6.

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Louis sentì la punta del coltello premere contro il suo fianco, e non riuscì a concentrarsi su nient'altro. Camminarono fianco a fianco - il braccio di Harry era avvolto attorno alla vita di Louis, sotto la felpa scura che gli aveva ordinato di indossare prima di lasciare il dormitorio. La posizione serviva sia a tenere Louis vicino ad Harry, sia a nascondere il coltello - oltre ai tagli che aveva lasciato sul suo petto. A chiunque avessero incontrato sarebbero sembrati una coppia qualsiasi che vagava per strada dopo una lunga nottata, assonnati e stretti l'uno all'altro.

Avevano camminato per quelle che erano sembrate ore; Harry lo conduceva facilmente, con un'arma nascosta e un sorriso furbo sul volto. Dopo essere usciti fuori dal suo dormitorio come dei criminali, dopo essere stato spinto rudemente in mezzo ai cespugli e alle ombre, avrebbe dovuto provare sollievo ad essere fuori all'aperto, dove chiunque avrebbe potuto vederli. Harry non poteva fargli del male se c'erano altre persone nei dintorni.

In qualche modo, questo non lo fece sentire meglio.

Erano persino entrati in alcuni taxi, andando da un posto a caso ad un altro e girando a vuoto. I due attraversarono vicoli bui e strade che Louis non riusciva a ricordare, passando per posti che non aveva mai visto prima. Se si fosse irrigidito, creando un contatto visivo con uno sconosciuto che passava di lì, Harry gli avrebbe fatto scorrere la lama lungo la spina dorsale, premendo le labbra sul suo orecchio e ricordandogli perché sarebbe stata una così brutta idea scappare via o cercare aiuto.

"Potrei reciderti il midollo spinale. Non sarebbe piacevole, vero Lou? Dissanguarsi sul cemento, freddo e solo? Morire lentamente, soffrendo come non hai mai fatto in tutta la tua vita?" Louis aveva rabbrividito e scosso la testa, e Harry aveva sogghignato, non avendo ancora terminato del tutto la sua provocazione. "O forse potresti essere fortunato, e ti potrebbero portare all'ospedale. Magari potresti vivere il resto della tua vita su una sedia a rotelle, con un'estrema paura del buio. Mi vedresti ancora, lo sai. Non ti sentiresti mai più al sicuro."

Louis non era sicuro fino a che punto tutto ciò fosse vero. Non sapeva quasi niente di midollo osseo e di recisioni. Avrebbe potuto essere una farsa, per quanto ne sapeva. Non era un rischio che era disposto a correre, non quando Harry era già riuscito ad uccidere tutte quelle persone. Aveva esperienza, e questo bastò a spaventarlo a morte.

Nel momento in cui raggiunsero la periferia della città, Louis era completamente disorientato. Percorsero marciapiedi vuoti, passando sotto le luci dei lampioni e accanto a resti di palazzi abbandonati che aspettavano di essere ricostruiti. Harry non aveva mai esitato, percorrendo una strada che sembrava conoscere bene. Si avvicinarono ad un edificio che sembrava un gradino sopra il resto - anche se alcune delle sue finestre erano sudice e disgustose e la vernice della porta era scrostata.

"Casa dolce casa," dichiarò Harry, tirando fuori dalla tasca una chiave e infilandola nella serratura della porta. Il cielo stava cominciando a schiarirsi; era più grigio, prossimo all'alba. Louis tremò dalla stanchezza e dalla paura, con gli occhi spalancati e curiosi; Harry lo spinse a terra, oltre la porta aperta. Accese la luce e chiuse la porta con un colpo dietro di lui; un sorriso amaro era stampato sulle sue labbra.

Il piccolo appartamento era in condizioni decisamente migliori all'interno rispetto all'esterno. Era pulito e semplice, con i pavimenti in legno e i ripiani in granito. In un angolo c'era una piccola cucina, in un altro era stato messo un letto. Al centro c'era un tavolo da pranzo, vicino a dov'era Louis. Fece per alzarsi, ma Harry gli si avvicinò e lo tenne giù premendo una mano tra le sue scapole.

"I miei me l'hanno comprata così non sarei più dovuto tornare a casa," gli disse, rafforzando la stretta e stringendo i capelli di Louis con l'altra mano. "Si sono assicurati che io passassi le mie estati a ristrutturarlo. Non volevano che tornassi a casa e mandassi tutto a puttane di nuovo, come ho fatto l'ultima volta. Dovresti sentirti onorato; in questi tre anni, sei il primo che io abbia mai portato a casa."

Damaged Goods - Larry Stylinson // ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora