CAPITOLO 9 BEN

288 16 1
                                    

In realtà, non avevo idea di quello che intendesse fare, avevo avuto troppo poco tempo per pensarci su e così feci quello che mi aveva chiesto. Ma quando la vidi letteralmente volare sopra la mia testa, il tempo rallentò mentre il mio cuore si mise a battere all'impazzata, capendo quello che stava per accadere. Già mille immagini di Mia spiaccicata sull'asfalto mi si presentarono davanti. Trattenni il respiro per tutto il tempo in cui Mia fece la capriola in aria, e ricominciai respirare solo quando la vidi riatterrare sui piedi perfettamente integra. La folla esplose in un boato d'approvazione e uno scroscio di applausi mi fece tornare in me che per poco mi dimenticavo di cantare l'ultimo ritornello. Sorrisi a Mia, ma capii dalla sua faccia che c'era qualcosa che non andava, mi indicò il piede. Prima che il pubblico potesse accorgersene corsi da lei, sempre cantando, e la presi in braccio facendola girare, come se fosse tutto programmato. E quando terminai il ritornello lei mi prese il microfono del barbone e disse come la bambina del video

<< Is that your gradmas coat?>>

Ragazzi, vecchi, donne, bambini, tutti applaudivano a noi e a nessun'altro. La ragazza dai capelli rossi ci guardò male e Mia di tutta risposta mimò con la bocca ''Baciami il culo" e le fece il dito medio. Molti ragazzi vennero a farci i complimenti e un paio di ragazzine mi chiesero l'autografo. Sempre tenendo Mia in braccio rilanciai il microfono al barbone con la chitarra e arrivato in prossimità del marciapiede feci scendere Mia per farla sedere. Lei esaminò il piede e poi mi guardò con aria afflitta

<< Credo che sia la caviglia...>>

<< Non guardare me, sei te che studi medicina, mica io!>> scherzai alzando le mani.

<< Devo aver preso una storta mentre atterravo...dopotutto mica poteva venirmi perfetta già la prima volta...>>

<< CHECCOSA?!? Era la prima volta che facevi un'acrobazia del genere?!?!? Ma ti potevi ammazzare!!!>> le dissi incredulo.

<< Beh si ma lo avevo visto fare tante volte...>> disse assumendo un aria da cucciolo, semplicemente irresistibile con cui era impossibile arrabbiarsi.

<< Mia>> mi sedetti al suo fianco sul marciapiede << tu sei pazza, potevi ucciderti, davvero non te ne rendi conto?>>

<< Pur di farla pagare a quella stronza...>>

<< Quella stronza>> disse una voce alle nostre spalle << si chiama Francesca>>

Io e Mia ci voltammo all'istante. La rossa ci stava guardando male, in particolar modo stava squadrando da capo a piedi Mia...

<< E non è un problema mio se non capisci quando uno scherza>> continuò rivolta a Mia << fosse il tuo fidanzato potrei capire la tua ostilità ma uno strafigo come lui dubito che perda tempo con una mocciosa come te...>>. E poi mi fece l'occhiolino. Doveva essere la sorella di Carla Santini, la simpatia era quella.

<< Lui è il mio ragazzo razza di una sgualdrina che non sei altro>> disse Mia aggressiva alzandosi di scatto. Se Mia fosse stata un cartone animato le sarebbe uscito il fumo dalle orecchie tanto sembrava incazzata. La rossa alzò le sopracciglia incredula e guardò me come per dire ''mi sta pigliando per il culo non è vero?". Pure io mi alzai e con il mio braccio cinsi le spalle di Mia e le diedi un bacio sulla guancia, molto lentamente. Decisamente non era un qualunque bacio tra amici.

<< Amore mio, non ti scaldare, io sono solo tuo>> le sussurrai all'orecchio per tranquillizzarla. Senza che me ne rendessi conto l'avevo chiamata amore mio, oddio era forse troppo presto?

Il Segreto Del Tuo SguardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora