Alla Ricerca

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~ Ron ~
Grazie alle informazioni di Ginny sappiamo che Hermione è in Italia, ma chi sa dove ormai.
Mentre cerchiamo il modo di arrivare in Italia, vedo il Deluminatore illuminato da una luce blu come l'ultima volta. Lo prendo e Harry si avvicina. Lo accendo e, come quella volta, una sfera di luce blu ne esce. Sta volta, però, non emette nemmeno un suono, ma nella sfera si può vedere un' Hermione addormentata su un sedile. È bellissima, poi dico
‹‹ Pornto ? ›› e Harry mi riponde
‹‹ Sempre ››.
La luce si avvicina a noi, poi ci entra dento e ci teletrasporta. Veniamo spinti su una banchina di una stazione dove c'è scritto "Firenze".
Harry mi spinge dietro un cartellone publicitario, perché un' Hermione soddisfatta ma un po triste, sta scendendo. Io la scruto da lontano, è bellissima sembra un angelo che si è appena svegliato da un sogno bellissimo. L'amo proprio per questo, perché mi basta guardarla per sentirmi al sentirmi al sttimo cielo. Vorrei andare li e abbracciarla, dirle che non doveva scappare, di non farlo mai più e che per me lei è molto importante. Vedo due posti liberi e dico ‹‹ Harry quando passa quel signore noi saliamo sul treno ››, lui annuisce. Un signore con un carrello stra colmo passa e noi saliamo sul treno. Sento una voce dire ‹‹ Signore e signori vi pregheremmo di salire, il treno partirà tra un minuto, grazie ››. Da un finestrino vedo Hermione salire, così spingo Harry in due sedili vuoti per nasconderci, poi faccio comparire un cappello e lo mettoin testa , altrimenti avrebbe visto i miei capelli e avrebbe capito che siamo noi.

~ Hermione ~
Ho appena finito di scrivere la lettra a Stef che recita così
" Caro Stef
Mi manchi, non vedo l'ora di vederti. Sono un po'  triste perché non ho salutato i miei amici Ron ed Harry, ma se l'avessi fatto mi avrebbero implorato di non partire. Gli voglio molto bene ma se non partivo sarei scoppiata come un palloncino. Ti scrivo dal treno, sono quasi arrivata a Firenze, e sono quasi le 10 del mattino. Spero che tu stia bene. Ho ancora tre mesi prima di pensare se rimanere o tornare a Londra. Questo pensiero mi fa impazzire di tristezza perché se torno a Londara devo raccontare perché me ne sono andata e, invece se resto qui, non li rivedrò per molto tempo e io mi isolerei. Muoviti a venire, perché, come puoi ben vedere, sono molto confusa e ho bsogno di una spalla su cui piangere.
Con affetto la tua cuginetta Hermione"
Dopo la spedisco non con un gufo ma con una macchina del teletrasporto. Funziona così, si mette la lettera nel fascio di luce della macchina e si mettono le coordinate. Poi la lettera parte e arriva al destinatari in meno di un minuto. In Italia si unsano anche i gufi ma con qesto metodo si fa più in fretta, soprattutto se si è molto lontani. Torno al mio posto e mi riaddormeto. Sono sott'acqua, ad un certo punto qualcuno si avvicina mi prende e mi porta fuori. Io mi sento disorientata e vedo tutto un po' sfocato, poi sento una voce familiare ma non capisco di chi sia. Sento una mano sul mio viso, è calda, cerco di aprire gli occhi ma non ce la faccio, cerco di muovere la mano destra ma no riesco. Sono bloccata dalla stanchezza. Mi abbandono alla stanchezza e mi addormento. Mi sveglio di soprassalto, mi sento osservata, non cifaccio molto caso. Siamo arrivati a Roma. Decido di scendere e di andare a prendere qualcosa al vagone ristorante, poi torno al mio posto e inizio a mangiare un panino e a bere una thè freddo. Mi ero dimenticata che dentro la mia borsa c'era il cellulare che mi aveva regalato Stef. Lo prendo e lo accendo. C' è una foto come sfondo di me e i miei cugini. La guardo e sento le lacrime scendermi sul viso. Ormai non riesco a smettere, non m'interessa quello che pensa la gente. Mi calmo e prendo gli auricolari incorporati, poi ascolto della musica babbana che mi piace molto, c'è una canzone che ascolto quando sono triste chiamata " Nel blu dipinto di blu" è una canzone italilana di un certo Domenico Mudugno. Direi che adesso mi servirebbe molto. Dopo che l'ascolto due volte mi riaddormeto per la terza volta.

~ Ron ~
Sono immerso nel vedere Hermione piangere, non capisco perché, ma so solo che vorrei adare di fianco a lei e consolarla con un abbraccio. Harry mi guarda pensieroso e mi chiede

‹‹ Tutto ok Ron? Sembra che hai perso la tua felicità! ›› poi guarda Hermione e capisce.

