La partenza

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~ Hermione ~
È il girno della mia partenza e sono veramente triste. Mi sveglio alle 6 e saluto Ginny che mi abbraccia con tanta forza e io ricambio l'abbraccio. Prma di usire ho lasciato una lettera sul comodino di Ron, per spigargli il motivo della mia partenza. Poi esco dalla Tana e mi smaterializzo a Milano nella Stazione Centrale, che da fuori assomiglia a King's Cross. Prendo il primo treno per Salerno e parto. Non avrei mai pensato di dirlo ma sono contenta che ne Ron ne Harry mi abbiano vista partire.

~ Ron ~
Mi sveglio alle 7, mi siedi sul letto e vedo una lettera appoggiata sul comodino. In un primo momento no capisco di chi sia per via del sole, ma poi vedo la caligrafia di Hermione e cerco di mantere la calma. L'apro e leggo:
"Caro Ron
So che può smbrarti strano vedere una mia lettera a quest'ora del mattino, ma io non posso tenermi questo peso dentro"

Non capisco cosa voglia dire, intanto Harry si sveglia di fronte a me dicendo ‹‹ Ehi Ron che leggi ››. Io non lo ascolto e continuo a leggere:

" È da un po' di tempo che mi si è riaperta una ferita nel cuore che devo colmare, e per questo ho deciso di partire e di tornare dove la mia ferita si è aperta. Non te l'ho detto prima perché mi avresti implorato di non farlo, e io forse ti avrei ascoltata, ma non posso restare qui. Quindi, ti dico arrivederci Ronald Wesley. Forse un giorno ci rivredremo.
Con tutto l'affetto che ti posso dare!
Sempre tua Hermione"

Intanto anche Harry si è seduto sul letto, io impallidisco. Ogni parola di quella lettera è un colpo al cuore. La mia Hermione, la mia Hermione se ne andata e io non ho fatto niente per fermarla. Io non ho fatto nente. Harry mi vede impallidire e credo che veda che io sono sconvolto così mi chede

‹‹ Ron che succede, chi ti ha dato quella lettera? Cosa c'è scritto? Ron dammela subito! ››

Io gliela dò, il mio mondo si sbricioloa in mille pezzettini. No, non è vero, è solo la mia immaginazione che mi gioca brutti scherzi. Mi alzo, mentre Harry continua a leggere. Vado nella stanza di Ginny che è in piedi. Apro la porta senza bussare, e nel letto dove dormiva Hemione non c'è nessuno. Scendo in cucina e nemmeno li la trovo. Allora è proprio vero, Hermione se ne andata. Mi siedo su divano, in tanto scendono anche Harry e Ginny che mi vengono a consolare. Harry mi dice

‹‹ Dai vedrai che tornerà, ne sono sicuro ››

e Ginny che dice ‹‹È stato doloroso anche per lei scegliere di andarsene, ma se non lo faceva sarebbe rimasta infelice per sempre e non credo che tu lo voglia ››.

Mi giro verso Ginny e gli chiedo
‹‹ Tu lo sapevi? ››

e lei mi risponde ‹‹ Si io lo sapevo ››

‹‹Ginny perché non me lo hai detto? ››

‹‹ Perché, me l'ha chisto Hermione di non dirlo a nessino ››

‹‹ Bene, ora che se ne andata, mi devi dire dove altrimenti ti constringerò ››

‹‹ Va bene, lei si è smaterializzata a Milano. Ha detto che avrebbe preso un treno per il sud, a quanto pare i maghi in Italia possono gircolare liberamente senza che nessuno dica niente. Ha detto che sarebbe tornata dove tutto era iniziato e più di questo non so ››

‹‹ Grazie Ginny hai detto molto. Harry tu vuoi venire con me. Io la voglio cercare, la farò tornare qui costi quel che costi ››

‹‹ Certo che vengo, non ti lascerei mai solo in una ricerca lo sai ›› e mi fa un gran sorriso.

~ Hermione ~
Sono alla stazione di Milano da più o meno un ora e il treno arriverà tra 45 minuti.
Intanto che aspetto ripenso alla mia scelta e mi convinco che è la cosa giusta da fare. Sento gli antoparlanti dire

‹‹ Il treno per Salerno arriverà con mezz'ora di anticipo. Chiediamo a tutti i passeggeri di prepararsi e aspettare, grazie ››.

Mi alzo dalla panchia, mi stiracchio e cammino fino alla ferrovia di aspetto seduta.
Ormai sono sul treno siamo quasi arrivati a Bologna e io ho dormito per questa parte del viaggio. Ho fatto un sogno bellissimo, ero con Ron e lui mi portava a fare una passeggiata in un bosco. Poi mi diceva che mi amava da sempre e mi baciava. Io per un'attimo non capisco cosa succede, dopo mi sveglio e capisco che mi manca tantissimo e che darei qualunque cosa per rivederlo, anche i miei poteri pur di averlo accanto a me, di sentire la sua voce e il suo profumo. Se chiudo gli occhi lo rivedo davanti a me con il suo sorriso e con i suoi occhi di un azzurro in cui mi perdo. Ogni volta che lo rivedo mi sento sempre più triste e depressa. Ma ho preso la mia decisione e poi voglio rivedere i miei cugini dopratutto Stef che è come un fratello per me e io sono come una sorella per lui. Stef abita in Australi, a Sidny, e lo vedo poco sopratutto per il lavoro che fa. Lui è un Archen, una specie di Auror, solo che al posto di andare alla riicerca di creature malvage, lui cerca mostri per civilizzarli. È alto magro e con un fisico ben scolpito, ha i capelli biondo dorato e gli occhi marroni come i miei. Quando sto con lui, ogni brutto pensiero scompare e le ore passano. Sono arrivata alla stazine di Bologna e visto che abbiamo 5minuto scendo a sgranchirmi un po' prima della prossima fermata.

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