Saturday//7

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Sentivo due voci provenire dalla camera in cui era ricoverata Margo. Una era sua. Una del ragazzo che non la lasciava mai sola.

'..ho paura. Se sono psicopatica? Se divento matta? Se mi drogo, se fumo, se mi ubriaco e divento dipendente? Shemuel. Fammi una promessa. Se finirò in un ospedale psichiatrico, QUELLO dev'essere Eichen House.', sentii il ragazzo ridere leggermente.
'..se ti seguissi in manicomio, sarei pazzo?'
'..decisamente.'
'..se tu vai in manicomio, sei pazza. Se io ti seguo in manicomio, sono pazzo. Se io sono pazzo, devo andare in manicomio. E ci sarai anche tu, perché sei pazza. Due pazzi insieme sono adorabili, non trovi?',sentii ancora la lieve risata della ragazza. Sbirciai dal piccolo buco della serratura la scena. I due si stavano baciando.

In modo molto passionale.

Shemuel allontanò delicatamente Margo.

'..non pensare che sono uno stronzo. Ma dovrei dirti delle cose, prima di..prima di fare qualunque cosa.'
'..non devo sapere tutto della tua vita. Ci sono cose che tu non sai della mia.',il ragazzo sospirò. Li stavo spiando..? Sì. Sì, li stavo spiando.

'Quello che devo dirti, invece, lo vorrai sapere. Cioè..forse non vorresti saperlo, ma devi. Quando ti ho vista per la prima volta..'
'..stavi ridendo, lo so, ero tanto ridicola?',vidi il ragazzo scuotere la testa attraverso il buco.
'Stavo sorridendo. Quelli dietro di me stavano ridendo. Hanno scommesso su quanto ci avrei messo a portarti a letto..'
'Ti sembro una disperata, forse?'
'..no. Lasciami arrivare al punto.'
'..SCOMMESSO SU QUANTO CI METTEVI A PORTARMI A LETTO? Cioè, avresti dovuto farlo in quanto tempo?!'
'UNA SETTIMANA. E non avrei dovuto portarti a letto..solo essere quasi sul di farlo. Ma non è questo il punto.'
'..VATTENE VIA. ALTRO CHE EICHEN HOUSE, FATTI FARE UN ELETTROSHOCK!'
'..UNA SETTIMANA È PASSATA DA TEMPO, E IO SONO ANCORA QUI! Cazzo. Era una scommessa che mi è stata proposta..ma non l'ho accettata. Non te lo meritavi.

C'è qualcosa di serio che ti devo dire..e forse, dopo, mi molli sul serio.'

'..vorrei sapere chi ti ha detto che stiamo insieme.',sembrava seccata. Il ragazzo la stava guardando.

'..non stiamo insieme?'
'..no. Ma potremmo.',il ragazzo sorrise. Cioè, non che da questa visuale veda bene, ma io avrei sorriso alla dolcezza aspra di quella ragazza.
'..Margo. Vuoi essere la mia ragazza?',lei lo baciò.
'..voglio essere la tua ragazza. Sei più tranquillo?'
'..diciamo. Allora..',mi appoggiai alla porta, forse troppo. Questa si aprì e io finì con il viso schiacciato sul pavimento, sotto gli sguardi increduli dei due neo-fidanzati. Mi alzai e li guardai spaesato.

'..la prima coppia etero vera che vedo da tempo! Come va?',Margo avrebbe voluto trucidarmi e glielo si leggeva negli occhi.
'..io non spio te e Nick.'
'..io ti dico tutto. Tu, al contrario, no. Di cosa parlavate?',Shemuel si alza dal letto e mi sorride amaramente.
'..vado a cercare il mio coraggio. Credo di averlo perso.'
'..il mio è morto ieri.',dice la dolce voce di Nicholas dietro di noi.

Rimango solo in camera con Margo, che mi stringe forte a se.

'..Alex. Ci ho pensato.. forse posso trovare il mio padre biologico.',le presto tutta la mia attenzione e anche di più.
'Mio padre, dopo la morte di mamma, mi ha dato una scatola con dentro delle sue cose. Nel caso volessi conoscerla meglio, mi ha detto. Non l'ho mai aperta..ma, forse, ora sarebbe il momento adatto. Vorrei che lo facessi con me..se ti va. Ecco. Mio padre mi ha portato la scatola stamattina..gliel'ho chiesta io. Era in camera mia, in città. Me l'ha messa in quell'armadio..me la passeresti?',frugo all'interno delle ante bianche di fronte al letto, e tiro fuori una scatola di legno.

Mi siedo ai piedi del lettino e la ragazza si raddrizza con la schiena, trovando il mio viso dipinto da un sorriso ansioso e incoraggiante di fronte al suo. Le passo la scatola, e lei la apre.

Due diari dalla copertina nera. Un braccialetto, di quelli che ti mettono durante i ricoveri in ospedale. Un fermaglio per capelli color argento con delle pietre blu incastrate. Una fede d'oro. La ragazza la prende tra le mani. Mi vennero i brividi. Era sicuramente la fede del suo matrimonio con il padre di Margo.

C'erano anche delle foto.

Sorrideva, in tutte. In alcune era sola..in altre con il padre della mia migliore amica..in altre con lei..la mia preferita era una in cui erano tutti e tre vicini. I genitori erano seduti su un divano e si contendevano Margo in braccio. C'era anche una chiavetta USB.
'..Margo. Vuoi vedere cosa c'è dentro la chiavetta? Se vuoi la porto a scuola e vedo nel computer.',scuote la testa.
'..no. Quello posso farlo anche poi. Adesso vorrei leggere i diari..magari c'è qualcosa, anche solo una piccola cosa, che può farmi arrivare al nome di mio padre.',apre un diario dalla copertina scura. Dentro c'erano delle pagine completamente scritte.
'..in uno di questi due diari, forse, c'è scritto un nome. Ce li dividiamo?..se hai voglia, certo.',le sorrido.
'..entro un paio di giorni, avrò finito di leggere questo qui. Vuoi davvero che entri nella testa di tua madre..?'
'..non s'è fatta voler bene da me da viva. Sarà brutto, ma forse questi potranno farmi capire che era una brava persona. E non mi dà fastidio che tu possa pensare che lei sia meglio di come l'hai conosciuta.',le sorrisi.
'..per dar vita a uno splendore come te, doveva essere una persona meravigliosa.'

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