‹‹ Voglio andare da lei, non m'interessa se faccio saltare tutto. Detesto vederla così triste e non poter fare niente. Ti prego fammi andare ››
Harry legge nel mio viso la determinazione nel volerla abberacciare e mi dice

‹‹ Va bene, ma prima ti devo trasfigurare. Ti cambio colore dei capelli e degli occhi, poi dobbiamo cambiare vestiti. Non riuscirai comunque andare da lei ormai si è addormentata. Ho sentito che alla prossima fermata ci fermeremo per mezz'ora. Li potrai andare da lei, capito ? ›› mi guarda come se non si fidasse di me e io annuisco contento.
Mi addormento pensando ad Hermione.
Sono in una stanza  blu-azzurro, il soffito è pieno di stelle. C' è una specie di colonna sferica che occupa tre metri della stanza, dentro questa colonna c'è dell'acqua. La stanza è cirolare e molto grande. Vedo un armadio appoggiato alla parete e a quattro - cinque metri di distanza c'è una porta con lo stesso colore della parete. Sono coricato sul pavimento che sembra un cuscino, difianco a me c'è qualcunaltro ma non riesco a vedere chi sia. Sentivo un brivido lungo il petto, come se fossi in imbarazzo. Guardavamo le stelle che non erano finte ma erano vere stelle, da qualla stanza si potevano vedere migliardi di puntini brillare. Ero affascinato da quella vista, sembrava che si potessero toccare. Mi svegliai di soprassalto. Harry continuava as cuotermi dicendo che Hermione era scesa e che loro dovevano trasfigurarsi. Sentì una stretta al cuore di felicità. Siamo andati in bagno e ci siamo trasfigurati. Poi iniziammo a cercare Hermione. Visto che c'era una libreria, porvammo li. Infatti dopo 2 minuti di ricerche vidi una chioma riccia e disordinata camminare tra due scaffali alla ricerca di un libro babbano. Mi avvicinai senza destare sospetti. Poi le  dissi

‹‹ Lei mi srmbra molto brava nel cercare libri, me ne consiglierebbe uno? ›› e le feci un gran sorriso. Lei mi guardò un'attimo, come per capire se avessi cattive intenzioni. Poi mi disse

‹‹ Certo, ma posso sapere il suo nome?›› ero nel panico più totale e le dissi

‹‹Rick, e lei dolce signorina è... ››
‹‹ Hermione. Piacere di conoscerla ››
Mi fece un sorriso belliessimo. La sua voce era una musica bella e soave. Gi chiesi dove stesse andando, e mi rispose che doveva arrivare fino a Salerno e poi avrebbr cambiato treno per arrivare iun paesino della Calabria. Io annuisco e le dico che devo fare lo stesso tragitto. Lei dice
‹‹ Allora puoi venire con me, hai per caso anche un'amico con te? ››
‹‹ Si, non ti dispiace se viene anche lui? ››
‹‹ Affatto, anzi mi fa molto piacere ››
Mi fece un sorriso che mi riscaldò il cuore. Intantomi diede tra le mani un libro. Dandomelo sfiorò le mie e sentì la stessa sensazione che avevo nel sogno. Ero imbarazzato, tanto che avevo paura di essere diventato rosso più della copertina del libro. Lei mi guarda e ride e io le dico
‹‹ Cosa c'è che ti fa tanto ridere? ››
Lei mi guarda e ride ancora di più, poi risponde
‹‹ Tu mi ricordi un mio amico. Diventava rosso così quando lo sfiravo, be anch'io arrossivo. Ma la tua espressine è troppo divertente ››
Io la guado e la sua risata mi contagia, è una risata di pura felicità e divertimento.
‹‹ E si può sapere il nome del tuo caro amico che arrossisce quando vi sfiorate? ››
Lei mi guarda un attimo, come se le avessi aperto la pora della tristezza. Dopo però mi risponde
‹‹  Si chiama Ron. È molto simpatico, forse non siete tanto uguali ››. L'amo con tutto il cuore, vorrei baciarla ma farei saltare la mia copertura. Ad un certo punto arriva Harry che mi dice

‹‹ Ehi Rick, andiamo il treno parte tra 5 minuti e smettila di infastidire quella bella ragazza ››
‹‹ Non la sto infastidendo, e comunque anche lei va dove andiamo noi quindi forse è meglio se la segiamo visto che conosce meglio il posto ››

Io e Harry avevamo pensato già a tutto nei minimi dettagli. Hermione sembra un po' imbarazzata, ma io le accarrezzo il braccio per tranquillizzarla e le faccio un gran sorriso. Poi, quando Hermione e Harry che si chiama Luke si sono conscuti, saliamo sul treno.

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