9.

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Era quasi divertente, valeva quasi la pena di ridere. Louis era così felice di dormire su un letto vero e proprio, di appoggiare la testa su un cuscino morbido invece che sullo schienale duro di una sedia. Non era difficile capire che non voleva dormire mentre Harry era in cucina, ma alla fine lo avrebbe fatto comunque. Alla fine avrebbe singhiozzato e avrebbe lasciato cadere la sua testa sul cuscino, gli occhi chiusi coperti dalla frangia morbida. Doveva essere molto stanco; questo rese Harry perfettamente felice. Era perfettamente felice del modo in cui Louis non riusciva ad impedire ai suoi occhi di chiudersi e al suo respiro di stabilizzarsi. Più Louis si sentiva al sicuro, meglio era.

Ciò significava che sarebbe rimasto ancora più sorpreso quando Harry fosse finalmente riuscito ad ucciderlo.

Non aveva avuto senso prima, tenerlo in vita. Non c’era stato alcun motivo reale tranne il fatto che lui era troppo sicuro di sé, troppo fottutamente disobbediente. Se lui non urlava, Harry lo puniva un po’ più a lungo.  Quella era veramente l’unica logica che Harry potesse offrire per mantenere Louis un ostaggio e prendersi cura di lui. Ora, però, c’era stato l’omicidio di Eleanor. Louis aveva tutta la colpa sulle spalle. Se avesse fatto un solo passo fuori nel mondo reale prima che Harry fosse stato catturato – e Harry non si sarebbe mai fatto catturare – sarebbe stato arrestato e processato per l’omicidio di una ragazza che aveva a malapena conosciuto. Era stato un meraviglioso pretesto per tirare fuori il suo tempo nella casa di Harry.

Più la polizia avrebbe indagato senza scoprire la posizione di Louis, senza nemmeno trovare il suo corpo, più a lungo Harry avrebbe potuto compiere degli omicidi. Dal momento che  aveva fatto ricadere la colpa della morte di Eleanor su Louis– lasciando piccoli pezzi dei vestiti di Louis, indossando le sue scarpe e lasciando intenzionalmente le sue impronte, usando i suoi coltelli – la maggior parte degli omicidi sarebbero stati collegati ad un imitatore.  Avrebbe potuto compiere due omicidi in una notte, se avesse voluto; uno per mano di se stesso, l’altro per mano del suo prigioniero. Si era aperto così tante opportunità. Gli aveva dato così tanti modi in più per ottenere quello che voleva.

Che cosa voleva? Ad essere onesti, Harry non lo sapeva neanche. Certo, sapeva chi cercare. Sapeva chi voleva morto e sapeva perché dovevano morire. Non c’era alcun motivo reale complessivamente, a parte il fatto che gli piaceva sentire le loro urla. Certo, Harry poteva dare la colpa ai suoi genitori. Li poteva incolpare di non averlo cresciuto correttamente, facendolo vivere costantemente nell’ombra dalla sua cazzo di sorella perfetta e averlo destinato ad essere per sempre la pecora nera della famiglia. Dal momento in cui aveva ammesso di provare un particolare interesse per un ragazzo, alla giovane età di cinque anni era stato etichettato come ‘damaged goods’, come merce danneggiata. Harry aveva affrontato il bullismo e l’abuso per quasi tutta la sua vita.

Così, che cosa voleva? Voleva vendetta? Era una prova, voleva dimostrare a tutti gli altri che lui era più intelligente di loro? Forse; aveva scelto di non soffermarsi su certi aspetti più di tanto. Harry preferiva fare quello che voleva e basta. Era una libertà che non aveva avuto per molto tempo; ha fatto in modo di approfittarne ogni volta che si fosse presentata l’occasione. Quando era più giovane, questo per lui significava dare fuoco agli oggetti a cui i suoi genitori tenevano molto e imparare come scuoiare gli animali che correvano per il suo cortile. Ora significava privare di ogni emozione che lui non avesse mai provato chiunque pensasse di non poter essere abbattuto.

Harry si ricordò nuovamente di Louis, coricato serenamente a un paio di metri da lui. Il suo petto si alzava e abbassava in modo regolare e i suoi occhi erano ancora beatamente chiusi.  Era singolare il modo il cui era calmo e rilassato mentre dormiva. Quando Louis era sveglio, era come se gli fosse stata inserita una batteria e qualcuno aveva dimenticato l’interruttore acceso. I suoi occhi guardavano curiosi ogni angolo della stanza e le parole si riversavano fuori dalle sue labbra, chiedendo di sapere esattamente perché Harry fosse così speciale e che cosa volesse, e perché faceva quello che faceva.

Damaged Goods - Larry Stylinson // ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora