Sunday//7

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Sono due notti o più che Shane dorme fuori dalla stanza di Tom. Quel povero ragazzo potrebbe denunciarlo per stalking.

Gli sta correndo letteralmente dietro.

'Tom..ehi, Tom..a che ora hai la partita oggi? Voglio venire a vederti!',continuava così da dieci minuti. Quando, in un momento di sclero, Tom gli urlò contro.

'PORCA PUTTANA! STAI LONTANO DA ME! PERCHÉ MI ASSILLI?!'
'PERCHÈ IO E TE SAREMMO UNA COPPIA PERFETTA!'
'IO SONO ETERO!'
'TU MENTI!',m'intrometto, spostando Shane indietro.

'Ciao..lo tengo a bada io. Scusa.',
il ragazzo mi guarda senza rispondere, e si allontana. Guardo Shane spalancando gli occhi per lo stupore e facendo strani gesti con le mani.
'Cosa cazzo stai facendo? Genio, quel ragazzo è etero. Si vede da chilometri.'
'Come Nicholas, è un bravo attore. A prima vista, non avrei mai detto che sei gay..ma, dopo averti appena visto con questa camicia rosa, sei palesemente omosessuale.'

Mi guardo la camicia e scrollo le spalle.

'Non è proprio rosa. È più color salmone, non ti pare?'

***

Nicholas mi chiede le chiavi.

'..guido io.',mi metto seduto in macchina a leggere le ultime pagine di diario rimaste. Il ragazzo mi scrutava, per brevi lassi di tempo ma più volte, stando sempre attento alla strada.

Prima che potesse domandarmi cosa ero intento a fare, glielo dissi io.

'Questo diario era della madre di Margo. Stiamo facendo delle ricerche per trovare un nome.',il ragazzo distolse brevemente lo sguardo dalla strada.
'Che nome?'
'Amore, guarda la strada, ci tengo alla mia vita.',lo fece.
'..il nome del suo padre biologico. Non è una bella situazione. Non chiedere nulla, per piacere.',il ragazzo non rispose, tenendo le mani sul volante e lo sguardo fisso sulla strada.

Non chiese nulla. Amo molto questa caratteristica di Nicholas: si fa i fatti suoi. Insomma, lo amo anche per altri motivi, ovvio. Ma adoro il fatto che lui non s'intrometta quando io gli chiedo di non farlo.

Certo, non che mi ascolti sempre.

Passammo il resto del viaggio fra silenzi e sorrisi. Dio mio, mi avrebbe baciato davanti a qualcun altro?

***

Margo era nella camera con mio cognato accanto, stretti sul letto a mangiare del gelato.

'Margo..devo dirti qualcosa da giorni. Insomma. Non voglio perderti, ma..',grido un CIAO AMICI e i due mi guardano sorridendo, imbarazzati.
'..Alex. Mi hanno dimessa. Solo che immaginavo saresti venuto..e scrocco un passaggio.',sorrisi istintivamente.

Questa è Margo Evans, ragazzi.

'Margo..ho quasi finito il diario.',dissi.
'..e io ho la data. È triste. Trentuno dicembre..sono nata esattamente nove mesi dopo.',Shemuel sembrava confuso.
'Perchè è triste?',Margo chiuse gli occhi e appoggiò la testa sul petto del ragazzo. Non rispose, ma io capì subito.

Sua madre era una prostituta, e l'ultimo dell'anno lei si è prostituita.. e nove mesi dopo è nata Margo.

Per lei sembrava una cosa terribile. Invece, io ringrazierei sua madre per avermi dato lei.

***

Credo di aver perso Margo nella scuola da ore. Era andata non so dove con Shemuel, e adesso sto cercando nella sua camera.

Sento due voci. Una sua e una di Margo.

Credo di avere una grande qualità nell'usare i buchi delle serrature per spiare le situazioni.

Per uno stupido errore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora