(MAX)
«Che cosa vuoi farle come regalo per il suo compleanno?» domanda mio padre, mentre guida il suo camion.
«Beh, sai... Pensavo a un regalo molto speciale...» ribatto.
«In che senso, figliolo?»«Vorrei regalarle l'occasione di andare al firmacopie di Rocco Hunt questa domenica a Milano, in piazza Duomo...»
Ebbene sì, ho deciso di farle questo regalo molto speciale ed è per questo che ora mi trovo qui con mio padre: mi sta accompagnando alla stazione centrale di Milano, per poi andare alla Mondadori di Piazza Duomo.
«Che bella idea, Max! Sono sicuro che sarà felicissima. Hai bisogno di soldi, figliolo?»
«Beh, no... Ti ringrazio. Sono a posto»
«Insisto, prendili» predica, avendo in mano una banconota da cinquanta euro.
Mio padre continua a incalzarmi e decido di accettarli, in fondo mi fanno sempre comodo averne in più, per un'emergenza.
Durante il viaggio, non faccio altro che pensare a lei.Come starà adesso? Avrà avuto ancora febbre stanotte?
Inizialmente ero indeciso per il suo regalo di compleanno, poi mi è venuto in mente il firmacopie che lo desidera con tutta se stessa. Mi dispiace davvero tanto averle detto una bugia bianca, ma quando saprà quello che sto facendo, sono sicuro che mi ringrazierà all'infinito. Sorriderà, questo lo so.
Il suo sorriso è il mio paradiso.
Non pensavo che quella ragazza mi avrebbe conquistata. Ho conosciuto diverse ragazze che, inizialmente, sembravano santerelline e poi, volevano scopare. Provo disgusto per questo tipo di ragazze e la cosa ridicola è che, poi, si lamentano che noi uomini siamo tutti uguali. Mah!
Assunta è totalmente diversa: simpatica, sensibile, fragile e la cosa che mi fa impazzire di lei è che arrossisce a ogni mio complimento. La amo troppo, cazzo.Dove la trovo un'altra così come lei?
Verso le otto e mezzo, siamo arrivati all'esterno della stazione di Milano Centrale. Saluto mio padre e mi avvio verso l'interno, cercando di capire quale metro devo prendere per andare al duomo.
Cavolo, quanta gente che c'è a quest'ora. Beh, d'altronde, è Milano.
Chiedo informazioni a un ferroviere per la linea di metropolitana per il duomo e lui mi dice che devo prendere la linea gialla in direzione di "San Donato" e così, mi affretto a prendere il biglietto e dirigermi alla fermata.
Mentre sono in metropolitana, invio il messaggio del buongiorno alla mia "Assunta"."Buongiorno piccola. Come stai, oggi? ♥"
Quella ragazza sta diventando una droga per me: non riesco farne a meno.Più la penso, più la voglio qui con me.
Guardo l'orario e sono un quarto meno le nove. Devo cercare di essere alla Mondadori per le nove, in modo tale di essere sicuro di ottenere i cd e i pass.
Un secondo dopo, leggo "Duomo", la fermata di destinazione, e mi sbrigo a scendere. Menomale che ho fatto in tempo, altrimenti sarebbe successo un casino. Mi dirigo alla scala mobile, dove mi porta verso l'uscita e nel frattempo, controllo il mio cellulare per vedere se Assunta mi ha risposto, ma nulla. Probabilmente, dorme ancora e sarebbe bello se io fossi a svegliarla con un bacio a stampo, magari, dopo che ha passato una notte piena d'incubi.Finalmente esco fuori dalla stazione metropolitana, considerando che sei quasi completamente chiuso. Vengo colpito dal duomo di Milano, che a giudicare dalle foto che ho visto su internet, sembrava un po' piccolo, ma in realtà vedendolo vicino è gigantesco, quasi mi fa paura.
Non è così male, ma preferisco sicuramente Torino.
Vedo la Mondadori da lontano e direi che non è ancora aperta. Vorrà dire che aspetterò la sua apertura, sedendomi sotto la statua di Vittorio Emanuele II. Guardo in giro, perdendomi nei miei pensieri che dedico tutti ad Assunta.
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Forte Come Una Tigre (#wattys2016)
Genç Kurgu" Assunta, quasi diciannovenne, è insoddisfatta della vita che conduce: vive in un paesino del torinese e ha nostalgia della sua terra di origine, una madre che abusa di alcool, un padre assente dal troppo lavoro, il fratello maggiore in crisi, un i...