Bevo della grappa mentre Camelia balla con una.
Mi siedo su una poltrona e vedo due ragazze guardarmi e ridacchiano.Dopo un po si avvicina una delle due,alta,capelli castani con una schiaritura leggera sulle punte,occhi castani, indossa un vestitino rosso e corto ,senza spalline.
"Ciao bello"
"Buonasera" le dico mentre le guardo le coscie.
Sorride,mi prende la mano e mi porta in una stanza con dei divani.
Mi siedo su una sedia e accendo una sigaretta mentre lei mi sbottona i pantaloni e inizia a farmi un Pompino.
Godo in silenzio mentre le tengo i capelli.
Non è molto brava perciò mi alzo e vado di nuovo al bar dove ordino un cocktail.
Camelia è ubriaca e inizia a stuzzicarmi.
Finisco di bere, pago e vado verso la macchina seguito da lei.
Saliamo in macchina e Ci rechiamo a casa mia.
Entriamo e lei inizia a spogliarsi,la guardo e mi avvicinò a lei,mi sbottona la camicia e mi caccia i pantaloni.
La butto sul letto e la metto a pecorina mentre mi cacciò i boxer.
Le tiro una pacca sul sedere e faccio entrare il mio membro.
Inizialmente spingo piano poi accellero mentre la tengo i capelli.
Grida dal piacere mentre io vengo.
Butto il preservativo e mi sdraio accanto a lei,fumo una sigaretta e poi mi addormento.
Suona la sveglia e dopo 5 minuti mi alzo per prepararmi per il primo giorno di lavoro.
Mi vesto:Smoking nero classico.
Prendo le chiavi e il telefono ed esco di casa.
Fumo una sigaretta visto che sono capitato di nuovo nel traffico,
Controllo il telefono e riparto.
Appena arrivato mi assegnano una stanza con una scrivania,una piccola libreria,un divano con un tavolino da caffè.
Sistemo le mie cose e inizio a lavorare.
La mattinata procede al meglio finché non inizia a piovere.
Esco dal lavoro,salgo in macchina e prima di girare la via vedo il mio capo sotto un balcone.
"Signorina Fertry,avete bisogno di un passaggio?"
Annuisce con la testa e sale.
Era tutta bagnata con la camicia leggermente sbottonata che mi permette di ammirare la spacca del seno.
"Stavo aspettando il mio guidatore personale ma è capitato nel traffico e io ho fretta".
"Dove la porto signorina Fertry?"
Mi dice la via e mi avvio verso la destinazione.
"Allora signor Vills mi parli un po di lei"
"Non mi piace parlare molto di me signorina Fertry"
"Lea"
"Come scusi?"
"Mi chiamo Lea, può anche chiamarmi Lea,solo quando siamo fuori"
Mi fermo davanti al mio bar preferito è le chiedo di aspettarmi un attimo.
Ordino due caffè e ritorno in macchina.
"Grazie signor Vills"
"Puo anche chiamarmi Dave"
Sorride e sorseggia il suo caffè.
"Mi piacciono gli uomini misteriosi"
Sorrido e continuo a guidare.
Parcheggio davanti a una villetta vicino al mare.
"Grazie Dave,posso offrirti qualcosa?"
"No grazie sign...,Lea,ho un impegno e devo andare,buona giornata"
"Anche a lei,Dave"
Sì gira e si avvia verso l'entrata della casa.
È tutta bagnata e i vestiti sono attaccati al suo corpo e vedo ogni sua forma,Eccitante.
Passo dalla casa di mamma per vedere come sta,ma non è in casa,sicuramente è da mia zia.
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"Dà,dove sei?"
"Tom sto avviarrivando, sono vicino il campo sportivo,sono quasi arrivato"
Mi fermo davanti casa di Tom,il mio amico più stretto.
Sale in macchina e andiamo in una nuova discoteca dove ci aspettano gli altri.È pieno di gente,la musica rimbomba nelle nostre orecchie,tanta gente ubriaca.
Ci sediamo su un divano e beviamo un cocktail ciascuno.
Mi guardo attorno e in lontananza vedo Lea.
È in compagnia di un uomo,pare stiano litigando.
E vestita con un vestito lungo,la schiena è scoperta,ha un fondo schiena meraviglioso.
L'uomo la prende dai polsi e le grida mentre lei cerca di staccarsi,a questo punto mi alzo e mi avvicino a loro.
"Puttana di merda,quando dico qualcosa è quella e basta! Su muoviti vieni."
"La lasci andare" intervengo io.
"Dave?" Dice lei sorpresa.
"Tu chi sei?Senti non ti intromettere, non sai con chi hai a che fare" dice lui continuando a tirarla verso l'uscita.
Lo prendo dal collo "Senti intanto ti calmi, e poi non me ne frega un cazzo di chi sei,lasciala andare se non vuoi vedere chi sono io"
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RØSSØ FUØCO
Romance"L'HO RICØNØSCIUTA DA LØNTANØ..QU£I CAP£LLI RØSSØ FUØCØ, QU£L SØRRISØ CH£ DØMINA LA MIA MENT£,L£A.."