lo abbraccio e sfogo le mie ultime lacrime di rabbia. Mi stringe sempre più forte e mi accarezza i capelli per calmarmi.
Infatti, ci è riuscito.
Mi prende per il mento, mi fissa e io rimango incantata dall'oceano dei suoi occhi verdi. Mi asciuga le lacrime con le sue dita e mi sorride.
«Basta piangere, altrimenti mi si spezza il cuore. Senti, ti va di dormire con me stanotte?» mi chiede.
Io acconsento e ci alziamo insieme per andare in camera sua.
Nonostante il letto sia piccolo, io e Max riusciamo ad adattarci. Siamo tanto vicini.
«Buonanotte piccola mia...» bisbiglia, per poi darmi un bacio in guancia.
Io mi volto verso di lui e lo bacio profondamente sulle labbra. Sa di menta peperita, forse si tratta del suo dentifricio.
«Questo è il vero bacio della buonanotte!» commento dolcemente.
«Direi che hai ragione...» ribatte.
Ci sorridiamo e lui mi abbraccia da dietro, per poi addormentarsi quasi subito.
Io rimango ancora un po' sveglia, pensando che questi eventi non erano mai successi con Marco. Pensavo di essere felice con lui, invece mi sbagliavo e infatti quella "felicità" era soltanto una messinscena.
Un secondo dopo, non penso più a quelle cose negative e mi addormento anch'io, sentendomi amata e protetta.

«Che ore sono?» chiedo a me stessa appena mi sveglio.
Guardo il mio cellulare e sono le otto e mezzo. È ora di prendere la pastiglia per l'epilessia.
Mi giro per vedere se c'è Max, ma lui non c'è.
Dove si è cacciato?
Appena mi siedo sul letto, me lo ritrovo davanti ai miei occhi che mi fissa.
«Buongiorno e Buon San Valentino, amore mio» dice dolcemente, avendo in mano un vassoio con una tazza, una brioche e una rosa rossa.
Sono senza parole per la bellissima sorpresa che mi ha fatto.
Mi serve la colazione e poi mi bacia sulle labbra.
«Fai colazione, ti aspetto di là poi...» enuncia.
Io gli sorrido poi se ne va.
Faccio colazione, avendo le lacrime di gioia che mi scendono. Lo ammetto, ultimamente non faccio altro che piangere, ma è Max a farmi questo effetto di grande felicità e non mi dispiace, neanche un po'.

Riprendo ancora il cellulare per vedere l'orario e noto subito che ho una chiamata persa. Non l'ho sentito perché avevo il silenzioso.
Chi sarà mai?
È Luisa, la ragazza di mio fratello.
È strano: di solito, non chiama mai. Deve essere successo qualcosa, meglio se la richiamo.
«Pronto?» risponde con una voce, leggermente preoccupata.
«Luisa, ciao. Scusa se non ti ho risposto, ma avevo il silenzioso. Dimmi tutto...»
«Devo dirti una cosa...»
Ammetto che inizio a turbarmi, ma sono anche curiosa.
«Ecco qualche giorno fa, mi ero accorta di avere un ritardo con il ciclo e quindi ieri sera, ho provato a fare un test di gravidanza...»
Oh mamma mia, non dirmi che il mio sogno di diventare zia sta per diventare realtà.
«E quindi?» la sollecito, essendo presa dall'ansia.
«E quindi sono incinta.»
«Davvero?» le domando, essendo incredula.
«Sì...»
Che notizia meravigliosa, proprio nel giorno di San Valentino.
«Ho troppo paura della reazione di Ale...» aggiunge.
«Sarà felicissimo, fidati...»
La incoraggio a dirgli questa bellissima novità a mio fratello, perché sono sicura che saranno dei genitori fantastici. Lei si tranquillizza e mi ringrazia infinitamente.
Appena chiudo con Luisa, do un'occhiata su Whatsapp.
Noto subito che la foto profilo di Patrizia è visibile. Apro la chat e mi accorgo della scritta "Online".
Mi ha sbloccata?
Non so perché, ma ho un presentimento che si rifarà sentire molto presto. Spero solo che si tratti di un mio sbaglio.
Finisco di fare colazione, mi alzo dal letto per raggiungere Max e godermi questa bellissima giornata, visto che con Marco non era mai successo.

Forte Come Una Tigre (#wattys2016) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora