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Mi tira un pugno,Sorrido e ricambio.
Iniziamo a combattere fin quando non veniamo sbattuti fuori.
"Sei morto" Mi dice quello entrando in una Range Rover nera.
"Dave!"
"Lea,chi era quello?"
"Non dovevi cazzo, non dovevi!"
"Perché no?" Le chiedo mentre con un fazzoletto pulisco una piccola ferita.
"Perché ora sei nei guai"
"Lea non sono nei guai,vieni,ti porto a casa"
Saliamo in macchina e partiamo.
"Portami in qualche hotel"
"Perché?"
"Perché ho paura"
Giro la macchina e mi avvio verso casa mia,
dopo 15 minuti arriviamo.
"Questo non è un hotel,dove siamo?"
"Casa mia"
Entriamo a casa mia,lei si guarda intorno,è spaventata.
"Tranquilla non ti violento,ora vai a farti una doccia,il frigo è pieno,io torno tra poco."
"Dove vai?"
"A prenderti qualche vestito"
"Ma sono le 2"
"Tranquilla "
Esco di casa ,salgo in macchina e mi reco verso casa di mia madre.
Prendo le chiavi ed entro,salgo al piano di sopra,percorro il corridoio e sono davanti alla porta di quella stanza..quella stanza intatta..Entro e i ricordi mi assalgono.
{Dave,Dave..}
Quella voce mi rimbomba in testa,mi sento male,cado a terra e piango.
"Dave" dice mamma assonnata dietro di me
Mi alzo,apro l'armadio e prendo qualche maglietta,qualche pantalone e una felpa.
Prendo due paia di scarpe dalla scarpiera e metto tutto in una sacca sportiva e scendo senza dire niente.
"Dave,dove li porti ,che succede,Dave!"
Sbatto la porta e risalgo in macchina.

"Dave sei tu?"
"Sì Lea"
Chiudo la porta ed entro nella mia stanza.
Lei è sdraiata sul mio letto,indossa una delle mie magliette e i miei boxer neri.
È senza reggiseno,vedo la forma del suo seno..
Le do la sacca,lei la apre e da un'occhiata.
"E questi?"
"Dormi qua,io dormo sul divano".

{Dave,ti voglio bene}Ancora quella voce,Il solito sogno.
Sento qualcuno coprirmi con la coperta..

Mi sveglio alle 9:30,
Vado in cucina e vedo lei,sta facendo dei biscotti.
"Da quando sei sveglia?"
"Da un po"
Mi giro e vado in bagno a farmi una doccia.
Esco dal bagno e sento quel dolce profumo di biscotti appena sfornati,mi ricorda quando andavo da nonna,il suo sorriso e il sorriso di...

"Cucini bene" le dico mentre assaggio uno dei biscotti.
"Mangia tranquillo,oggi non si lavora"
"Come non si lavora?"
"Festa"
Controllo il calendario dal telefono.
"Ah..vero,allora oggi andiamo a casa tua a prendere un po di roba,non penso che verresti a lavoro con i vestiti che ti ho portato ieri"
"Dave,posso anche rimanere a casa mia"
"No,per qualche giorno rimani da me,sennò rimani a casa di mia madre"
Finiamo di fare colazione e vado in camera mia per vestirmi,dopo un po entra lei, vestita con la tuta che le ho portato,quel profumo è rimasto sui vestiti..
Guardo lei e vedo..vedo...
"Dave,stai bene?"
"Sì..dai su andiamo"

RØSSØ FUØCODove le storie prendono vita. Scoprilo ora