One month later// Sunday

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La ragazza ha gli occhi ricoperti di lacrime. Non capisco cosa le sia successo, è ridotta male. Senza trucco e con i capelli biondi bagnati, seduta su una sedia bianca. Casa mia e di Nicholas, casa nostra di un paio d'anni prima. Mancava così poco al nostro matrimonio, organizzato in fretta. Mi sembra un sogno, ma è tutto vero.

'Val, ehi. Che è successo?'
'È colpa mia.. io non lo voglio, Alex! Io non.. io non lo voglio.. io non posso.. io.. io..'
Non capisco di cosa stia parlando.
Nicholas entra nella stanza con indosso dei pantaloncini blu al ginocchio. È confuso, tanto quanto me.
'Che succede?'
'Non lo so. Sta piangendo.'
'Lo vedo, questo, amore mio. Vado a mettermi una maglietta.',, è il caso che tu lo faccia.
'Val, mi fai paura.'
'Sei uno stronzo!'
'Sì, lo sapevo già, ma tu sei inquietante così.'

Nicholas rientra un stanza con una maglia bianca. 'Alex, il tuo tatto è..'
'..quanto il passo di un elefante indiano in sovrappeso?',il ragazzo scuote la testa e si siede accanto a me, di fronte alla bionda.
'Ehi, lascia stare questo idiota. Che ti è successo?'
La ragazza prende la borsa rossa, Armani, a testa bassa e ne estrae un foglietto. Me lo passa continuando a non guardarmi. Era il risultato di un'esame del sangue.. credo.
'Io non lo so leggere questo, Val.',la ragazza mi tira contro una scatoletta di tic tac alla menta, ma la schivo. Nick trattiene una risata.
'Cosa c'è da ridere? Tu lo sai leggere? Perché il tuo ragazzo è deficiente e non è capace. Dio, siete così imbecilli?'
Nicholas mi prende il foglietto dalle mani.
'Sono io quello intelligente. Ma questo coso è impossibile da decifrare! È un codice morse, o qualcosa del genere..',la ragazza glielo strappa bruscamente dalle mani e lo ripiega attentamente.
'Idioti. Ragazzini idioti. È per persone come voi che esiste il razzismo contro i bianchi. Ed è per persone come voi che alla gente non piacciono i gay. Siete stupidi.',protesto alle parole della ragazza.
'I gay non sono stupidi!'
'Non tutti, ma voi due sì.',risponde la bionda.

Guarda Nicholas e poi ricomincia a piangere.

'Perché piangi?',chiede il biondo. La ragazza scuote la testa.
'Siete due idioti, perfetti insieme. Siete tanto innamorati, vero?',Nick sorride, ma la ragazza aveva la testa bassa e non poteva vederlo.
'Non immagini quanto.'
'Hai ragione. Non lo immagino. Non ho mai amato nessuno e nessuno ha mai amato me. Ho buttato la mia vita.'
Le alzo la testa con due dita della mano sinistra.
'Ora calmati. Va bene?',le dico. Cercavo di avere un tono di voce dolce, ma non è da me.
'Alex, siamo due idioti.'
'Va bene, lo siamo.. ora va meglio?'
'Alexander. Sono incinta.'

Mi metto le mani sulla faccia e Nicholas sgrana gli occhi.

'Auguri.',le dice il biondo.
'È del tuo ragazzo.',risponde lei.
'Merda, bene. Auguri anche al mio ragazzo, la prossima volta che ci lasciamo gli regalerò un pacchettino di preservativi, credo possa essergli utile.'
Il ragazzo sembrava scosso. Io non riuscivo a realizzare.

'Come sai che è mio?'
'Non esco con nessuno da sei mesi. A dire il vero, mi sono quasi barricata in casa. Io non lo voglio, Alex. Io non lo voglio.'
'Io sì, invece.'
'Io non voglio fare la mamma!'
'È mio. È mio figlio. Io lo voglio.'
'E come pensi di fare, sentiamo? Lo crescerai da solo?',Nicholas la osservava attentamente. Non le piaceva quella ragazza, non le era mai piaciuta.
'Non è da solo. Ci sono io.'
'Di bene in meglio. State scherzando, vero?'
'Io sono serissimo.',s'impunta il ragazzo. Non riesco a parlare, non so cosa dire.

È incinta. È incinta di un bambino mio. Non so se dover essere felice o tutto il contrario. Ma lui, invece, lo sapeva. Lui stava riuscendo ad essere più forte di me.

Non aveva perso il suo coraggio. Non era morto. È sempre in lui, quel coraggio.

'Come pensate di fare?'
'Come avremmo fatto se avessimo adottato un bambino. Nello stesso identico modo. Sai che ci sposiamo?',la ragazza scuote la testa.
'Voi siete pazzi.'
'Io adoro i bambini!',annuncia il biondo. Dovevo ancora realizzare con che naturalezza stesse parlando.

***

Nicholas era sul divano. Stava smanettando con il cellulare.

'Ti stai cercando un nuovo fidanzato?'
'No, cercavo una casa con una stanza in più per il bambino. Dai, Alex. Gioco a Candy Crush.',scuoto la testa e siedo sul divano accanto a lui, osservando il telefono del ragazzo.
'Nick.. questo non è Candy Crush.'
'No, sto cercando una casa in zona. Villetta con piscina?',chiede il biondo, sorridendo.
'Appartamentino con tre o quattro stanze basta. Basta case private, mio figlio non sarà un viziato.'
'Sì che lo sarà.'
'Sì, ovviamente, ma crescerà meglio di come sono cresciuto io. Non mi odi?'
'Ti amo, stupido. Non è colpa tua. Ma, sul serio. Protezioni non ne usa nessuno, vero? Jason, tu, proprio nessuno?'
'Perché un ragazzo gay dovrebbe andare in giro con dei preservativi?'
'Malattie veneree.'
'Sono anche fidanzato.'
'Allora sì, sei coglione. E non sei gay.'
'Si che lo sono!',protesto.
'Vado a cercare delle camerette online.'
'Io ci autoinvito a casa di Margo stasera a cena. Dov'è Annie?'
'È mezzogiorno, nella nostra camera che dorme.'
'Chiamo Margo.'
'Vai.'

•••

La mia piccola testolina che scrive cose assurde. Ma.

La dolcezza di Nicholas. Voglio un fratello come Nicholas, oppure un fidanzato come Nicholas. Ma etero. Dove lo trovo?

'VADO A CERCARE UNA CAMERETTA' cioè dai, sarà un papà adorabile.

fraf_02 Nick e Brandy.. CEEERTO..

-Michi.❤

Per uno stupido errore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora