Epilogo

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Ciao a tutti io sono Amy People, ho 16 anni e mi dovrei alzare dal letto, ma è troppo complicato...
-Amy alzati!- mio fratello urla dal piano di sotto, sbuffo -Arrivo!- urlo di rimando. Sbuffo e zoppicando arrivo in bagno. Mi faccio una doccia veloce, mi metto un jeans chiaro strappato, maglia bianca con una scritta nera e le mie amate Converse bianche alte. Mi spazzolo i miei capelli tendenti sul biondo che mi arrivano fin sotto il sedere. Scendo sotto già con lo zaino in mano -Riccardo che ore sono?-chiedo mentre mangio una mela -Sono le 8 meno dieci quindi dobbiamo diventrare Flash per arrivare in tempo.-dice, anche lui mangiucchiando qualcosa velocemente -Cazzo!- finisco la mela velocemente e mi avvio a scuola.
Bell' inizio di terza superiore no?
Mi sono beccata un ritardo già il primo giorno. Wow nuovo record. Questa ancora sta parlando mi sta rompendo le palle -People vuole ascoltarmi? Non solo arriva in ritardo ma si permette anche di non ascoltare la lezione?!- urla, mi alzo dalla sedia -Senta professoressa, non solo mi ha dato un ritardo insensato essendo che sono entrata alle 08:05 ma si permette anche di dirmi che non sto ascoltando la lezione. Ma invece, lei, si sente ?- chiedo, sbalordita mi ordina di uscire fuori dalla classe e io con piacere esco. Sbuffo e mi siedo a terra affianco alla porta della classe. Che palle. Non so che fare. Prendo le cuffiette dalle tasche dei jeans e le collego al cellulare. Inizia My dilemma is you di Selena Gomez. Inizio a canticchiarla. Passa un bidello con una scopa in mano. Gliela rubo, e sotto il suo sgardo scioccato inizio a usare la scopa come microfono e a ballare per tutto il corridoio cantando a squarcia gola il ritornello. Mi sento levare le cuffiete, mi giro verso Matt -Ehy era la parte più bella!- urlo -Tesoro, può essere bella quanto vuoi e per me puoi pure continuare a ballare e cantare a scquarcia gola ma per le professoresse una nota non te la mettono solo perché è il primo giorno...-dice ridendo. Lo guardo e poi mi giro dietro trovando tutte le porte delle classi aperte con professoresse e alunni che mi guardano scioccati -People subito dal preside!- urla isterica la mia professoressa. O mio dio cosa ho combinato ?! Guardo Matt e poi Giulia, che sta immischiata tra la folla , e scoppiamo a ridere. Mi avvio verso l' ufficio del preside, già la segretaria mi guarda male. Apro la porta, mi siedo e guardo il preside che mi sta guardando con un sopracciglio alzato, prende parola -Cosa hai combinato sta volta People ?-chiede, alzo gli occhi al cielo -Niente!- rispondo -Se era niente non ti avrebbero fatto venire qui- dice, alzo gli occhi al cielo -Va bene! Stavo cantando a squarcia gola la mia canzone preferita e mi ha sentito tutto l' istituto...- dico -Ah ecco chi faceva tutto quel fracasso!- dice, lo guardo male -Non era fracasso era arte!- dico, alza gli occhi al cielo ridacchiando -Va bene, va bene. Non ti puniró contenta?- chiede, sorrido mentre rispondo -Come al solito- arrivo alla porta e saluto il preside uscendendo dall' ufficio. Rientro in classe, tutti mi guardano sorridendo, tranne la prof che mi guarda male. Mi siedo al mio banco affianco a Giulia che cerca di trattenere le risate, gli do una gomitata ed esco il libro. La prof sorride e dice -People ti va di andare alla lavagna?- la guardo, guardo il libro e poi la lavangna -Okay prof- rispondo andando verso la lavagna. Inizia a dettarmi un' espressione lunghissima, ma non mi spaventa, gliela risolvo in meno di dieci minuti e soddisfatta mi risiedo -People complimenti- dice, sorrido.
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Driinnnn
Grazie campanella! Non ne potevo più !
-People vorrei parlarti...- mi disse la prof, la guardai accigliata -Si prof, mi dica- dissi avvicinandomi alla cattedra -Mi hai dimostrato di essere abbastanza brava in matematica- dice, annuisco aspettando che continui -Perciò ho deciso che darai ripetizioni a Trevis Evans del 4°A.- sbarro gli occhi, ti prego dimmi che non è vero! -Ma...- sto per dire ma mi interrompe -Niente ma People, ho deciso così e così sarà.- la guardo male, prendo lo zaino e raggiungo Matt e Giulia all' uscita. Saluto con un bacio sulla guancia a Giulia e Matt -Ehy tesoro, cosa voleva la prof di matematica ?- mi chiese Giulia -Vuole che dia ripetizioni a Trevis Evans- dico senza giri di parole - Quel figo del 4°A?!- chiede mentre camminiamo verso casa mia -Di figo non ha niente...Probabilmete non sa neanche fare 2+2- dico -In questo momento sei tu quella senza cervello tesoro!- dice, alzo gli occhi al cielo -Va bene, va bene. Hai ragione tu, contenta?- chiedo -Sì- risponde. Siamo arrivati difronte a casa mia. Mi accorgo che Matt non ha parlato per tutto il tempo, prima che se ne vadano chiedo a lui -Hey Matt tutto apposto ?- -Certo- fa un sorriso molto finto. Chissà cosa gli prende... Entro in casa -Sono arrivata!- come al solito non c'è nessuno...Salgo le scale e mi stendo sul letto, fisso il soffitto e penso a quegli occhi azzurri ,mi scende una lacrima pensando a quella sera, penso ai nostri respiri affannati, ai nostri sguardi intrecciati, terra e cielo dicevamo, un' altra lacrima segiuta da un' altra e un' altra ancora, e ancora. Mi alzo dal letto singhiozzante, vado in bagno, prendo la lametta e taglio, per un secondo mi scordo di quella sera. Un' altro taglio e per un secondo mi scordo delle nostre risate prima delle urla. Un' altro taglio e per un secondo mi scordo dello scontro. Un' altro taglio e per un secondo mi scordo del suo ultimo bacio. Un' altro taglio e per un secondo mi scordo del suo ultimo Ti amo.

Grazie al destino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora